Andy Roddick Italian Fans Forum - Tennis passion

Francisco & Juan Manuel Cerundolo

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CAT_IMG Posted on 31/3/2022, 13:38     +1   -1
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I greci avrebbero parlato di tyche, personificazione della fortuna; i latini di “Audentes fortuna iuvat“, proverbio conosciuto come la “fortuna aiuta gli audaci”. Mentre oggi potremmo utilizzare il termine buona sorte, destino, fate voi scegliendo il vocabolo che vi aggrada maggiormente. Ma ovunque ricada la vostra scelta, la sostanza non cambierebbe; nella vita come nello sport la componente d’imprevedibilità dettata dal caso è ingranaggio fondamentale per giungere al proprio traguardo. Quante grandi vittorie, imprese, successi epici del nostro amato sport hanno visto il contributo di questo elemento che più trascendente non si può. Un esempio su tutti, il Panatta nazionale che trionfò sia a Roma che a Parigi annullando match point al primo turno. Poi se ci mettiamo che il tennis è definito lo sport del diavolo, beh allora siamo proprio spacciati, ci saranno sempre dei meandri reconditi a noi sconosciuti di questa maledettamente suggestiva passione che è lo sport con la racchetta. Ma come abbiamo già ricordato grazie ai latini, nostri amici di lunga data, la fortuna accompagna solo i coraggiosi, gli impavidi; coloro che non si fanno schiacciare dal peso del momento che stanno vivendo.

L’emblema di questo stato d’animo combattivo sicuramente viene raffigurato da Francisco Cerundolo. L’argentino, infatti, è il vero uomo copertina di queste due settimane del Miami Open 2022. Un viaggio da favola quello del tennista albiceleste, costantemente pronto a ribaltare i pronostici, che lo ha portato sino ad un’incredibile semifinale nel secondo appuntamento del Sunshine Double; alla sua prima partecipazione in un evento 1000. Partito da n. 103 della classifica ATP, prima del torneo, è già virtualmente giunto alla posizione 51 (e potrebbe non essere finita qui). Una scalata eccezionale, che assume ancora di più i connotati di favola moderna, se si analizza il modo in cui si è sviluppato il percorso di Francisco e si relaziona il tutto alla “maledetta” edizione di questo combined 1000 della Florida. In primis, contestualizziamo la definizione attribuita al torneo per il 2022; conferitagli per l’increscioso numero di ritiri che lo hanno colpito. Addirittura sono stati ben 18 tra walkover e ritiri avvenuti a match in corso. Purtroppo ahi noi anche i colori italiani sono stati vittime di questo autentico nubifragio della sfortuna; con Berrettini costretto a dare forfait per l’infortunio alla mano destra (con tanto di operazione), stessa sorte per Giorgi per potersi curare la schiena e con Sinner che ha dovuto arrendersi solamente dopo 5 giochi proprio contro Cerundolo a causa di una fastidiosa vescica al piede. A proposito d’infortuni di questo genere, se sfogliamo i libri di storia tennistica, c’è un precedente veramente illustre; quello che condannò Cilic ad una resa incondizionata nella finale di Wimbledon 2017 contro Federer.

Però come detto, se per la stragrande maggioranza dei protagonisti questo torneo è stata una disdetta; sicuramente non lo è stato per l’uomo in missione da Buenos Aires – non lo è stato neanche per la nostra trottolina Bronzetti, a dire il vero. Il maggiore dei fratelli Cerundolo ha infatti beneficiato in quasi ogni incontro vinto (ad eccezione del primo turno con Griekspoor) di una sventura ricaduta sui propri avversari. Al secondo round ha usufruito del ritiro del gigante Opelka sul 6-1 3-1 in suo favore; ai sedicesimi ha sfruttato la circostanza benevola di un Monfils menomato, vincendo 6-2 6-3; agli ottavi è stato avvantaggiato dal mal di schiena di Tiafoe, battuto in rimonta per 6-2 al terzo set, e dulcis in fundo l’odiosa vescica di Jannik lo ha sospinto in semifinale.

