Andy Roddick Italian Fans Forum - Tennis passion

NOTIZIE FLASH&VARIE

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CAT_IMG Posted on 29/5/2010, 19:51     +1   -1
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STATISTICA - Coraggio, parliamo di tennis. I 71 games impiegati dallo slovacco Lukas Lacko per battere, nel primo turno di questi Open di Francia, il qualificato Michael Yani, eguagliano il record di giochi disputati al Roland Garros dall’introduzione del tie-break (1973). “Non ero mai arrivato al quinto set, prima d’ora” – ha dichiarato Yani, battuto col punteggio di 4-6 7-6 7-6 6-7 12-10, in quattro ore e 56 minuti (spezzati in due giorni dall’interruzione per oscurità sull’8 pari al quinto) – “è stato anche divertente, ma non voglio fingere: avrei preferito vincere!”

HO BATTUTO FEDERER 6-0, 6-0 ! - C’è una persona al mondo che può vantarsi di aver rifilato al più grande tennista della storia un doppio 6-0: si chiama Reto Schmidli, ha 31 anni ed è svizzero come Roger. “Non volevo regalargli nulla, ho pensato solo a vincere il match”, dichiara il vincitore. Reto, che oggi fa il poliziotto, all’epoca del trionfo aveva 13 anni, tre in più di Federer, e fu chiamato a partecipare ad un torneo Under 10 perché non c’erano abbastanza bambini in tabellone. “Sì, è vero, presi due ‘ciambelle’ (gli zeri nel punteggio)”, avrebbe dichiarato Roger, sorridendo, qualche anno dopo, quando cominciava a rifilare lui i cappotti agli avversari, “ma non giocai male. Lasciai il campo senza dovermi rimproverare nulla”. Dal canto suo, Schmidli sembra aver trovato più sportività, con gli anni: “Allora non pensai ad essere gentile con lui, ma se dovessi rifarlo, lascerei a Roger un game”. E se dovesse sorprendere Federer alla guida in eccesso di velocità? “Gli farei la multa, sicuramente. Qui in Svizzera nessuno ti regala niente”. Appunto.

DJOKIRA – Ennesima parodia ai danni del dinamico duo Shakira & Nadal. Ma questa volta scende in campo il re delle parodie, l’inimitabile imitatore Novak Djokovic: “Gypsy? Oh, mio Dio. L’ho visto, mi ha mandato il video mio fratello. L’ho visto prima della partita, mi è servito per rilassarmi. Sapete, ero nervoso prima del match, e dopo averlo visto ho riso a crepapelle per due minuti di fila! Cos’abbiamo fatto con Troicki? Una pazzia. A volte non mi rendo conto delle cose che faccio. Ma ne siamo orgogliosi. Anche Rafa dovrebbe essere orgoglioso della mia interpretazione di Shakira. Ci ho messo tutta la mia energia. Ho provato a fare colpo sul mio partner, che stava seduto sulla sedia… Gli ho agitato davanti tutto ciò che potevo!”
E Rafa risponde tramite la stampa: “Non so se canterò al karaoke. Al limite presenterò Novak che canta Gipsy…”

DOTTOR ISNER - John Isner sul suo cappellino: “Uso sempre lo stesso. E’ il mio vecchio cappellino dell’Università della Georgia. Quando ci sono entrato non pensavo di fare il tennista professionista, dopo il liceo non ero abbastanza bravo. Ma lì, poi, ho trovato degli ottimi coach, a cui devo tutto. E che mi hanno fatto capire che avrei potuto guadagnarmi da vivere con il tennis”.

TEOREMA - A chi gli chiedeva a inizio torneo, con poca originalità, se pensasse di poter vincere in Francia quest’anno, Roger Federer ha risposto un pizzico piccato: “Sì, lo penso. Devo spiegarmi meglio, o ti basta così? Vuoi che lo spieghi meglio? Ho vinto l’anno scorso, così penso di poterlo fare di nuovo”.

CHIAPPE AL VENTO NO MORE - Amanti del tartufone motta, rassegnatevi: dopo il Roland Garros, Venus Williams abbandonerà la generosa mise color pelle e connesso vestitino. “Può darsi che tornerò a vestire lo stesso noioso intimo di chiunque altra. Per quanto io ami la mia linea underware (da lei chiamata significativamente ‘illusion’) ed il design del mio abito, voglio concentrarmi sul tennis. Vestire di pizzo in campo è una divertente innovazione, ma devo trovare il modo di renderlo un po’ meno meritevole di attenzioni”.

FIDO 1 - U.S.A. 0 – Che Serena Williams non fosse esattamente pronta a morire per la bandiera, lo si era capito. Ma questa risposta a chi le chiedeva se non sentisse di venir meno a un dovere, non giocando in Fed Cup, toglie definitivamente ogni dubbio: “La mia sola responsabilità sono i miei due cani. Perciò, devo essere sicura che stiano bene e me ne devo prendere cura. Questa è l’unica vera responsabilità che ho”.

EDITTO – “Sono a favore di un tetto”. Telegramma indiretto di Re Rafa agli organizzatori del RG.

ANCORA TU? - Curioso scherzo del tabellone nel recente challenger di Sarasota: Nick Monroe è stato sconfitto da Matt Reid nelle qualificazioni, ma grazie al forfait di Chris Gruccione è entrato ugualmente in tabellone come lucky loser. E chi ti ritrova? Di nuovo Matt Reid! Lo scherzo, però, non è andato sino in fondo: 7-6 6-1, e Monroe a casa con un giorno di ritardo.

SERENA K.O. - Quando sei il n.1 di uno sport, puoi dire la tua su qualsiasi sport. Se poi ti chiami Mike Tyson, non farai fatica a risultare convincente. Cazzotti a parte, però, Iron Mike anche a parole ha una tesi abbastanza convincente sul tennis femminile: “La più grande di tutte è Martina Navratilova. Non servirebbe neanche immaginare ad un incontro tra Martina e Serena Williams. Non si risolve tutto in un match. Si tratta di essere consistenti, continui. Se Serena fosse la migliore, allora perché non riesce a battere i record di Martina? Non importa che Serena abbia altri interessi, anzi. E’ proprio per questo che Martina è la migliore. Quello è ciò che fa un campione: continuare a darci dentro, sempre”.

FAMILY WOMAN - E sembra fargli eco un’altra leggenda del tennis femminile, Steffi Graf: “La cosa di cui vado più orgogliosa è la mia longevità, il fatto di aver giocato per un così ampio periodo di tempo”. La signora Agassi si sofferma poi su altri aspetti più ‘domestici’: “Loro non mi hanno mai vista giocare, ma sapranno comunque della mia carriera, in qualche modo” – dichiara a proposito dei suoi bambini – “non ne parliamo molto, ci concentriamo di più su cose tipo l’appartenenza ad una società e l’aiutare chi ha bisogno. Ci sono cose più importanti dei trofei” E infine una sviolinata a suo marito: “E’ difficile descrivere a parole cosa significhi stare insieme a qualcuno di così speciale, qualcuno che ti capisce e che ha così tanta cura di te. È una benedizione godere di un tale privilegio ogni giorno”.

NULLO GAUDIO - Un po’ inosservato, un ex campione del Roland Garros è mestamente uscito durante il torneo di qualificazione. A giocarsi l’ingresso nel tabellone principale, infatti, c’era anche Gaston Gaudio, vincitore nel 2004, caduto per mano di Thiago Alves in due rapidi set.

UN MINUTO DI STORIA - Stretto di Tsushima, al confine tra Corea e Giappone, 28 maggio 1905. La guerra russo-giapponese, che aveva avuto inizio l’anno prima in conseguenza delle mire espansionistiche dei rispettivi Imperi, arrivava alla battaglia finale. Le flotte dello zar Nicola II trovarono un’accoglienza poco amichevole da parte dell’ammiraglio giapponese Togo. La battaglia durò due giorni, le conseguenze per la Russia furono devastanti: due terzi della flotta furono affondati. L’intera guerra era persa. A qualcuno toccò l’ingrato compito di consegnare allo zar il telegramma che lo avrebbe informato dell’esito della battaglia; ma quel messaggero non dovette assistere, in realtà, ad alcuna rabbiosa reazione da parte del suo sovrano. L’apatico Nicola II, infatti, prese il telegramma, lo lesse, se lo ripose in tasca e continuò, come niente fosse, la sua partita a tennis.
 
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CAT_IMG Posted on 13/6/2010, 15:21     +1   -1
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MORTA A PORTA – E ad ogni modo: ma l’avete vista Francesca, da Vespa? Ma non credete anche voi, che la ricorrente locuzione tennistica “palle pesanti” abbia assunto improvvisamente nuove sfumature di significato per lei, dopo la puntata di Porta a Porta? Poveraccia: per chi non avesse visto la trasmissione (che pure rimarrà un punto d’orgoglio per Francesca), la Schiavone è stata usata come mero pretesto per fare da apripista ad un dibattito sull’eccellenza italiana del mondo; un servizio di 5 minuti sullo sport, e poi via, due ore di Pil, mercati esteri, crisi e ripresa economica, tortellini da vendere ai cinesi e così via… e Francesca chi l’ha sentita più. Ma il momento più alto è stato quando quello showman di Vespa, tutto emozionato dal tenere in mano la coppa del Roland Garros… l’ha fatta cadere!!! A Francesca mò le viene un infarto!…(video nel thread dedicato a Francesca in WTA PLAYERS)

(DIS)PARI OPPORTUNITA’ - Lasciamo la Regina di Francia, ma rimaniamo all’ultimo Roland Garros: il numero totale dei games giocati nell’intero torneo femminile è stato di 2543. Quelli giocati dagli uomini, invece, sono stati 4310. A parità di montepremi, questo significa, in media, che le donne guadagnano 967 € a game, gli uomini poco più della metà: 583 €.
(Si potrebbe parlare, poi, di cosa guadagni l’operaio della Fiat, ma questo lo lasciamo dire a Vespa, ché non è questa la sede…)

VAMOS ESPANA! - “Mondiali tutto il tempo, Mondiali tutto il tempo”. La sconfitta contro Lopez al Queen’s lascia a Nadal un po’ di tempo libero da passare a casa con la famiglia, a Maiorca. Con la Tv accesa.

QUESTIONE DI ORGANIZZAZIONE - “E’ dura, perché il campo era scivoloso e c’erano piccole chiazze dove non mi sentivo affatto sicura… Non voglio mica rischiare la pelle su un campo in erba!”: queste le stizzite dichiarazioni di Anne Keothavong al torneo di Birmingham. La causa di tanto disagio? I teloni anti-pioggia messi a disposizione del torneo erano troppo piccoli, e così si è dovuto aspettare cinque ore dopo la fine della pioggia per riprendere il gioco. E a quanto pare, non è bastato.