Un cammino con una serie di infinte sfortune altrui e di accidentali coincidenze a lui favorevoli con pochi eguali nella storia del tennis. Ma non è finita qui perché l’argentino, se andiamo a spulciare i record statistici, grazie a queste due magnifiche settimane si è inserito di diritto nel mappamondo delle prime volte tennistiche: è il semifinalista con il ranking più basso in 37 anni di storia del torneo di Miami; il primo a raggiungere la semifinale al debutto in un evento Masters 1000 dal polacco Jerzy Janowicz a Parigi Bercy 2012; e prima di questo torneo aveva un bilancio in carriera di due sconfitte in soli due incontri disputati sul veloce (quindi, in questo torneo è 5-0). Tutto ciò ci fa capire che questa può essere non soltanto la settimana della carriera ma anche quella della vita per Francisco. Quindi nulla gli può essere precluso. Venerdì non sarà favorito contro Ruud – anche lui a sorpresa in semifinale – ma contro questo stellare e spaziale percorso pieno zeppo di fortuna ci vuole coraggio a scommetterci contro. Voi ce l’avreste?
 
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CAT_IMG Posted on 31/3/2022, 13:39     +1   -1
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Prima semifinale di un Masters 1000 in carriera per Francisco Cerúndolo. L’argentino ha beneficiato del ritiro di Jannik Sinner, che, per vesciche al piede, è stato costretto al ritiro dopo cinque game del primo set. Non è il primo ritiro di cui Cerundolo si avvantaggia: l’accesso al terzo turno del Miami Open è arrivato grazie al ritiro dello statunitense Opelka, avvenuto dopo quattro game dall’inizio del secondo set.

Ai microfoni di Tennis Channel, l’argentino ha parlato di come questa vittoria cambi la sua vita. "Questo significa il mondo per me. È tutto ciò che volevo, tutto ciò che ho sempre sognato. Prime semifinali Masters 1000, in procinto di essere il 50esimo posto nel mondo, da quello che ho sentito...cambierà tutto per me", ha dichiarato Cerundolo che, con il nuovo ranking, raggiungerebbe la posizione 51 del ranking mondiale.

Nell’intervista rilasciata a Tennis Channel, Cerundolo si è soffermato anche sul ritiro di Jannik Sinner e di come questo lo abbia spiazzato. “Non mi aspettavo che si ritirasse, è successo qualcosa di improvviso. Si è avvicinato a me, non sapeva cosa gli stava succedendo”, ha detto il semifinalista del Miami Open 2022, “Gli auguro una pronta guarigione, Jannik è un grande giocatore e una grande persona. È stato sfortunato, ma questo è qualcosa che succede nel tennis: devi cogliere le opportunità che ti si presentano. Quindi sì: sono felice, ma non mi bastava, probabilmente mi godrò di più un po' più tardi".

La vittoria ai quarti di finale ha permesso l’accesso di Cerundolo alla semifinale del Masters 1000 di Miami. Una vittoria che, seppur non giocata, ha portato tante emozioni al tennista argentino: per questo, ha deciso di rilassarsi e vedere l’altra semifinale della parte bassa del tabellone. "Quello che ho intenzione di fare ora è allungare un po', rilassarmi, cenare e guardare la partita tra Ruud e Zverev, così posso vedere un po' del mio prossimo avversario", ha concluso Cerundolo, che nella semifinale affronterà Casper Ruud.

Il numero otto del mondo ha vinto sul tennista tedesco in tre set, dopo una battaglia durata un’ora e quaranta minuti.
 
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CAT_IMG Posted on 2/4/2022, 14:09     +1   -1
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È finita la corsa anche fortunata di Francisco Cerundolo al Miami Open presented by Itau. Per lui, che prima di questo torneo non aveva mai vinto un solo incontro ATP sul duro (ne aveva giocati solo due, peraltro), è stata una settimana da favola; eppure, se dieci giorni fa avrebbe quasi certamente firmato (e timbrato, autenticato e tutto quanto) per la semifinale, rimane forse un po’ di amaro in bocca per la prestazione sottotono offerta contro Casper Ruud, anch’egli non certo autore di una performance stellare – tutt’altro –, in parte per la pressione della prima finale “1000” a portata di mano e in parte forse perché, dopotutto, si è limitato a gestire un duello in cui era superiore. Da qui, appunto, il… disappunto argentino.

“Ora un po’ arrabbiato” esordisce Cerundolo nell’intervista dopo la sconfitta, “ma devo valutare le due settimane nel loro complesso ed è stato straordinario, ho giocato il mio miglior tennis. Ho vinto il mio primo match in un Masters 1000, è stato il mio primo tabellone principale a questo livello e sono arrivato in semifinale. Credo di aver battuto i giocatori migliori di tutta la mia carriera finora. Penso che sarò più felice più tardi rispetto a ora, ma è stato fantastico e sono orgoglioso di quanto ho fatto”. Per quanto riguarda Ruud, riconosce che “ha giocato meglio di me oggi. Credo di non aver dato il meglio. Affrontavo il numero 8 del mondo e avrei dovuto giocare al meglio per provare a vincere e non ci sono riuscito”.

Dopo un primo set tirato e vinto dal favorito (la vittoria finale di Casper era pagata appena 1,15), l’incontro non si è messo subito in discesa come spesso accade, e anzi Ruud ha dovuto salvare quattro palle break nei primi due turni di battuta. Poi, quasi inevitabile, è arrivato il break a zero in suo favore a zero consolidato che ha messo la parola fine sull’incontro. “Sì, non ho sfruttato le palle break e credo che lui si sia rilassato, ha iniziato a giocare meglio, a colpire più forte”. Le statistiche sulla velocità del dritto norvegese confermano le parole di Francisco e l’impressione visiva. “Dopo avermi brekkato per il 3-1” prosegue, “ha servito molto bene, non ho potuto fare molto. Un errore di dritto sulla palla break e il -1 era troppo perché riuscissi a rientrare, quasi impossibile. C’ero, ma era difficile, perché ero un po’ giù mentalmente mentre lui era tranquillo”.

Nel suo box, con il coach, il fisio, il manager e uno dei suoi migliori amici, non c’era il fratello Juan Manuel che la prossima settimana sarà impegnato in Spagna nel Challenger 80 di Murcia, mentre Francisco si è prevedibilmente cancellato dall’ATP 250 di Houston. Ricomincerà quindi a giocare sulla terra rossa europea, ma non subito. “Sono davvero emozionato, ma penso che prima mi prenderò due settimane per riposare. Penso che salterò anche Monte Carlo e ricomincerò dopo quello. Sono emozionato perché sono cresciuto sulla terra, mi piace giocarci. Questo torneo mi ha dato grande fiducia perché ho incontrato grandi giocatori, così ora so cosa significa affrontarli e so cosa allenare per migliorare il mio gioco. E allora sulla terra battuta potrò fare altrettanto bene [sorride] se non meglio”.
 
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CAT_IMG Posted on 18/7/2022, 00:28     +1   -1
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F. Cerundolo b. [8] S. Baez 7-6(4) 6-2

Diciotto anni dopo la prima finale tutta argentina – partita che aveva un significato anche più ampio, rivolto alla nuova guida del loro movimento – andata in scena al Nordea Open, tra Mariano Zabaleta e Gaston Gaudio, la storia si ripete. Nel derby de La Reina de Plata fra bonarensi è Francisco Cerundolo a spuntarla, imponendosi in 1h51 di gioco sul connazionale e tds n. 8 Sebastian Baez con lo score di 7-6(5) 6-2. Il 23enne di Buenos Aires riporta così un campione albiceleste nel torneo svedese dopo 9 anni di assenza, l’ultimo a trionfare era stato Carlos Berlocq, che nel 2013 riuscì ad avere la meglio dello spagnolo Fernando Verdasco. Per il n. 39 ATP si tratta del primo successo nel circuito maggiore, centrato al secondo tentativo dopo aver perso in casa all’Argentina Open la finale del ‘250’ sudamericano che si disputa nella capitale argentina. In quel caso si arrese ad un altro compatriota: Diego Schwartzman. L’ultimo confronto tra giocatori della stessa nazionalità era giunto in quel di Bastad sei anni fa, scontro a tinte iberiche tra i mancini Ramos e Verdasco. Settimana comunque da ricordare per entrambi e da porre negli annali delle loro carriere: hanno ottenuto tutti e due la loro prima vittoria contro un Top 10.

Inoltre Cerundolo grazie a questa affermazione scrive anche un pezzo di storia dell’evento scandinavo, diventando il terzo vincitore argentino dell’appuntamento terraiolo nordico e spezzando la maledizione che aveva visto due suoi connazionali perdere nelle ultime due edizioni, nel match valevole per il titolo: lo scorso anno Federico Coria cedette a Ruud, mentre due anni fa il “topo” Juan Ingnacio Londero fu superato dal cileno Jarry. Il classe ’98 da lunedì prossimo entrerà per la prima volta in carriera in Top 30, adesso virtualmente è n. 30 delle classifiche con un guadagno, dal precedente rilascio del ranking aggiornato, di ben 9 posizioni e soprattutto con il sorpasso a Baez – anche per lui sarà best ranking, dovrebbe salire di tre rispetto alla sua attuale classifica – che diverrà realtà. Arriva così ad 8 il numero di giocatori che nel 2022, sono stati in grado di mettere in bacheca il loro primo titolo ATP.