L’ORO IN BOCCA - In sala stampa, Novak Djokovic ha ammesso di non essere una persona molto mattiniera, e l’intervistatore ha replicato: “Chi lo è, in fondo, in questo sport?”. Nole ci ha pensato un attimo e ha risposto: “Rafa!”

NIENTE E’ IMPOSSIBILE - Per la prima volta dal 2001, Mirjana Lucic, ex grande promessa della WTA, ha vinto due match consecutivi, raggiungendo il terzo turno al torneo di Birmingham di questa settimana. La 28enne croata, nata in Germania e residente negli USA, vinse il suo primo torneo al primo colpo, nel 1997 a Bol all’età di 15 anni, vittoria confermata l’anno dopo, diventando la più giovane tennista ad aver mai difeso un titolo. Fu anche la prima ad aver vinto il primo torneo disputato sia in singolare (Bol ‘97, appunto) che in doppio (addirittura l’Australian Open ’98 in coppia con la Hingis). Incassò i complimenti della Graf (“Io non giocavo neanche lontanamente così bene a 15 anni”), raggiunse le semifinali a Wimbledon nel ’99, un best ranking di n. 32 e poi… infortuni (spalla, ginocchio, polso) e crisi familiari ne avevano fatto perdere le tracce dai radar tennistici. Fino a questa settimana.

A TUTTO C’E’ UN LIMITE - Ritiro ufficiale per Paradorn Srichaphan. Nonostante il recupero dall’infortunio al polso, il thailandese ha dovuto rinunciare ad ogni proposito di ritorno agonistico, dopo una caduta in motocicletta in cui ha riportato diversi infortuni alle mani e ad un ginocchio.

VIVA LE DONNE - Dopo le scuse della giovane britannica Laura Robson, che ha definito ingenue e fuori luogo le sue dichiarazioni in cui definiva ‘ragazzacce’ la maggioranza delle sue colleghe, il sito Tennis.com ha richiamato alla mente un’altra famosa ‘marcia indietro’, decisamente più… coraggiosa: nel 1992, dopo aver dichiarato che l’80% delle tenniste fossero dei ‘grassi maiali’, Richard Krajicek ritrattò: “Effettivamente ho un po’ esagerato. Volevo dire il 75% ”.

DUE STILI COSI’ - Panacea di tutte le piccole ignoranze del terzo millennio, Wikipedia ha però un punto debole: può metterci mano chiunque. E così la pagina dedicata a Simona Halep (la rising star che si è ridotta il seno per giocar meglio) ha subito l’intervento di qualche ‘ammiratore’, e invece di recitare “Halep, tennista romena famosa per il suo stile di gioco aggressivo”, per qualche giorno si è potuto leggere “Halep, tennista romena famosa per le sue gigantesche tette”. (Tra l’altro, se abbiamo capito qualcosina sui motori di ricerca, l’aver riportato questa notizia senza asterischi di sorta farà schizzare Ubitennis in cima alle liste di Google. A prescindere da ‘Halep’.)

AGGRESSIVA - Dopo aver vinto il doppio a Parigi, completando il Williams Slam, Venus e Serena hanno rivelato in sala stampa alcuni retroscena sui loro inizi in doppio: “Abbiamo cominciato giovanissime”, ha detto Serena, “e ricordo come mio padre dicesse a Venus di incrociare…”. “Oh, no…”, interviene Venus, “Oh, sì”, riprende Serena ridendo: “Le diceva di incrociare di più, di muoversi attraverso il campo. E lei, confusa, comincia ad incrociare mentre l’avversaria sta servendo (ride) e finisce per volleare direttamente sul servizio!… Mio padre fu così positivo… ‘no, no, Venus, non così. Aspetta fino a dopo il servizio…’ ” Venus: “Mi ricordo”. Serena: “Lo ricordi, eh? Saranno passati 20 anni, ma vi giuro che ci penso sempre quando giochiamo in doppio. Penso, ‘ok, devo essere aggressiva!’, e mi viene in mente quell’episodio!”

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CAT_IMG Posted on 17/7/2010, 16:39     +1   -1
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STARACE VS MOSCARELLA - Incontro nell’incontro: durante il match tra Starace e Seppi a Bastad, Potito è incappato in una ripetizione del punto a seguito di overrule dell’arbitro. Lui non ha gradito molto, a giudicare dal ‘Mosca, che ca** dici?’...


RESA DEI CONTI – John McEnroe si guarda alle spalle e confessa – sempre a modo suo, però. “In definitiva, non ho scuse per tutto ciò che ho combinato. In campo facevo cose fuori dai confini, oltre ogni limite consentito. Ma, francamente, gli arbitri erano troppo polli per fare qualcosa!”

FRITTATONA - E’ stato calcolato – non dalla NASA, vogliamo sperare – che durante il match tra Isner e Mahut (la partita “alla fine della quale i raccattapalle erano diventati maggiorenni”, come è stata definita dal presentatore degli ESPY) uno spettatore avrebbe potuto cuocersi 220 uova consecutivamente.

TEMPI MODERNI - Joel Drucker, giornalista americano, suggerisce un’ottimo punto di vista a proposito dei paragoni tra tennisti di epoche differenti: “Non ha senso dire che Serena non può essere la più grande perchè si distrae dal tennis più di quanto facessero Graf, Navratilova o Billie Jean King: quanti brani di successo avrebbe composto Bach, se avesse avuto un synthesizer Moog? Che sarebbe successo, se James Joyce avesse avuto un iPhone?”

CYBORG - Il giocatore perfetto, secondo Serena Williams, ha la velocità di Nadal, il diritto di Federer, l’agilità di Venus e il servizio e la mentalità… di Serena Williams.

LA PERSONA SBAGLIATA - Da un articolo del Daily Telegraph: “Uno non vorrebbe mai essere nei panni delle cellule cancerogene di Martina Navratilova. Non hanno nessuna possibilità, una volta che lei ha deciso di sconfiggerle”.

LO SCIAMANO TI DA’ UNA MANO - Per un malanno al ginocchio che lo infastidiva negli anni in cui giocava, e che non reagiva alle cure più convenzionali, Yannick Noah decise di rivolgersi ad uno sciamano del suo Paese d’origine, il Camerun, il quale lo guarì grazie ad una… pantera: “Mi batté sul ginocchio con una coda di pantera, poi ci mise sopra qualche unguento. Non ho più avvertito fastidi, da allora”.

IDEE CHIARE - Robin Soderling sui suoi sogni d’infanzia: “Quale Slam desideravo vincere, da bambino? Tutti quanti. Tante volte!”

LA VOCE DEL PADRONE - Ecco come lo zio Toni Nadal ha spiegato, qualche tempo fa, perché non vuole farsi pagare come coach da suo nipote: “I nostri affari vanno bene, quindi non ce n’è bisogno. Quando il padre di Rafael mi ha detto ‘No, no, no, tu devi essere retribuito’, io gli ho risposto ‘No, non voglio, perché voglio essere io, il capo. Se ricevo del denaro da Rafael, potrebbe diventare lui, il capo.’ E in questo modo, quando voglio andare ad un torneo, vado. Non porterò mai il borsone di Rafael, perché io sono sul suo stesso livello – anzi no: un po’ più in alto”.

LA STATISTICA DELLA SETTIMANA – Rafa Nadal ha accumulato 7045 punti nelle ultime dieci settimane.

UFFICIO BREVETTI - Lleyton Hewitt ha perso una strana battaglia fuori dal campo: voleva impedire ad un’azienda di Brisbane, Australia, di utilizzare come marchio un pugno alzato accompagnato dalla scritta ‘C’mon!’. Il tribunale gli ha dato torto, ma il suo staff ha già fatto sapere che proporrà appello.

SORELLE, MA NON GEMELLE - Serena e la scoperta di se stessa: “Avevo 23 anni quando ho capito di non essere Venus. Io sono molto formosa, ho un gran seno e un sedere enorme. Lei è alta ed è come una modella sta bene con tutto. Crescendo, volevo essere come lei, mettevo tutti i suoi vestiti. Ma un bel giorno questo non è stato più possibile. Ma va bene. Adesso ovviamente penso di avere un bell’aspetto, ma all’inizio è stato strano”.

La coppia dell’estate: Feliciana ‘si fida’ di Fernando!... e fa male!
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CAT_IMG Posted on 24/7/2010, 18:15     +1   -1
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11 ORE E 5 MINUTI… MA NON DI TENNIS! – Partiamo subito col bollino arancione: tutto ci saremmo aspettati, tranne che Isner-Mahut potesse ispirare una ditta di… una ditta di. Punto. E comunque 11 ore manco Stepanek.



ESTETISTA ESTREMISTA - Serena Williams sul suo argomento preferito: “Alcuni colpi sono pericolosi per delle unghie ben curate. Il diritto, per esempio. Per questo mi vedete fare un sacco di rovesci!”

ZERODDICK - A-ROD sul nuovo look con cui si è presentato ad Atlanta: “Non c’è una ragione vera. Subito dopo Wimbledon, ho avuto il mio momento alla Britney Spears – eccetto la parte in cui lei colpisce della gente con l’ombrello, ovviamente. Sono io il responsabile, non è venuto nessuno a tagliarmeli mentre dormivo!”.



E SE GIOCASSI CON LA DESTRA… - A chi gli ha chiesto che effetto gli faccia avere più Slam di quanti ne avesse Federer alla sua età, Rafael Nadal ha dato una risposta più interessante di quanto ci si potesse aspettare: “Non si può fare un confronto, ogni carriera è diversa. Per me è grandioso aver vinto sull’erba e sul duro. Può darsi che per Roger sia più facile, perché io sono bravo soprattutto sulla terra, e lì sopra di Slam ce n’è uno solo. Me la cavo anche sull’erba, vero. Ma gli specialisti del duro hanno più possibilità. Loro ne hanno tre. Noi una. Certo, so giocare bene anche sull’erba… ma le chances sono di meno”.

ONNIVORO - Lo spagnolo, però, rifiuta la definizione di ‘specialista’: “Non mi sento uno specialista della terra. Nel 2005 ho vinto a Montreal, poi ho vinto a Madrid sul duro, e allora non giocavo ancora il mio miglior tennis su quelle superfici. Penso di essere un giocatore completo. Posso giocare bene su tutte le superfici. Per me, sulla terra può essere più facile, ma non mi sento uno specialista. Ho fatto cinque finali a Parigi, e quattro a Londra”.

IL CAPPOTTO - In America si disputa un torneo a squadre, ogni estate, chiamato ‘World team tennis’, cui partecipano molti nomi prestigiosi. Il suo funzionamento è così facile, ma così facile, che non lo vogliamo sapere. Però fa un certo effetto leggere che Maria Sharapova le ha prese da Jarmila Groth (n. 76 WTA) per 5-0 in 16 minuti! A corollario dell’incontro, la russa si è detta sicura di poter aggiungere altri Slam alla sua bacheca.

INGRATI - Gli organizzatori della Rogers Cup, torneo Tier I che quest'anno si gioca a Montreal, non hanno riservato una wild-card ad Ana Ivanovic, vincitrice nel 2006. L'ultimo posto è stato infatti preso dalla canadese Stephanie Dubois. Per questo motivo la serba, precipitata al numero 63 del ranking, sta pensando di giocare le qualificazioni per accedere al tabellone principale del torneo. Fiducia mal riposta, quella di Ana Ivanovic quando, due anni fa, perse a Montreal, complice un pollice dolorante: “Pazienza, tra due anni tornerò qui per provare a vincere di nuovo – disse nel 2008 – Spero di ritrovare lo stesso sostegno”.

PICCOLE PESTI CRESCONO- Cosa sarà passato per le mente di qualche svitato manager della Nike, non si sa: fatto sta che il colosso americano ha finanziato l’apertura di una nuova Accademia per giovani tennisti, che verrà diretta da… John McEnroe, non esattamente il miglior esempio per i vostri pargoli. Le selezioni si sono appena tenute a New York. Quale potrà essere il programma? Lezione n. 1: Incazzatevi. A prescindere. Lezione n. 2: Fate rimpiangere a quell’idiota là in alto di aver fatto il corso da arbitro. Lezione n. 3: Più incazzati!

SAZIETA’ - Queste invece le previsioni di SuperMac per i due mammasantissima : “Penso che Roger vincerà ancora un paio di Slam. Per Nadal la vedo bene, ne può vincere altri sei, sette. Roger, uno o due. E’ già a 16, quindi non è che non abbia ancora battuto dei record. Può darsi che lasci a qualcun altro un’opportunità”.

BIGAMO - Nell’ultimo torneo di Wimbledon, Tomas Berdych ha mostrato qualcosa di inusuale al suo ingresso in campo. Infatti,dal suo bel borsone Dunlop, società con cui è sotto contratto, saltavano fuori solamente racchette Head. La ragione l’aveva spiegata lui stesso già alcune settimane fa: all’inizio dell’anno la Dunlop gli aveva fatto provare una nuova racchetta, ma lui la trovò ‘terribile’. E così ha optato, sin da gennaio, per il modello Youtek della Head, di cui sono portabandiera, tra l’altro, Murray e Djokovic. Risultato: Berdych ha fatto finale a Wimbledon, ma nessuno se ne è potuto vantare: non la Head, che non ha il ceco sotto contratto (e rimpiange l’eliminazione dei suoi alfieri) e ancor meno la Dunlop, che paga un giocatore che mette in mostra il marchio della concorrenza!

VERSO L’INFINITO E OLTRE - Lindsay Davenport, su cosa sia più difficile tra vincere una finale Slam o essere madre di due figli: “La finale sai che potrà durare 90 minuti, e poi via. Avere due bambini è provante, certo. Ci divertiamo molto, ma certe volte vorresti solo strapparti i capelli. Proprio oggi mio figlio ha avuto lo sfogo più violento che abbia mai visto. Ha tre anni, ed è anche conosciuto come Buzz Lightyear. Indossa il suo costume ogni giorno. Se vedete un piccolo Buzz in giro, è lui”.
(Intervallo-sondaggio: il child di Lindsay ha avuto un terribile tantrum, che noi abbiamo tradotto in ‘sfogo’. Ma il termine che più ci veniva in mente, per esprimere quella sensazione di impotenza di fronte al pianto di un terribile monellino, era il calzantissimo ‘virrone’: the child has a tantrum – il bambino ha attaccato un sorto di virrone – Bari, veduta del centro storico; e da voi come si dice?)

SI’, MA DI CHE MARCA? - Qual è la cosa più difficile per una ragazza? ‘Trovare un uomo con le palle!!’ Chi può averla detta? Sempre lei, l’avvelenatissima (con l’altro sesso) Flavia Pennetta.

NO MORE SAM - “Quando impareranno a fare le uova strapazzate in Europa?” Questo era l’estremo grido di malessere e allo stesso tempo di accusa all’umana natura, che il noto filosofo Sam Querrey lanciava dal suo consueto pulpito in data 25 maggio 2010. Evidentemente il formaggio, quella sera, doveva essere proprio cattivo: da allora cugino Sam non cinguetta più, e chi si arrischia a visitare il suo oracolo, ormai, si ritrova a leggere la ferale notizia. Notizie Smash, scossa, piange la fonte prima del suo nutrimento.

NOSTALGIA - L’aspirante giocatrice di polo, Martina Hingis, ripensa ai tempi d’oro: “Ciò che mi manca, probabilmente, sono i momenti delle vittorie, quando sollevi un trofeo, e sai che sei la migliore del mondo, e finisci col vincere uno Slam. Ti mancano, quei momenti, ma devi anche renderti conto che per arrivare a quel punto ci hai messo tanti anni, tanto duro lavoro, tanto allenamento. Non è una cosa che cade dal cielo. Non devi mai dimenticarti di quanto lavoro, quanto dolore hai sopportato per arrivare a tanto”.
 
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CAT_IMG Posted on 8/8/2010, 16:11     +1   -1
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ESIGENZE - Dalla testimonianza di un raccattapalle anonimo del torneo di Stanford: “Fare questo lavoro è bello, ma ogni tanto c’è qualche momento fastidioso. La Azarenka, per esempio: lei è molto… particolare. Vuole le palle sempre dallo stesso lato, e se non lo fai ti sgrida”. (Immaginiamoci adesso cosa possa significare un grido di Vika da due passi…. ndr). E la Sharapova? “Anche lei è un po’ difficile da accontentare, ma si comporta con simpatia”.

SENSO DELLA MISURA - Quando la competizione ce l’hai nel sangue: durante il vittorioso torneo di Stanford, la coppia Huber – Davenport ha scambiato qualche colpo con dei bambini sorteggiati, ma la Huber non deve aver fatto troppo caso alla differenza d’età. Quando ha servito in kick contro una malcapitata bambina di 10 anni, persino la compagna Lindsey glielo ha fatto notare: “Un servizio in kick? Sul serio, Liezel?”

ACE - Marion Bartoli su Serena Williams: “Lei ha ‘Il Servizio’. Può servirti 4 aces di fila, e tu non tocchi palla per 2, 3, 4, 5 giochi di fila. Tutto qui. Si è visto persino nella finale di Wimbledon contro la Zvonareva, che per gran parte della partita ha faticato a fare anche un solo punto sulla risposta. Serena può servire in qualsiasi modo, ovunque, con la velocità che vuole, con topspin, slice… è un’arma, no? E lei è piuttosto intimidante quando ci giochi contro. Non ti senti esattamente a tuo agio, onestamente.”

VALORI - Mark Woodforde, uno dei Woodies, su come abbia vissuto il record dei Bryan: “Ero seduto con le mie figlie, di 8 e 9 anni. Sapevano di Bob e Mike. Sapevano che stavano per battere il nostro record. Mi hanno detto: ‘Ok, papà. Sei ancora nostro padre’. Questo, per me, significa più di ogni altra cosa”.

COME ANDRE’ - Ana Ivanovic torna sulla mancata wildcard a Montreal: “Avere bisogno di una wildcard significa avere un ranking molto basso, e la cosa peggiore è questa. Ma sento che posso giocare meglio, devo solo dimostrarlo. Altri giocatori ci sono passati, come Agassi quando si rimise a disputare i Challenger… perciò devo solo tenere duro e non abbattermi”.

TOUCHE’ - Oltre ad uscire fuori dalla Top 10 – dove per la prima volta da ’73 non ci sarà un americano – Andy Roddick affronta anche la sua brava guerra su twitter. Una ragazza, dalla propria pagina del social network, faceva sapere di tifare ogni volta contro Roddick, e, chissà come, il tennista lo è venuto a sapere, pensando bene di risponderle: “Ma una persona non dovrebbe evitare di seguire le cose che non gli piacciono?”. Folgorante la replica della ragazza: “Può darsi che Andy Roddick debba passare meno tempo a cercare il suo nome su twitter, e più tempo a vincere qualcosa… qualsiasi cosa”.

BASTA - Quando qualcuno gli ha fatto notare che difficilmente eviterà di essere associato al famoso 70-68, John Isner si è sfogato: “Ci sto provando. Mentalmente, sono un po’ esausto. Rispondere a domande, ascoltare scherzi, ogni singolo giorno sulla stessa cosa, ti logora”.

UN INIZIO - Dalla conferenza stampa di Sam Querrey dopo la finale del torneo di Los Angeles: “Cosa serve a Murray per vincere uno Slam? Beh, se non fosse costretto ad affrontare Federer sarebbe un inizio”.

RAZZA DI PARAGONE - Ernests Gulbis non sembra gradire molto il chiasso del pubblico: “Devono capire che, ok, pagano per godersi un po’ di tennis, ma devono anche capire che è il nostro lavoro, guadagniamo denaro per quello, è come se andassimo al lavoro quando entriamo in campo. E io non vado sul loro posto di lavoro, mentre scrivono al computer, a gridargli nelle orecchie per distrarli”.

SACRO SONNO - “Qualcuno può abbassare il volume del dannato campanile? Non riesco a dormire!” (dall’ultimo profeta di twitter, Dmitry Tursunov)

GUERRA CHIMICA – “Ero nei sedili posteriori, ero completamente intrappolato. Credo che mia moglie fosse svenuta. È stato un incubo”: questa, la drammatica testimonianza di Janko Tipsarevic sul suo recente volo in aereo. Il tipo avanti a lui ne aveva mollata una.

COLPO DI FULMINE, O QUASI - Ancora Tipsarevic fresco sposo: “Mia moglie l’ho conosciuta 5 o 6 anni fa. Lei lavorava per una TV, e mi intervistò al termine di una partita di coppa Davis. Fu tremendo. Ero lì che parlavo di me, e un certo punto lei mi fa: ‘Sappiamo che leggimolto. Qual è l’ultimo libro che hai letto?’ Io risposi: ‘Sì, l’ultimo libro che ho letto è…’, e ho fissato la telecamera, giuro, per una ventina di secondi. Come diciamo in Serbia, la fissavo come una pecora che guarda una porta (???). Fino ad allora avevo fatto lo splendido, ed ora ero totalmente bloccato. E lei lo sapeva benissimo. Mi stava solo lasciando soffrire. Avrebbe potuto dire ‘Ah, non è importante’, e continuare l’intervista, ma voleva farmi sentire stupido”.

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I CONSIGLI DI NONNA SERENA - “Tenere il telefonino nella tasca posteriore è il modo più sicuro per farlo cadere nella toilette. Mi sarà successo 20 volte”.