Non riesce invece ad ottenere il secondo alloro nel Tour principale, il semifinalista dell’edizione novembrina delle Next Gen milanesi, che era alla sua terza finale – tutte nel 2022 – dopo Santiago ed Estoril. Proprio in Portogallo avendo la meglio di Tiafoe, si era sbloccato dopo i 6 Challenger conquistati nella seconda metà del 2021. Due i precedenti nel circuito minore, fra l’altro come lo scontro odierno, tutti e due andati in scena in Sudamerica e nelle fasi calde dei tornei: a febbraio 2021 Cerundolo aveva vinto il testa a testa nella finale cilena di Concepcion dopo oltre due ore e mezza di battaglia, il novembre successivo Baez si era preso la rivincita rimontando l’avversario nella semi di Campinas, per poi battere il tennista di casa Monteiro e alzare il trofeo.

IL MATCH – Il più giovane dei due argentini in campo approccia decisamente più sciolto rispetto al suo avversario. Il diritto di Baez disegna meravigliosamente il rettangolo di gioco, con ottimo senso geometrico. Al contrario il n. 39 del mondo ha avviato la propria performance totalmente bloccato dalla tensione, la rigidità del suo braccio lo fa scivolare immediatamente sullo 0-40 in apertura. A questo punto, allora, Francisco si affida alla battuta per risalire la china, riuscendo nel suo intento e trascinando così il primo game della partita ai vantaggi. L’ex n. 1 junior però non demorde e si costruisce una quarta palla break, questa volta la chance viene concretizzata dal 21enne albiceleste, che quindi si porta subito in vantaggio. La parità comunque non tarda ad essere ripristinata, visto che Sebastian nel suo primo turno di servizio smarrisce tutt’a un tratto la solidità da fondo, ed attraverso una serie di errori grossolani proprio con il colpo con il quale si era guadagnato lo strappo inaugurale ricambia il favore al connazionale.

E’ un inizio di partita dove entrambi stanno avvertendo un tasso di pressione, dettata dalla posta in palio e se si aggiunge il peso specifico che porta inevitabilmente in dote con sé un derby, si può comprendere pienamente come mai tutti e due fatichino a trovare fluidità di esecuzione. Ma allo stesso tempo va riconosciuto al maggiore dei fratelli Cerundolo di essersi meritato il contro-break aldilà dei gratuiti della tds n. 8, grazie ad una crescita evidente in risposta in termini di profondità delle proprie esecuzioni. Adesso infatti ad un calo di rendimento senza soluzione di continuità del dritto del classe 2000, sta facendo da contro-altare un aumento importante dell’efficacia bimane del semifinalista del Masters 1000 di Miami. Seb è in rottura prolungata da fondo, mentre è tremendamente ficcante con i propri colpi Francisco attraverso un perfetto mix di angoli, che abbinati ad un palleggio più pragmatico si rivelano mortiferi per il finalista 2018 del Bonfiglio. Il classe ’98 è sempre più in controllo degli scambi, costringendo il metro e 70 bonarense a dover remare come un dannato da destra a sinistra e ritorno, con conseguente allontanamento dalla linea di fondocampo: questo fa sì che Cerundolo si procuri addirittura ben 4 break point per ribaltare totalmente il punteggio. Ma un po’ per sua imprecisione e quindi mancanza di killer instinct, un po’ per il cuore del successore tennistico di El Peque; tutte le opportunità sfumano e così dopo 16 punti di un game maratona lo score recita 3-3. La sfida per ora si sta rivelando alquanto deludente, finale troppo condizionata dalla tensione e quindi caratterizzata da una caterva di non forzati.