TUTTE A LEI – Martina Navratilova spiega come ha battuto il cancro: “Credo che chiunque riesca a sopravvivere al regime comunista, sia molto forte. E poi essere gay, non mi ha aiutato. Ciò che non ti uccide, ti fortifica: perciò io sono molto forte”.
 
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ISTRUZIONI PER L’USA - A chi gli faceva notare il ricorrente calo di forma in occasione degli US Open, Rafa Nadal ha spiegato: “Non so, posso solo dire che per me la stagione su terra ed erba è molto stancante, perché ce la metto tutta. Ma non è sempre una questione fisica. Nel 2005 e nel 2006 stavo bene, ma Blake e Youzhny furono più bravi di me. Nel 2007 sì, avevo dolore alle ginocchia, come nel 2002. Nel 2008 stavo bene fisicamente, ma mentalmente ero distrutto: Roland Garros, Wimbledon, Toronto, le Olimpiadi. Fu pazzesco. Una stagione molto dura. E poi l’anno scorso: avevo un addominale rotto, e ogni giorno che passava si rompeva di più. Finii distrutto, perciò la semifinale fu un grande risultato”.

C’E’ POSTA PER TE - Novak Djokovic, il malato immaginario più famoso del circuito ci scherza su: “Se ho cambiato abitudini alimentari per migliorare la mia salute in campo? No, ma stiamo aspettando che la DHL (servizi postali, ndr) ci porti una bombola di ossigeno, che mi metterò accanto nei cambi di campo per respirarci dentro! No, sul serio, non abbiamo cambiato niente…”

FIOCCO ROSA - Carlos Moya e Nicolas Kiefer hanno avuto una figlia. Una ciascuno, capiamoci.

GEMELLE DIVERSE – Melanine Oudin: “Grande settimana per la mia famiglia: mia sorella gemella Katherine è partita per il College! Lei a scuola ed io in giro per il mondo: siamo l’esatto opposto l’una dell’altra, e siamo contente così”.
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DAL LIBRO DELLA PROFETESSA BETHANIA - Avete un blog da far gestire a una tennista? Bethanie Mattek è la scelta giusta (dal sito di USA Today): “La settimana scorsa, mio marito ha guidato 11 ore per portarmi da Phoenix al torneo di Palo Alto, è rimasto un paio di giorni e poi è tornato a Phoenix – altre 11 ore – ha preso il nostro cane e ha guidato altre 5 ore per raggiungermi a San Diego… Oooh, non è amore, questo? Sì, ma per chi, per me o per il cane?”

BETHANIA, VERSETTO 1.2 - “Dopo tutti questi anni di viaggi, sono diventata un’esperta: quando controllo se il mio borsone rispetta le 50 libbre di limite per il bagaglio, mi basta un’occhiata. Posso sollevare il vostro borsone una sola volta e dirvi se avete messo un paio di libbre in più o in meno”.

BETHANIA, 1.3 - “Odio perdere. Mio marito ha coniato un nome per il mio alter ego del dopo-sconfitta: Bethanova. Mi tira su. Ho capito che c’è una teoria sul perché così tante russe siano nella Top 50: basta aggiungere ‘Ova’ al proprio cognome, e automaticamente si guadagnano 30 posizioni in classifica. Wow! Quindi, se vedrete Sania Mirzova o Bethanie Mattekova in tabellone,sapete che sarà solo per avere un po’ di spinta! Ma… un attimo: essendo sposata, ho due cognomi: questo mi dà diritto al doppioi dei punti?? Bethanie Mattekova-Sandsova? Hmmmmmm …”

GENERAZIONE DI FENOMENE? - La solita pillola di filosofia made in Siberia: “Credo che la difficoltà del gioco femminile sia molto più profonda che in passato. Qualche anno fa potevi avere qualche partita facile, nelle prime partite, con punteggi netti. Adesso devi essere pronta dal primo turno. Ma alla fine ciò che importa è sempre andare in campo e vincere.” (Maria Sharapova)

SEMPREVERDE - Una tecnica rivoluzionaria sarà utilizzata in occasione delle prossime Olimpiadi di Londra del 2012, per permettere all’erba di Wimbledon – che ospiterà il torneo olimpico di tennis sugli stessi campi dove solo pochi giorni prima si sarà concluso il torneo dello Slam – di tornare a ricoprire la superficie del terreno. I responsabili del campo hanno sperimentato con successo già quest’anno il metodo da utilizzare per rinverdire i prati, che al termine delle due settimane di gioco sono in gran parte consumati: hanno seminato sui campi l’erba‘rye’ il 5 luglio, il giorno dopo la finale, e hanno ottenuto il risultato sperato il 19 luglio.

GOOD OL’ FRANNY - Mary Carillo, una delle più apprezzate commentatrici di tennis americane, si è così espressa quando è stata interpellata su Francesca Schiavone: “Lei è quel genere di tennista che ti fa dire: ‘Sì,mi ricordo di quel tipo di tennis… mi ricordo di quando la gente aveva un paio di rovesci differenti’ ”.

E C’AVEVA RAGIONE LUI… - Quando la Lacoste offrì un contratto ad Andy Roddick, l’azienda inserì una clausola per la quale l’ingaggio del tennista sarebbe stato ridotto del 75 % se fosse uscito dai Top 15. Spiazzante la replica di Andy: “Se dovessi mai uscire dai 15, mi ritirerei dal tennis. La Lacoste faccia pure quello che gli pare”.

PLAYING IN THE RAIN - Quando la scorsa finale di Toronto tra Murray e Federer è stata interrotta per pioggia, lo scozzese, uscendo dal campo, ha indicato il cielo dicendo: “Da dove vengo io, questa non si chiama pioggia”. E Roger: “Da dove vengo io, sì!”

AMICI MAI - Visto che bell’affare il super-doppio Nadal – Djokovic? N. 1 e (ex) 2 insieme fatti fuori al primo turno! Bravi! E al proposito, è stato chiesto a mister Federer se ci sia mai stata la possibilità di vederlo giocare in coppia con lo spagnolo: “Sì, Rafa mi chiese qualche anno fa di giocare insieme il doppio, a Madrid indoor, ma io pensai che la nostra rivalità fosse allora così intensa, che giocare insieme sarebbe stata la mossa sbagliata. Sarebbe stato grande per lo sport, ma sarebbe stato un po’ strano per tutti. La nostra rivalità era aspra, e tutt’a un tratto saremmo diventati amici. Non credo che alla stampa sarebbe piaciuto molto. A loro piace metterci uno contro l’altro, non assieme. Oggi penso che siamo più rilassati, ma allora no, specialmente io, che non avevo avuto un rivale per un bel po’, e poi spuntò Rafa dal nulla e fu… fu grande, sapete, ma semplicemente non sentivo che avessimo bisogno di giocare insieme il doppio”. U-hu. Qui ci sono le basi del pianto in Australia, che ne dite? (e comunque, non si è mai sentito che un giocatore faccia una scelta per far piacere alla stampa, dài, Roger, dài…)

GUERRA FREDDA - Scambio da fondotwitter tra Tursunov e Tipsarevic: “Ho visto IronMan… perché la parte del cattivo deve sempre farla un russo? Ci sarà mai un film dove il cattivo è un americano?” - “Quando un russo farà un film!”

BIG BROTHER - In occasione dei prossimi US Open, alcune Tv americane sono state autorizzate a piazzare dei microfoni all’interno delle tribunette dei giocatori, in modo da ascoltare dalla viva voce le reazioni di coach e familiari.

SCOMMESSA PERSA - Questo è quello che succede a perdere in allenamento contro Novak Djokovic (Victor ‘Fido’ Troicki, marzo scorso).


SINCERITA’ - Il segreto del successo del doppio Querrey– Isner spiegato da quest’ultimo: “Noi non sappiamo giocare, in doppio. Abbiamo grandi servizi!”
 
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CAT_IMG Posted on 25/9/2010, 22:04     +1   -1
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SOLDATO ANNA – Anna Kournikova ha ottenuto la cittadinanza americana, e ovviamente la rivista Maxim ha pensato bene di approfondire la notizia con il taglio del reportage giornalistico d’inchiesta. Per la cronaca, il passaporto le serve per svolgere il suo lavoro con le truppe dell’esercito americano. Avete capito bene. Ecco le sue dichiarazioni: “È fantastico vedere che i soldati hanno dei poster con la mia immagine sui loro muri (ma ci è o ci fa? ndr). E credo di non aver mai incontrato gente più simpatica e rispettosa dei militari”. Il suo ruolo nell’organizzazione militare? Davvero, non l’abbiamo capito.

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PRIVACY - Durante i festeggiamenti-con-bambina di mamma Kim, sul campo dopo la finale degli scorsi US Open, quando le telecamere hanno avvicinato la figlia Jada, pare sia stata la stessa piccola a dire: “No photo, no photo!”. Non c’è che dire, la più saggia in tutto lo stadio.

INCONTRO TRA TITANI - Autorevole siparietto, invece, nei corridoi interni dell’Artur Ashe: Jada si è imbattuta in Martina Navratilova, che ha notato come la bambina stesse osservando una vicina foto di Serena Williams: “Lei non si è fatta nemmeno vedere, quest’anno – le ha detto – Aveva troppa paura della tua mamma!”

SU DI GIRI - Mentre Nadal si cambiava la maglietta durante un cambio campo, un’audace Pam Shriver, ex giocatrice ed ora commentatrice tv, da bordo campo gli ha suggerito: “Non avere troppa fretta nel metterti l’altra maglia”.

RIABILITANDO ANDY - Un raccattapalle degli US Open racconta: “Durante l’incontro tra Murray e Wawrinka, lo scozzese a un certo punto ha sfogato la sua rabbia picchiando le corde della racchetta, facendo sanguinare le sue nocche a sufficienza per rendere il suo asciugamani intoccabile, per me. Non l’ho notato immediatamente ed ho aspettato la fine del game per informarlo del fatto che non mi è consentito maneggiare asciugamani sporchi di sangue. Di regola dovremmo informare il giudice di sedia, e sarebbe lui, poi, a dire al giocatore di non richiederci l’asciugamano. Ma siccome non eravamo ad un cambio campo, avevo deciso di prendere l’iniziativa. Sorprendentemente, Andy si è scusato molto, e quando gliene ho portato uno nuovo mi ha assicurato che non lo avrebbe maneggiato con la mano insanguinata. Visto che Andy ha la fama di essere uno dei giocatori più irritabili, è stato un sollievo per me capire che i tennisti hanno dei livelli di frustrazione che possono essere accesi e spenti a seconda della situazione. È un’esperienza che non dimenticherò”.