Ambedue i protagonisti provano a variare lo spartito principale, rappresentato dal braccio di ferro da fondo, cercando di sorprendere il loro contendente con cambi di ritmo tra smorzate e back. Le soluzioni alternative però non sortiscono l’effetto sperato, perciò si ritorna alla classica costruzione del punto su terra: il problema è che oggi il diritto è andato in vacanza, e i due si sfidano a chi è in grado di regalare maggiormente da quel lato. Un altro aspetto cruciale finora e che probabilmente rende al meglio l’idea del duello allo psicodramma al quale si sta assistendo, è la capacità di trasformazione delle palle break. Dopo le quattro mancate dal n. 39 nel sesto gioco, nell’undicesimo game il finalista del Roland Garros juniores di quattro anni fa spreca sei possibilità di allungo in un turno di servizio del 23enne sudamericano da – udite, udite – 21 punti, la bellezza di 8 parità e chiusura del game solamente alla quarta opportunità di 6-5. Sebastian non può non risentire delle occasioni non colte, frana e si trova a dover fronteggiare due set point consecutivi. Ma ancora una volta viene rispettata la consuetudine di questo match, chi è avanti nel punteggio non riesce a tenere neanche la palla in campo, chi è indietro dopo aver sbagliato l’inimmaginabile quando era al comando, d’incanto torna ad essere sostenuto dalla consistenza e dalla regolarità. Annullati, o meglio non sfruttati, i due set ball ed è dunque tie-break. Ebbene lo sforzo profuso dal n. 2 di Argentina, nel prolungare il parziale, si rivela del tutto inutile: gioco decisivo dominato da Cerundolo, che vola prima sul 4-0 e poi sul 6-2. Al momento di chiudere si manifesta qualche problema, ma il terzo set point – il quinto complessivo – è quello buono. Tremebondo jeu décisif da parte del dritto di Baez, il vero anello debole della sua partita.

Dopo un’ora e quindici di gioco, più una pausa negli spogliatoi della tds n. 8 per schiarisci le idee, si riprende. Va sottolineato come, seppur all’interno di una prestazione colma zeppa di unforced, oggi Francisco si stia dimostrando più completo nel repertorio a disposizione da poter mettere sul campo. Nel primo set in particolare ha mostrato una qualità molto rara, una straordinaria abilità nel “ripulire” palle bassissime nei pressi della rete, che richiedono necessariamente un utilizzo magistrale del polso. Ma il meglio deve ancora arrivare, ad inizio seconda frazione il 23enne di Buenos Aires si esibisce in un game da cineteca. Sull’1-1 strappa grazie ad una compilation strabiliante di attacchi in controtempo, con una copertura della rete inappuntabile, suggellata da un passantone in corsa pauroso dopo una volée che appariva imprendibile. Inoltre il drittone del n. 39 al mondo, ora frulla alla grande imprimendo sempre più potenza sulla palla. Sebastian sembra essere invece in un vortice negativo difficilmente invertibile, anche perché il n. 3 albiceleste continua a sfondare, le difese già precedentemente ballerine di Baez non reggono più e crollano totalmente: doppio vantaggio, che giunge due game più tardi e match in cassaforte. 6-2 in 36 minuti, Francisco si lascia cadere a terra: è il primo titolo ATP della carriera.
 
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CAT_IMG Posted on 18/7/2022, 14:36     +1   -1
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Il tennis argentino sta ripartendo pian piano e tanto dei suoi nuovi successi arriva dai fratelli Cerundolo. Lo scorso anno fu il più piccolo a trionfare a Cordoba, questa volta è il turno di Francisco Cerundolo, il fratello maggiore che si sta ben comportando e che nella giornata di ieri ha conquistato il torneo di Bastad. Una bella vittoria contro il connazionale Baez ed un successo che porta Francisco nella Top 30 mondiale. Ai microfoni di La Nacion il tennista ha raccontato i suoi sforzi e i dettagli che lo hanno portato a trionfare a Bastad.

Il ventitreenne entra cosi in Top 30: "Vincere il mio primo titolo Atp è un sogno che diventa realtà. Lo scorso anno fu doloroso perdere la finale a Buenos Aires contro Diego Schwartzman e il blocco dei punti non mi permetteva di avere la posizione che meritavo. Sono rimasto turbato da ciò ed ero molto deluso ma quest'anno è cambiato tutto. Soprattutto è cambiata la mia testa, ho iniziato a lavorare ancora più duramente e affrontare le cose in maniera differente. L'ingresso nella Top 100 è arrivata e pian piano sono migliorato su tutte le superfici. Anche se non sono arrivati i risultati anche sull'erba credo di aver fatto molto bene. Questa settimana poi è andato tutto per il verso giusto".

Continuando a parlare Cerundolo ha spiegato: "È sempre difficile sfidare un argentino e lo è ancora di più in finale. Già era accaduto a Buenos Aires, questa volta è andata meglio ed ho fatto tutto al massimo. C'era tensione ma alla fine sono riuscito a vincere".