ADIEU - Ritiro per il francese Thierry Ascione: “Ho avuto una carriera bellissima. Sapevo sin dall’inizio che non sarei diventato un campione. Per esserlo, avrei dovuto avere un’altra personalità, ma non ho rimpianti”.

MANEGGIARE CON CAUTELA - Niente di meglio, per fare il punto della situazione sulla salute di Rafael Nadal, che le parole di Mikel Sanchez, il chirurgo che lo ha curato. “Il tendine è guarito. Ma credo che lui continuerà allo stesso ritmo, e quindi c’è il rischio che il tendine si lesioni nuovamente. Per questo non si può dire che abbiamo fatto un trattamento permanente. Anzi, potrebbe anche verificarsi un danno in parti diverse dal ginocchio, come il tendine d’Achille”. Ma la cosa più interessante è di certo la piccola ramanzina finale del dottore, che fa capire tutta la cautela che ci vuole, per lo spagnolo: “È incredibile che possa ancora giocare, visto come erano ridotte le sue ginocchia. Ma lui deve capire che l’età avanza, e deve cercare di bilanciare gli sforzi”.

THAT’S THE WAY! – Ed ora preparatevi a fare festa!!! Siete pronti? Siete caldi? Andyyy… MURRAY!!!!!


FACCIA DA RAFA - Qual è la più grande qualità di Nadal, per lo zio Toni? “La faccia. Anche quando le cose non stanno andando troppo bene, Rafa rimane sempre con un faccia tranquilla”.

ALMENO A MIA INSAPUTA - Ed è proprio Rafa a dare, con la limpidezza che lo contraddistingue, la più onesta versione sul dilemma del ‘greatest’: “Per me Roger è il migliore della storia, anzi: il migliore della storia che io abbia mai visto. Non conosco Rod Laver, com’era in passato, perché non ero in questo mondo”. Per la serie: non basta Youtube per conoscere un campione.

BANANE - Ecco un giornalista che, grazie a Novak Djokovic, non ha più il microfono dalla parte del manico:
D: “Novak, il tuo primo match era una potenziale buccia di banana, che tu hai evitato. Da allora, hai vinto sempre in tre set. Ti senti…”
R: “Scusa? Che espressione hai usato?”
D: “Potenzialmente potevi scivolare.”
R: “Banana: carino. Non conoscevo quest’espressione inglese.”
D: “Hai evitato la buccia di banana.”
R: “Bene. Capisco, una buccia di banana. Ok. Scusa, è che sto cercando di arrivarci.”
D: “E’ tutto ok – ho dimenticato la mia domanda, adesso.”

QUIZ - Chi sono gli unici due tennisti ad aver battuto Nadal e Federer in prove del Grande Slam?

DIVENTERO’ UNA TIGRE - Nella scuola elementare del ‘Gaven State’, a Brisbane, Australia, il preside ha pochi giorni fa proceduto ad un’operazione programmata da tempo: dissotterrare una capsula a tempo, interrata nel 1995 nel terreno della scuola, e contenente i desideri di ogni scolaro di allora, a cui fu detto che la capsula sarebbe stata riaperta, appunto, quindici anni dopo. “Vorrei diventare la tennista n. 1 del mondo”, scrisse la piccola Samantha Stosur. Che non è andata poi così lontana dall’obiettivo; anzi, ha ancora qualche settimana per realizzare il suo sogno! Comunque, ecco spiegata la sua rapida ascesa: e poi dicono che le motivazioni non contano…


SOLUZIONE – Robin Soderling, Juan Martin del Potro.

SODDISFAZIONI - “Agli ultimi US Open, due ragazzine stavano guardando Rafael Nadal sul campo centrale e hanno chiesto al loro papà se potevano andarsene… per vedermi giocare il doppio sull’ultimo campo! Wow, il mio ego è alle stelle! Prossimo passo: qualcuno col mio nome scritto sul petto!” (B. Mattek S.)

BUONA VENTILAZIONE - Andrè Agassi, durante una conferenza: “Una volta, mentre mi preparavo negli spogliatoi, scoprii di aver dimenticato la biancheria. Che potevo fare? Infilai direttamente i pantaloncini. E fu piacevole. Vi dirò di più: non voglio sconvolgervi, ma l’ho fatto anche prima di venire qui”.

CHIODO FISSO - Ancora l’americano: “Ho chiamato mio padre dopo l’uscita della mia autobiografia, preoccupato della sua reazione. Mi ha detto: ‘Ho 80 anni, che vuoi che m’importi? Se potessi, rifarei esattamente le stesse cose. Eccetto farti giocare a tennis. Ti farei giocare a baseball o a golf, invece: puoi giocare più a lungo e guadagnare di più’ ”.

ANNIVERSARIO 1 – Quarant’anni fa, il 23 settembre del 1970, nove impavide femminucce firmarono un simbolico contratto da 1 dollaro con l’editore delle World Tennis Publications, per avere il diritto a partecipare al neonato torneo ‘Virginia Slims’ di Houston, dal sostanzioso montepremi di 7.500 dollari. Ben presto, altri tornei seguirono l’esempio di Houston e nel 1980 più di 250 ragazze competevano in 47 tornei di tennis, dal montepremi complessivo di oltre 7 milioni. Martina Navratilova fu la prima donna a superare il milione di dollari vinti in una stagione; nel 1984 guadagnò più dell’allora n. 1 maschile John McEnroe. Col nuovo millennio, addirittura, i montepremi degli Slam di Wimbledon e del Roland Garros sarebbero stati equamente distribuiti tra maschi e femmine. “Quando firmammo quel contratto da 1 dollaro”, racconta Billie Jean King, allora a capo delle ‘magnifiche 9’, “il nostro obiettivo era quello di creare opportunità per le nuove generazioni. Volevamo che ogni ragazza che avesse del talento nel giocare a tennis, potesse guadagnarci abbastanza da viverne. Adesso, 40 anni dopo, vediamo il nostro sogno realizzarsi”.

ANNIVERSARIO 2 - Il 24 settembre del 1938, il ventitreenne Don Budge, n.1 del mondo, sconfigge Gene Mako nella finale dello U.S. National Championships (gli attuali US Open), completando così, primo nella storia, il Grande Slam.

ANNIVERSARIO 3 - Il 22 settembre 1997 compare per la prima volta nella classifica ATP, alla posizione 803, il nome di un certo Roger Federer.

 
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CAT_IMG Posted on 21/10/2010, 15:53     +1   -1
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David Nalbandian ha fatto il punto sulla sua stagione e sui suoi obiettivi di classifica. David ha dichiarato: “Mi sono fissato un obiettivo di terminare l’anno nei top 30 ed ho quasi raggiunto questo risultato”. “Nel 2011, proverò ad entrare nuovamente nei Top 10, ovviamente non sarà un’impresa facile vista la tanta concorrenza che c’è nel circuito”.

Brian Battistone, famoso per l’utilizzo di una racchetta a due manici, ha vinto il suo primo match nel circuito ATP in doppio.
in coppia con Andreas Siljestrom. ha battuto nel primo turno dell’ATP di Stoccolma, Arnaud Clement e Julian Knowle, per 64 62 in 1 ora e 11 di gioco.

La Rafael Nadal Foundation (la fondazione di Rafa), insieme alla fondazione Vicente Ferrer, hanno recentemente inaugurato una scuola in India (ad Anantapur). Dichiara Rafael: “E ‘difficile trovare le parole per descrivere questo progetto. Ma la cosa mi rende molto felice.
“Sono consapevole che la mia immagine può fare la differenza e migliorare le cose per le persone che hanno seri problemi”.
“Sono felice di aiutare i più piccoli cosi’ che potranno utilizzare questa esperienza formativa per cambiare la loro vita.
 
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CAT_IMG Posted on 3/11/2010, 23:55     +1   -1
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Per cercare di lasciare alle spalle la delusione della sconfitta subita contro John Isner a Wimbledon, nel match del secolo, e tentare un rientro nella top 100, Nicolas Mahut ha assunto come consulente il capitano della formazione francese di Fed Cup Nicolas Escudé, al fine di migliorare il proprio gioco d'attacco. Il numero 135 del mondo, comunque, continuerà a servirsi dei due allenatori della FFT, Boris Vallejo e Pierre Cherret.

Nel 2011 Indian Wells sarà il primo evento tennistico a fare uso della tecnologia Hawk-Eye non solo sui campi principali, ma su tutti e otto i campi su cui si disputeranno gli incontri del torneo combined, in programma dal 7 al 20 di marzo. Lo ha reso noto il direttore del torneo Steve Simon, secondo cui l’estensione della possibilità di verifica elettronica a tutti i match renderà il BNP Paribas Open «il torneo arbitrato con la maggiore precisione nel mondo». Occhio di falco, introdotto nel 2006 a Miami, ha da sempre diviso i critici proprio perché il suo impiego, che di solito, visti gli alti costi della tecnologia, avviene solo su Centrale e Grand Stand (o a massimo su un terzo campo), ha creato di fatto una divisione tra partite di serie A (con replay per i punti contestati) e di serie B (senza questa possibilità e con maggiore pressione sui giudici). Indian Wells apre dunque la strada al superamento di questa discrepanza.

Dopo vari problemi con la federazione giamaicana, il simpatico Dustin Brown, 103esimo giocatore al mondo, ha deciso di acquisire la nazionalità tedesca. La sua prima partita per la nuova bandiera l'ha giocata contro Matthew Ebden, vincendo 76 (4) 67(5) 64, all' Eckental challenger. Nato a Celle, in Germania, da madre tedesca e padre giamaicano, il talentuoso 25enne ha avuto anche la possibilità di giocare per l'Inghilterra, avendo una nonna inglese da parte di padre.

Taylor Dent, attuale numero 89 del ranking ATP, ha dichiarato di pensare al ritiro. Ecco le sue parole dal Challenger americano di Charlottesville: "Se mi accorgo che sto facendo progressi, allora andrò avanti, altrimenti prenderò la decisione (di ritirarmi) quanto prima". Dopo aver raggiunto il suo best rankink nel 2005 al 21esimo posto, Dent è dovuto stare fermo due anni a causa di diversi interventi chirurgici. L'americano ha anche parlato del suo progressivo avvicinamento alla linea di fondo con conseguente abbandono del suo marchio di fabbrica, il serve-and-volley: "Al mio rientro è stato necessario che rielaborassi il mio gioco, per renderlo in sintonia con lo stile moderno".

Altra impresa per Martina Navratilova. Nel mese di Dicembre infatti l’ex campionessa scalerà la vetta più alta dell’Africa, il Kilimangiaro, al fine di raccogliere fondi per il Laureus Sport for Good Foundation. I proventi saranno utilizzati per finanziare i numerosi progetti che il Laureus sostiene. È possibile dare il proprio contributo attraverso il sito www.laureus.com . L’ex numero uno del mondo dimostra dunque di essere pronta per un’altra battaglia importante, dopo quelle combattute sul campo contro le colleghe tenniste e fuori dal campo contro un tumore al seno.