Cerundolo ha chiarito che una delle chiavi di questo successo è dipeso dal match di Wimbledon contro Rafa Nadal. L'argentino fu sconfitto ma fu protagonista di un buon match contro il campione maiorchino. A riguardo Francisco ha chiarito: "Penso che il match contro Rafa mi abbia aiutato in tanti modi. Ho dovuto resistere ed affrontare tante emozioni, giocare a Wimbledon in uno stadio pieno contro Rafa, sono preparato per qualsiasi sfida che mi si presenti. Affrontare lui in quel modo mi ha convinto tanto riguardo le mie possibilità".
 
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CAT_IMG Posted on 3/2/2023, 15:18     +1   -1
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L’Argentina dovrà vincere la sfida con la Finlandia, in programma il 4 e il 5 febbraio, per guadagnare l’accesso alle Davis Cup Finals 2023. Il team capitanato da Guillermo Coria si affiderà a Francisco Cerundolo, Pedro Cachin, Facundo Bagnis, Andres Molteni e Maximo Gonzalez.

Cerundolo, numero due argentino, cercherà di sfruttare tutta l’esperienza accumulato lo scorso anno nel circuito maggiore. Il 24enne di Buenos Aires si è spinto fino alla 24esima posizione del ranking( attualmente è il numero 31 del mondo, ndr) grazie al primo titolo conquistato a Bastad e alle semifinali raggiunte al Masters 1000 di Miami e ai tornei ATP 500 di Rio de Janeiro e Amburgo. “Ci stiamo allenando molto bene. La squadra è unita e abbiamo un ottimo rapporto: questa è la chiave. Sarà uno spareggio molto duro che giocheremo su un campo molto veloce. Ogni punto sarà molto combattuto ed entrambe le squadra avranno le proprie occasioni" , ha spiegato l'argentino al sito ufficiale della Coppa Davis. "Conosco molto bene Ruusuvuori. Gioca davvero bene e sta migliorando sempre di più“.

Cerundolo ha avuto l’opportunità di giocare contro Rafael Nadal a Wimbledon 2022 e di parlare più volte con Novak Djokovic. “A questo punto della mia carriera è incredibile che persone come Djokovic e Nadal mi riconoscano, mi salutino e mi facciano i complimenti dopo una partita. Ho affrontato Rafa a Wimbledon e, da quel momento, ci salutiamo e scambiamo alcune parole ogni volta che ci incontriamo in giro per il Tour. Djokovic, invece, ha un ottimo rapporto con gli argentini e parla sempre con noi durante i tornei. Sono sicuramente i due giocatori migliori”.
 
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CAT_IMG Posted on 17/2/2023, 14:49     +1   -1
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Francisco Cerundolo avanza ai quarti di finale del torneo di casa all’Argentina Open. Il tennista sudamericano, dopo una dura battaglia contro Hanfmann al primo turno, ha letteralmente dominato gli ottavi contro Munar superandolo con un nettissimo 6-2, 6-1. "Oggi sono un giocatore molto migliore, molto più completo rispetto al 2022” -dichiara il tennista argentino nel post gara “Quell'esperienza è stata incredibile, una settimana straordinaria (Miami n.d.r), anche se non avevo ancora molta esperienza a questi livelli, mi sentivo sempre al limite. Ogni punto era difficile da vincere per me, oggi è diverso, mi sento molto più completo, ho migliorato molto il mio fisico e il mio tennis. Sono cresciuto sotto tutti i punti di vista, per il terzo anno consecutivo sono nei quarti di finale del torneo che più mi piace, questo mi rende felice".

Su come ha fatto a salire di livello: "Sono successe molte cose. Naturalmente la questione fisica è molto importante, non sono cresciuto fino a 18 anni, chi si è sviluppato a 14 anni era molto avvantaggiato rispetto a me in quelle categorie. Poi ho iniziato la scuola, quindi mi allenavo molto meno rispetto ad altri ragazzi che potevano dedicare tutte le ore della settimana. Quando ho finito la scuola, a 18 anni, ho potuto iniziare ad allenarmi, sono cresciuto in altezza, sono migliorato fisicamente, ecc. Questo è stato un altro cambiamento fondamentale, credere in me stesso fino a quando ho iniziato a giocare bene".

Sui suoi prossimi obiettivi: "Vorrei vincere un altro titolo ATP, entrare nella top 20 del ranking mondiale, fare una seconda settimana di Grande Slam e vincere un match in Coppa Davis, dove non sono ancora riuscito a riuscirci. Questi erano gli obiettivi che mi ero prefissato all'inizio dell'anno, non ne ho di molto chiari, quindi fondamentalmente si tratta solo di continuare a migliorare il mio livello, continuare a salire e mantenere lo stesso livello dell'anno scorso, il che non è facile".

Sulle sue condizioni preferite: "Quelle che mi piacciono di più sono quando il campo è pesante, perché colpisco forte e, se è pesante, non perdo la palla. Questo è un vantaggio, se il campo è lento è difficile per loro muovere la palla, magari sbagliano, ma per me è più facile. Poi, a seconda dell'avversario, magari preferisco che il campo sia un po' più veloce o meno, le condizioni sono fondamentali per pareggiare molte partite, ad esempio se c'è vento".
 
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CAT_IMG Posted on 28/3/2023, 13:59     +1   -1
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Con la grande vittoria contro Felix Auger-Aliassime che gli ha permesso di raggiungere gli ottavi di finale nel Miami Open presented by Itaù, Francisco Cerundolo ha preso la sua rivincita contro il giovane canadese, che lo aveva eliminato sia da Indian Wells che dall’Australian Open in questo 2023.

Ci deve essere un’aria particolare che esalta il tennis dell’argentino a Miami, perché lo scorso anno fu protagonista di un exploit che lo ha visto arrivare fino alla semifinale, non senza un po’ di buona sorte, con i ritiri di Sinner nei quarti di finale e di Opelka al secondo turno. Fuori dalla Florida, Cerundolo non ha mai raggiunto risultati così importanti in tornei altrettanto prestigiosi.

Alla domanda sul suo feeling particolare con il cemento di Miami, l’argentino risponde: “Mi sento molto a mio agio a giocare qui. Non so bene perchè. Ho molti amici, molti argentini che fanno il tifo per me”. Cerundolo afferma poi che le condizioni più veloci di quest’anno possono aiutarlo ulteriormente, e che il suo servizio ha avuto un netto miglioramento rispetto al torneo di Indian Wells.

Il 24enne di Buenos Aires commenta la differenza tra questa vittoria e gli ultimi due precedenti con Auger-Aliassime: “Penso di aver giocato molto meglio oggi rispetto alle altre due volte in cui l’ho incontrato. Non so, credo di aver servito molto meglio oggi rispetto ad Indian Wells. Credo che lui non abbia giocato una grande partita, ma penso di aver giocato molto bene rispetto agli altri due incontri”. Infine afferma che una delle chiavi del suo successo sia l’essere riuscito a leggere la direzione del servizio del numero 6 ATP, e l’aver risposto molto bene sia di dritto che di rovescio.

Sul prossimo avversario, prima ancora di conoscere l’esito del match tra Tiafoe e Sonego, il numero 31 del mondo dice: ”Chiunque dei due vinca, sarà una grande sfida. Sono due giocatori forti. Non vedo l’ora di scendere in campo nuovamente, cercando di giocare bene come oggi. Se gioco così posso battere entrambi”. Si tratterà del primo incontro tra Cerundolo e Sonego, con l’argentino fiducioso di poter proseguire il suo momento magico in Florida. Lorenzo, dal canto suo, è apparso in grande forma contro Tiafoe, e ha dalla sua parte i favori del pronostico. L’ottavo di finale tra Cerundolo e Sonego andrà in scena intorno all’una di notte italiana della notte tra martedì e mercoledì, ovvero alle 19 locali, sul Grandstand.
 
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CAT_IMG Posted on 17/5/2023, 13:48     +1   -1
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Francisco Cerundolo, giustiziere di Jannik Sinner a Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti argentini dopo la sua grande vittoria negli ottavi di finale degli Internazionali d’Italia a Roma. Ecco le sue parole: “Sono molto contento. Ho fatto due quarti di finale nei Masters 1000 quest’anno. Sono arrivato qui con fiducia, e giocando a un buon livello, però poi bisogna farlo vedere in campo. La verità è che mi sento bene su tutte le superfici, il che è fondamentale per affermarsi ad alto livello, però la superficie dove sono cresciuto è la terra battuta. Comunque ho fatto bene anche a Indian Wells e Miami sul cemento. Abbiamo lavorato molto negli ultimi anni per potenziare la mia forza fisica e questo mi ha portato nei Top 50. Credo che stiamo lavorando bene. L’obiettivo di quest’anno era consolidarmi nei top 30 facendo bene nei grandi tornei e ci sto riuscendo. La vittoria di oggi mi dà molta fiducia. Il mio gioco? Solitamente si pensa che gli argentini si difendano e basta, però il tennis è cambiato, è diventato molto rapido e fisico e bisogna adattarsi alla nuova generazione anche perché ne faccio parte anche io. Credo che il mio tennis possa adattarsi molto bene alle necessità di oggi. Il quarto con Ruud? Abbiamo già giocato belle partite, è uno dei migliori da un paio d’anni. Sarà molto dura come oggi. Ma scendo in campo convinto di poter fare bene”.
 