Edited by Giaguaro - 13/11/2010, 00:07
 
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CAT_IMG Posted on 15/11/2010, 18:25     +1   -1
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Il torneo di New Haven, che si disputa tradizionalmente ad agosto, ha trovato 4 sponsor che gli permetteranno di restare almeno nel circuito WTA. Quello che fino a quest'anno si chiamava Pilot Pen, assumerà il nome di New Haven Open, dopo il ritiro della sponsorizzazione della Pilot Pen Corp., che dava il nome al torneo dal 1996. I quattro sponsor hanno firmato un contratto per tre anni, in attesa di trovare una collaborazione più stabile. Il New Haven Open, tradizionalmente combined, sarà programmato dall'anno prossimo solo nel circuito femminile.

Alona e Kateryna Bondarenko hanno annunciato che non giocheranno più in Fed Cup. La più giovane delle due Kateryna ha parlato di una decisione comune tra le sorelle e la federazione ucraina in modo tale da poter garantire una maggiore valorizzazione delle giocatrici più giovani; la sorella minore ha poi concluso dicendo che "un ritorno futuro in squadra rimane una possibilità".

Carlos Moya starebbe per annunciare il suo ritiro dalle competizioni: l'ex numero uno del ranking mediterebbe di dare l'addio definitivo alle gare tra qualche settimana, nell'occasione di un match di esibizione. E' quanto anticipa il sito Marca.com che aggiunge l'indiscrezione secondo cui Carlos avrebbe intenzione di parlare del suo immediato futuro in una conferenza stampa che si terrà Mercoledì prossimo. Il 34enne vincitore del Roland Garros 1998 è stato vittima di numerosi infortuni nel corso delle ultime due stagioni e ha visto precipitare il suo ranking oltre la 500esima posizione.

Marc Gicquel, 33 anni, che aveva espresso il suo desiderio di ritirarsi al termine della stagione 2010, ha cambiato idea dopo i buoni risultati nei tornei challenger di Mons (semifinale) e la vittoria in quel di Rennes. Così il francese inizierà dal prossimo gennaio la sua 13 esima stagione da professionista.

Guillermo Coria potrebbe ritornare al tennis agonistico. Il tennista argentino che lo scorso anno si è ritirato si è detto ancora voglioso di giocare nel circuito. Coria ha dichiarato, che se Thomas Muster (a 43 anni) è ritornato a giocare, può benissimo anche lui rientrare nel circuito maggiore. Ricordiamo che l’argentino, classe 1982, compirà 29 anni il prossimo 13 gennaio.

Marco Chiudinelli, attualmente alla posizione n.118 del mondo ha riassunto la situazione finanziaria di un tennista ATP. Dichiara Marco: “Se si conclude l’anno intorno al 60 esimo posto mondiale, si guadagnano circa 400.000 mila dollari lordi all’anno, poi si deve detrarre circa un quarto delle imposte trattenute alla fonte, dobbiamo anche dedurre i vari costi di spostamenti” (pullman, fisioterapista, viaggi, ecc.). “Alla fine, non ci rimane molto in mano. È piccolo il nostro guadagno rispetto ai calciatori, ma è molto rispetto ad una persona che lavora in un ufficio. E che alcuni giocatori tendono a dimenticare certe volte“.

L'avvenente tennista slovacca Daniela Hantuchova si è prestata a degli scatti d'autore per creare un calendario i cui ricavi saranno devoluti alla "House of the smile", ovvero una associazione che si occupa di bambini affetti da HIV. La tennista ha dichiarato: " sono estremamente felice di fare questo calendario, in questa maniera andrò ad aiutare molti bambini in ospedale. Spero che riusciremo a raccogliere quanti più soldi possibili per migliorare la loro salute e la loro educazione. Ringrazio il team che ha collaborato con me e che ha reso tutto così divertente.
 
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CAT_IMG Posted on 28/11/2010, 17:02     +1   -1
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Per una Serena Williams che preferisce non commentare le insinuazioni che la vorrebbero reduce da un intervento di chirurgia plastica al naso, c'è un Boris Becker che decide di sbandierare in tv il suo recente intervento di lifting al viso: "Qui nella 02Arena c'è poca luce", ha dichiarato il nostro ad una emittente inglese, "ma recentemente mi sono sottoposto ad un lifting facciale e ho ravvivato il colore dei miei capelli. Sapete, ho appena compiuto 43 anni e ne sono passati 25 dalla mia prima vittoria a Wimbledon, ma ho una moglie piuttosto giovane..."

La Federazione Tennis Canada annuncia che dalla prossima stagione le tenniste canadesi si alleneranno tutte insieme presso il National Tennis Center di Montreal e saranno seguite dai coach della Federazione per gran parte dell'anno. Ecco le parole con cui il capitano di Fed Cup Sylvain Bruneau ha annunciato l'inizio del nuovo corso alla fine di una stagione durante la quale soltanto Rebecca Marino, appena eletta tennista canadese dell'anno, è stata capace di migliorare il suo ranking: "Durante i tornei le ragazze saranno accompagnate dai coach della Federazione e costituiranno un team a tutti gli effetti. Prima ognuna era libera di pianificare individualmente la propria stagione e seguirle era tutt'altro che facile."

E' Luis Horna il nuovo capitano del team peruviano di Coppa Davis. Vincitore del doppio al Roland Garros 2008 (in coppia con Pablo Cuevas), Horna vanta un best ranking al numero 33 ATP, colto nel 2004. Horna ha scritto pagine indimenticabili della Davis peruviana, soprattutto nel 2007, quando è stato il principale artefice della promozione nel Gruppo Mondiale. Dopo il suo ritiro, datato Novembre 2009, il tennis peruviano è immediatamente franato nel Gruppo 2, Zona Americana (la Serie C della Davis). Il prossimo impegno vedrà i sudamericani contro le Antille Olandesi. Insieme ad Alex Olmedo (nato in Perù ma statunitense d'adozione) e Jaime Yzaga, Horna è considerato una delle leggende del tennis peruviano di tutti i tempi.

La squadra del Liverpool FC vanta tra i suoi supporter la tennista numero uno al mondo: una Caroline Wozniacki entusiasta dà notizia su Twitter di aver assistito al match del 7 Novembre scorso alla fine del quale i Reds sconfissero il Chelsea per 2-0: "Che atmosfera incredibile e che bel risultato ad Anfield! Sono una grande fan del Liverpool e cerco di seguire tutti i suoi match."

Il prossimo impegno tennistico della Wozniacki sarà la tappa di Hong Kong del World Team Challenge. Tra il 5 e l'8 Gennaio prossimi 4 team composti da professioniste di oggi e leggende del passato incroceranno le racchette in un'esibizione di singolare e doppio misto. Il team europeo sarà composto da Caroline, Aravane Rezai e Stefan Edberg; quello americano da Venus Williams, Melanie Oudin e John McEnroe; il team russo vedrà scendere in campo Vera Zvonareva, Maria Kirilenko e Yevgeny Kafelnikov mentre Na Li, Jie Zheng e Mark Philippoussiss difenderanno i colori asiatici.
 
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CAT_IMG Posted on 8/12/2010, 16:28     +1   -1
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BASSA STAGIONE – Botta e risposta tra un giornalista ed un preoccupato Roger Federer, riguardo al nuovo calendario: “Non ci sarà più una pausa tra Parigi e Londra. Ti preoccupa?” “Intendi Parigi e Londra, la striscia invernale, vero? Perché sai, c’è una striscia Parigi-Londra, in estate, che è piuttosto importante…”.

POESIE DI PAES - Quanti giocatori hanno dovuto rispondere, nell’arco della loro carriera, alla classica domanda ‘Come ti prepari prima di un match’? Tanti, praticamente tutti. Ma quanti sono riusciti a trasmettere nella propria risposta le reali emozioni, il pathos che attraversa l’avvicinamento alla partita? Forse nessuno, prima di Leander Paes. “Prima di un incontro, fondamentalmente cancello dalla mia mente qualsiasi pensiero, qualsiasi stato d’animo, qualsiasi cosa sia successa durante il giorno o la notte prima. Tutto ciò che mi è capitato rimane negli spogliatoi, fuori dalla mia mente. E dopo, lascio semplicemente i miei pensieri in bianco, c’è solo qualche idea sulla tattica da adottare in campo. E poi, lascio reagire la mia mente. Lascio che la mia mente sia istintiva. Lascio che la mente controlli il mio corpo. E lascio che tutta quella memoria muscolare prenda avvio. Respiro l’aria lentamente, inspirando gli aromi del campo. Sento delle gocce di sudore scendere su di me e lascio andare i miei muscoli. E so che una volta che avrò trovato il mio ritmo, che alla fine è tutto ciò che cerco, se troverò il mio ritmo, in quel certo giorno, allora sarà dura per chiunque battermi”. Cacchio, ragazzi: un poeta.

IVO NEGATIVO – Ivo Karlovic dalla tribuna elettorale di twitter: “Penso che la vicenda Wikileaks possa solo rendere il mondo un posto migliore e aiutarci a capire chi siano i veri terroristi.” (Scritto il 3 dicembre. Però poi l’ha cancellato! L’hanno messo a tacere? È uno di loro? Gli hanno impiantato una microcamera in fronte per controllare tutto dall’alto?)

GRAZIE AL CIELO – Il croato è particolarmente attivo su twitter. Di sicuro più che sul campo: “Avevo allenamento alle 7 di mattina. ALLE 7 DI MATTINA, RAGAZZI! Voglio dire, chi si allena alle 7 di mattina? Però anche il cielo si è sentito dispiaciuto e ha cominciato a piangere alle 7.20. Per fortuna non c’erano campi indoor”.

MOVIDA - Ancora Ivo: “Adesso mi faccio un giro per le strade di Bradenton. Ieri ho incrociato due persone giovani, rispetto alla media del paese. Per giovani intendo di 60 anni”.

INGENUO - Ahia. Forse tocca già rivedere la nostra neonata stima per Leander Paes. Il campione indiano, ottimo doppista e frequentatore di podi olimpici, nonché dello stesso salone da parrucchiere di Elvis, racconta divertito un aneddoto che a noi ha solo fatto venir voglia di regalargli qualche cassetta dei film di Lino Banfi ed Edwige Fenech. Giudicate voi: “Ero un piccolo, impacciato 17enne in giro per il Tour. Diventai professionista molto giovane, nel’91. In uno dei miei primi incontri stavo giocando a Ponte Vedra Beach, in Florida. Ricordo che per l’intero terzo set c’era una signora che continuava a dirmi qualcosa, ma io non riuscivo a capire cosa, dal momento che ero concentrato sul mio gioco. Quando uscii dal campo, dopo una lunga battaglia al terzo set, lei mi venne incontro e mi disse: ‘Non mi hai sentito?’, ‘ Cosa stavi dicendo?’, le chiesi. Lei mi rispose: ‘Ti stavo gridando che hai i pantaloncini strappati! Perché non me li dai, così che io li possa cucire per te?’ E così, mi misi a ridere e lei mi cucì i pantaloncini, li lavò ed io potei giocare il giorno dopo. Fu molto divertente”. Divertente? Cioè, questo si è levato i pantaloncini, li ha dati a lei e… se n’è andato?! Ma in che lingua te lo doveva dire?? Aaah, Leander, Leander…… Continua a scrivere poesie, va’.

SVEGLIA - Anche in esibizione alle Bahamas, gli agenti dell’antidoping fanno visita ad Andy Murray: “Certo che deve essere un lavoro strano, svegliare persone a caso al mattino, guardare mentre fanno pipì e poi andarsene… Deve esistere, una legge che lo vieti!”

ANELLO DI CONGIUNZIONE - E chiudiamo questa piccola agiografia indiana con una scoperta, compiuta mercè l’imprescindibile Wikipedia: la bellezza del primo racconto di Paes che abbiamo riportato non è casuale. La poesia, infatti, il tennista indiano ce l’ha nel sangue, essendo il pronipote del grande poeta bengalese Michael Madhusudan Dutt. Di cui neanche noi supponevamo l’esistenza fino a cinque minuti fa, tranquilli. Però c’è un aneddoto che ci pare interessante: a un certo punto del suo vagabondare, l’impronunciabile poeta, nonché avo del nostro, si trovava in Francia durante il 600.mo anniversario della nascita di Dante Alighieri, che pare fu festeggiato un po’in tutta Europa. Per l’occasione, egli compose e tradusse un poema in memoria del sommo, facendolo recapitare alla corte di Re Vittorio Emanuele II; questi gli rispose entusiasta: “Questo sarà un anello che congiungerà l’Oriente con l’Occidente”. Insomma, c’è materiale per convocare Paes nel doppio italiano di Davis, no?

NON GIRARE, SCENDO QUI - Dice che se non sei nei Top 100 fatichi a guadagnarti da vivere. Ma se sei il numero 1… aaah, se sei il numero 1… Sentite cosa scrive Lindsay Davenport: “Sto tornando a Los Angeles con Pete Sampras. È stato così gentile da darmi un passaggio. Sul suo aereo”. (Aaaah, se sei il numero1…)

SAGGEZZA DA TWITTER - “Non sottovalutare il potere di persone stupide riunite in grandi gruppi.” (Dmitry Tursunov)

ZITTITO - Come si fa a riconoscere se un dominio twitter sia tenuto realmente da un vip o se si tratti di un impostore? Si indaga. Ad esempio: la tennista russa Anastasia Pivovarova ha cinguettato così dopo la finale del Masters: “Oh no, Rafa ha perso! Spero che almeno Cristiano, domani, mi dia una gioia!” Cristiano sarebbe Ronaldo, e ‘domani’ era il giorno della partita tra il suo Real Madrid e il Barcelona. Ma l'utente 'Cristiano', su twitter, corrisponderà al vero Ronaldo? Ecco l’indagine: messaggi inviati via twitter da ‘Cristiano’ il 25 novembre: 5; il 26 novembre: 5; il 28 novembre: 4; il 29, giorno della partita: 2, verso mezzogiorno, con tanto di “Forza Real”. Messaggi inviati nella settimana successiva al 29 nov.: zero.

MARCIA INDIETRO - Ricordate le impietose dichiarazioni rilasciate alcuni giorni fa da Mats Wilander a proposito della ‘presunta’ grandezza di Roger Federer, dichiarazioni che avrebbero portato allo scorso numero di questa rubrica circa centomila commenti (meno di mille per la questura)? Beh, Sua Coerenza Svedese deve essere rimasto davvero abbagliato dal nuovo Roger versione-Masters: “A parte il secondo set, Federer ha fatto di Nadal ciò che aveva fatto in precedenza di Ferrer, Soderling, Murray e Djokovic. Questo suo nuovo modo di giocare rende i prossimi 18 mesi davvero interessanti, fino alle Olimpiadi di Londra, perché quello è il torneo che Roger desidera di più. Perciò grazie, Roger e Rafa, per quest’anno, un altro grande anno del tennis maschile, e per il futuro. Potreste, tutti voi scienziati che state lavorando alla macchina del tempo, fare per favore molto in fretta, prima che tutti noi perdiamo questi due ragazzi e la più grande rivalità nella storia di questo sport?” Non c’è che dire, una decisa e ispirata marcia indietro!

EMOZIONI - Sorpresi dall’emotività del Tipsarevic da Coppa Davis? Neanche lui. “Nel mio caso, le emozioni sono o bianche o nere” – ha dichiarato – “Generalmente, odio emozionarmi in campo. Ci sono giocatori che riescono a ricavare solo energia positiva dalle emozioni, e la usano per vincere. Invece, quando io gioco contro un tennista dal ranking medio, come la 30.ma, 40.ma o 50.ma posizione, come me, e se sto vincendo, la mia concentrazione improvvisamente svanisce. Mi ritrovo non più in campo, ma a lèggere, a fare snowboard o ad ascoltare musica, ed è una cosa veramente negativa e indisciplinata. Può darsi che da qualche parte, nella mia testa, io pensi che possa comunque vincere anche se mi assentassi per un paio di giochi. Ma quando gioco invece contro un top 10, sebbene abbia perso molti match di questo tipo, in ogni caso il solo fatto che un top 10 sia lì, impedisce alla mia mente di andarsene vagabondando”.

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Martina Navratilova ha iniziato la scalata del monte Kilimanjaro, in Tanzania, organizzata per raccogliere fondi a favore della “Laureus Sport for Good Foundation”, che si occupa di riscatto giovanile attraverso lo sport in alcune delle zone più problematiche del pianeta. La Navratilova terrà un blog quotidiano in cui condividerà questa esperienza e racconterà l’ascensione della verso il picco piú alto del continente africano. Pare che il tempo per ora sia inclemente, così Martina racconta nel suo “Day 1” che non ha ancora potuto apprezzare i paesaggi africani a causa delle nuvole, ma sembra ottimista e per niente preoccupata dello sforzo necessario per scalare una montagna del genere. Martina Navratilova ha 54 anni.

Brutta botta per Pete Sampras: gli hanno rubato il trofeo dell'Australian Open 1994, quarta delle sue quattordici vittorie nei tornei del Grande Slam. Durante un trasloco, "Pistol Pete" ha spostato coppe e cimeli in un deposito di sicurezza, ma questo non ha scoraggiato i ladri che sono riusciti a portargli via anche anelli, coppe di cristallo, medaglie, targhe e ritagli di giornale. Affranto per questa perdita, Sampras si è rivolto al Los Angeles Times: "Avere quel trofeo, pensando ai miei bambini, non avrebbe prezzo. Spero solo che la coppa non sia giá stata distrutta, ecco perché parlo pubblicamente. So che è un tentativo disperato, ma devo comunque provarci: forse qualcuno sa qualcosa, posso solo sperare. Non sono uno che si vanta per i trofei o mostra le coppe. Volevo solo che i miei figli potessero vederli: non mi hanno mai visto giocare, volevo che vedessero questi oggetti". Non è la prima volta che si parla delle coppe di un ex campione: nel 2006, Bjorn Borg aveva messo all'asta coppe e racchette d'epoca. Dopo una viva campagna promozionale, in cui si ventilò di sue presunte difficoltà economiche, lo svedese lasciò perdere e decise di tenersi tutto.

 
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CAT_IMG Posted on 16/12/2010, 16:53     +1   -1
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Safin: “Del Potro farà molta fatica a tornare”
In Argentina per un'esibizione, Marat e si è fermato a fare due chiacchere con José Luis Domínguez. Ne è venuto fuori che per Juan Martin sarà parecchio complicato tornare a giocare ad alti livelli dopo essere stato fermo un anno ma soprattutto che quando c'erano Agassi e Sampras nel circuito ci si divertiva di più. Ora ci sono troppi massaggiatori, allenatori, preparatori. Gente che ti obbliga a lavorare verrebbe da pensare..

Tomic e l'arte di fare casino
Dunque, la situazione è questa: la promessa australiana era iscritta alle qualificazioni per il il torneo che stabilirà le ultime wildcard di Melbourne ma inaspettatamente ha dato forfait adducendo un malanno cui nessuno si affanna a credere. La teoria che circola in Australia è che Tomic abbia fatto più o meno questo ragionamento: “Sai cosa? Io col cavolo che mi faccio lo sbattimento di disputare il torneo per le wildcard. Sono il miglior giocatore su cui sto paese può riporre le sue speranze per il futuro. Scommetti che l'invito me lo danno comunque?”. Chè magari alla fine avrà avuto ragione lui ma di sicuro coi colleghi non c'ha fatto un figurone.

Serena, mica tanto
Il daily express ormai ha perso qualsiasi remora e specula apertamente sulla lunga assenza di Serena. Quello che sembrava un infortunio banale (il taglio al piede) sta diventando un mistero sempre più fitto. Ora la data del rientro viene ipotizzata per l'Aprile 2011. Continua?

Professionista per le Olimpiadi cercasi
Questo è un annuncio riservato ai tennisti professionisti che ambiscono alle olimpiadi 2012 ma che con tutta probabilità non ne avranno la classifica. Pare che la Turchia si stia affezionando al tennis grazie alle prodezze di Marsel Ilhan e il ministro dello sport Yunus Ahmed si sta portando avanti. Se non troveranno un valido doppista per affiancare Marsel a Londra 2012 è già pronto un passaporto turco. Sta a voi metterci il vostro nome per primi..

Fenomeno di consonanti
Michael Przysiężny in Polonia è definito il Federer de no' artri. A Varsavia scommettono su di lui per entrare nell'elite del tennis anche se le 12 sconfitte consecutive incamerate da Wimbledon non hanno dato lustro al suo curriculum. In gioventù il giovanotto si era autosoprannominato il nuovo “Fibak”. Più che manie di grandezza la sensazione è che ci sia un certo disagio con il cognome.

Le paure di Tipsarevic
Il serbo neo campione del mondo è in Kenia ad allenarsi con Schuettler, Lu, Bozoljac e Fabbiano. Per il 2011 l'obiettivo è vincere un torneo Atp cosa che non gli è mai successa. Il rischio di rimanere a secco non è tuttavia il cruccio principale del seguace di Dostoevskij. Il suo “demone” apparentemente è la morte. E si che a parlare in pubblico se la cava egregiamente.

Tursunov the comedian
Per festeggiare il compleanno Dmitry si è concesso ai fan in una chat russa. Alcune perle:
“Dmitry trovi che il pubblico troppo rumoroso possa distrarre?” Risposta: “Si. A proposito, se ti capita di urlarmi durante una partita avvertimi prima!”.
“Rafael Nadal o Roger Federrer?” Risposta: “Kittipong Vachiramanovong”.
“Com'è la tua educazione?” Risposta: “Pessima, mi sono laureato a 3 anni all'asilo”.
“E' vero che il segreto del tuo successo sono gli hamburger di McDonald's?” Risposta: “Certo e invito tutti a provarlo”.

Premio sfiga 2011
A Kristof Vliegen che, reduce da un infortunio che lo ha tenuto al palo tutto il 2010 ha iniziato gli allenamenti per il 2011 con... un'ernia inguinale. Il premio: una bella operazione.

Un bacio ancora
Chi si ricorderà di Richard Gasquet nel 2050? Gli abitanti di Sérignan che hanno dedicato il club cittadino al giocatore francese che da piccolo lì ha mosso i primi passi tennistici.

Haase e il concetto di competizione
Domanda: “C'è competizione tra te e De Bakker per il ruolo di migliore giocatore olandese?” Risposta: “No. Certo io ci tengo a essere il migliore del mio paese. E poi con Thiemo di rapporti ne ho ben pochi”. No? Sicuro?

Spagna Spagna delle mie brame
Javier Martì è numero 322 del mondo ma a breve ne sentiremo parlare parecchio. In Spagna lo definiscono il nuovo Nadal. E lui che dice? “Se c'è un giocatore cui mi ispiro quello è sicuramente Federer”. Che fare?

Essere gregario dentro
Jerzy Janowicz è un 20enne su cui in Polonia contano parecchio. Lui ci tiene a fare il modesto e a rimanere coi piedi per terra. “Non ho una macchina, viaggio solo low cost e non ho un account facebook”. Non gliel'han detto che “faccialibro” è gratis?
 
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CAT_IMG Posted on 23/12/2010, 16:27     +1   -1
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Continua la siccità tennistica, tanto vale rinfrescarsi nelle sparute oasi di tennis giocato e (soprattutto) parlato.

Ad andare con Federer si impara a Federare
Ciao, sono Michael Przysiężny, forse vi ricorderete di me perchè la scorsa settimana di discettava sul mio cognome e sulla presunta somiglianza a Roger che mi attribuiscono in Polonia. Beh, com'è come non è, sai chi mi ha chiamato l'altro giorno? Federer in persona! Ti giuro! Mi paga aereo e soggiorno per andare a fargli da sparring partner a Dubai dal 25 dicembre. Per un anno Natale non lo faccio in famiglia ma vuoi mettere?

Maledetto scoiattolo!!!
Robby Ginepri, ex numero 15 del ranking, non parteciperà alla ormai prossima edizione degli Australian Open. Il tennista americano non ha ancora recuperato dall'infortunio dello scorso Novembre quando, a bordo della sua moto, evitò di investire uno scoiattolo e cadde fratturandosi un gomito. Il 28enne di Fort Lauderdale, ormai precipitato alla 144esima posizione Atp, tornerà probabilmente alle competizioni il prossimo Marzo nel torneo di Indian Wells.

“Vincele spolco”
Ha fatto il fenomeno nel 2008, si è scassato nel 2009 ed è tornato nel 2010. Ora è giunto il momento di verificare se Nishikori è in grado di diventare uno che conta. Per farlo il giapponese si è affidato a Brad Gilbert che per qualche settimana è stato uno dei papabili di Soderling.

Bozoljiac crocerossino in amore
In Serbia ha fatto scalpore la brusca separazione tra Katarina Ostojic Kaja e Uros Duvnjak. La procace soubrette ha dichiarato che nonostante il matrimonio necessiti di un periodo legale di separazione tra I due è tutto finito. A lenire le pene d'amore della fanciulla pare essere corso il talentuoso Bozoljiac. La versione locale del gran capo Estiqaatsi ha commentato: “Giusto che chi ha palle sappia come usarle”

Un po' troppo al Dent
La storia insegna, ai giorni nostri per entrare in politica un po' di gavetta televisiva non guasta. Taylor Dent, che non ha mai nascosto le simpatie repubblicane, in questi giorni si allena a “Top Chef All Stars". La puntata in cui il pingue pensionato Taylor ha svolto il ruolo di giudice è andata in onda direttamente dallo Usta National Tennis Center.

“Io ho fatto parlare lei, lei ora faccia parlare me”
A proposito di federazione americana, la Olympus ha tirato fuori le unghie è si prepara a dare battaglia. La storia è questa: a Novembre la USTA aveva trascinato la Olympus in tribunale chiedendo circa 11 milioni di dollari di danni come risarcimento per il desiderio dello sponsor di abbandonare il torneo anzitempo nel 2011. L'accordo tra I due scade nel 2013 ma apparentemente Olympus ha diritto di rescindere in anticipo gli ultimi due anni di contratto. I produttori di macchine fotografiche contestano alla federazione un accordo con la Panasonic che violerebbe l'esclusività di Olympus che a sua volta ora chiede 10 milioni di dollari di danni. La sensazione è che in questo caso solo una delle due parti spererà in un giudice “obiettivo”.

Tennis XXX
Ora state attenti che si fa complicata. E torbida. Mary Carey è una pornostar californiana con entrature nel mondo sportivo. La ragazza è in confidenza con una nota protagonista di un reality a stelle e strisce che si diletta in crociere. In una di queste scampagnate la fanciulla meno discinta avrebbe iniziato una relazione segreta con un ex tennista di spicco americano dall'apparente profilo insospettabile. Carey conferma la notizia ma protegge la privacy dei due. In rete si specula su Sampras e Chang ma sono voci senza fondamento. Insomma, di fatto non si sa nulla. Si sa che la crociera era la Viking Cruise. Nulla appunto...

Djokovic e la wrestler bulgara
Hai voglia a fare il macho, ha strapparti la maglietta e a lanciare urla belluine se poi ti fai bagnare il naso da una donna. Oddio, non proprio una qualunque, se è vero che Stanka Zlateva quest'anno è stata campionessa europea e mondiale di wrestling categoria 72 chili. 8 kili meno di Nole a ben guardare ma una che probabilmente sarebbe in grado di stenderlo con un cazzotto. Intanto atleta balcana dell'anno lo è diventata lei, con buona pace del serbo che si è classificato secondo.

Monfils e la Svizzera zen
Quando il commericialista di Gael gli ha fatto notare che, spostando la residenza in Svizzera, avrebbe risparmiato molti soldi, il francese ha ribattuto che prima di prendere una decisione si sarebbe sincerato sullo stile di vita dei potenziali nuovi concittadini. Una rapida visita ha sancito il verdetto: “negozi, ristoranti, gente a posto, una nazione zen, proprio come me”. E paradiso fiscale fu.

Monfils e le donne
Dopo la prova di estremo coraggio nel trasmigrare nel confinante e misterioso vicino, Monfils si è trovato a dover affrontare I crucci sentimentali. Terminata la stabilità amorosa Gael non riesce a godersi I benefici dell'essere single ma neppure a concepire nuove relazioni. Per uno che viaggia 40 settimane l'anno come sarebbe possibile avere fiducia sulla fedeltà di una eventuale compagna? Convincerla a starti accanto?

La pulce d'acqua
Dopo le esperienze con Gonzalez, Nalbandian, Gaudio, Puerta, Acasuso, Vassallo Arguello e Coria Horacio de la Peña torna ad allenare, questa volta Paul Capdeville, giocatore cileno in difficoltà nel 2010.

Mmmmh, ciambellaaaaaa
Forse non tutti sanno che dal 2004 viene assegnato il Golden Bagel Award, ovvero il riconoscimento a chi tra I primi 8 della classifica di fine anno ha rifilato più 6-0 (bagels). In caso di parita si contano I 6-1 (breadsticks). Il premio se lo è inventato Tom Suhler, non se lo fila nessuno, e per la cronaca quest'anno lo ha vinto Robin Soderling (9 bagels e 13 sticks) precedendo Ferrer (7-11) e Berdych (6-18). Lo svedese succede a Nadal, già vincitore nel 2005, 2008 e 2009. Nel 2004 e 2006 titolo a Federer. Tanto vale che vi dica anche il 2007 che manca: Ferrer.
 
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CAT_IMG Posted on 15/7/2011, 17:14     +1   -1
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E' momento di ributtarsi nella mischia per Robby Ginepri. Il nativo di Kennesaw in Georgia, 29 anni, 3 titoli ATP, e presente agli ottavi in tutte le prove dello Slam, tornerà alle gare ufficiali per la prima volta dagli US Open del 2010 (sconfitta in primo turno contro l'allora n.57 del mondo Eduardo Schwank), e precisamente agli Atlanta Tennis Championships (ATP 250, Cemento, 531.000 $ di montepremi).
Ginepri, che nel settembre scorso si infortunò per una incidentale caduta dalla bicicletta, è attualmente n.370 del ranking, e beneificia dunque di una wild-card. Gli unici riferimenti tecnici ufficiali sul suo conto si restringono a un challenger disputato a Winnetka,in Illinois, alla fine del mese scorso, dove in terzo turno è stato sconfitto dall'eterna promessa a firma USTA Donald Young per 5-7; 6-3; 6-3.

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La notizia balza non tanto perché il protagonista sia una leggenda in senso tecnico, ma perché la sua immagine e il suo ricordo non può non appartenere ad un appassionato incallito. Si tratta dell'americano Jeff Tarango, 42 anni, attivo nel singolare tra l'87 e il 2002 con 4 titoli ATP, ma noto soprattutto nel doppio (dove è stato anche top ten, ha vinto 14 tornei in carriera e ha raggiunto la finale di Parigi nel '99), e forse ancor più noto per un curioso episodio avvenuto a Wimbledon nel 1995, durante il quale, a seguito di un suo ritiro, la moglie schiaffeggiò l'arbitro di sedia Bruno Rebeuh.
Il californiano infatti ha superato, senza perdere set, le selezioni regionali nell'ambito dei più vasti US Open National Playoff, per la specialità doppio misto. Su questa disciplina peraltro il meccanismo di accesso al main draw sarebbe agevolato, dato che il vincente dei playoff nazionali di specialità, che si terranno tra il 24 e il 27 agosto, disporranno di una wild card che rappresenta un pass diretto per il tabellone principale, e non un semplice visto per le qualificazioni, così come sarà invece previsto per le altre discipline coinvolte.

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Alisa Kleybanova si sottoporrà in Italia alle cure necessarie, per combattere un linfoma di Hodgkin al secondo stadio che le è stato riscontrato da poco.
 
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788 replies since 21/10/2009, 19:29   3922 views
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