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CAT_IMG Posted on 14/12/2023, 16:28     +1   -1
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Francisco Cerundolo ha chiuso la stagione alla 21esima posizione del ranking mondiale. L'argentino ha confermato di essere uno dei giocatori più solidi del circuito e, nonostante la sua propensione a giocare meglio sulla terra battuta, è riuscito a conquistare il secondo titolo in carriera sull'erba nel 2023 imponendosi al torneo ATP 250 di Eastbourne battendo in tre set in finale Tommy Paul.

Tra i risultati più prestigiosi conseguiti nel 2023, Cerundolo può vantare due quarti di finale a livello 1000: il primo al Miami Open e il secondo agli Internazionali BNL d'Italia, dove ha sconfitto anche Jannik Sinner agli ottavi.

L'argentino non hai nascosto il nome del suo idolo tennistico e, in diverse occasioni, ha elogiato Novak Djokovic. Al sito Clank Media, Cerundolo si è concentrato soprattutto sulla capacità del serbo di restare sempre aggiornato sulle prestazioni degli altri tennisti, anche di quelli meno conosciuti agli occhi del grande pubblico. "Non è affatto arrogante. Quando lo incontro, mi saluta sempre. Non mi sono mai seduto a parlare con lui, ma mi piacerebbe farlo. Non è arrogante e non ti mette in difficoltà, niente del genere. Sa chi sei e conosce tutti i risultati che hai raggiunto" , ha detto l'argentino.

Cerundolo aveva già mostrato di nutrire una profonda stima nei confronti di Djokovic lo scorso anno, quando rilasciò queste dichiarazioni al podcast 3iguales. "Non considero Djokovic una cattiva persona. Dice sempre quello che pensa ed è il tennista che più si spende per i giocatori che vincono e guadagnano meno, per quelli che partecipano ai tornei Challenger e Futures" .
 
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CAT_IMG Posted on 24/4/2024, 14:28     +1   -1
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Sono diversi i tennisti che cercano la scalata nel ranking attraverso il complicato mondo rappresentato dal circuito Challenger. Giovani promesse, giocatori in cerca di fiducia, tennisti in ripresa da problemi fisici e veterani che lottano ogni settimana in tutte le parti del mondo.

Tra i tornei in programma in questa settimana vi è il Roma Garden Open, torneo Challenger 75 che si gioca nel circolo capitolino. Uno dei protagonisti del challenger romano è una giovane promessa in cerca di rivalsa: l’argentino Juan Manuel Cerundolo, attuale numero 179 del ranking ATP.

Ventidue anni, fratello minore di Francisco (attualmente alla posizione 22 del ranking mondiale), Juan Manuel è nato in una famiglia con lo sport nel sangue. Il padre Alejandro è stato un tennista negli anni 80, la sorella, invece, è una giocatore di hockey su prato.

Juan Manuel è salito agli onori della cronaca nel 2021 quando da qualificato si aggiudicò l’ATP 250 di Cordoba, in quello che era il suo primo main draw a livello ATP. Un sogno divenuto realtà grazie a otto vittorie in nove giorni.

Abbiamo intervistato il tennista argentino subito dopo la vittoria contro lo spagnolo Oriol Roca Batalla nel match di primo turno del Roma Garden Open.

D: Juan Manuel, buon pomeriggio. Comincio facendo le congratulazioni per il successo contro un giocatore esperto del circuito Challenger come Roca Batalla. Quali sono state le tue sensazioni?
JUAN MANUEL CERUNDOLO: “Onestamente non è un momento positivo per me. Sto cercando di conquistare fiducia a poco a poco. Non ho giocato molto bene oggi, ma ho giocato bene con il rovescio e di questo ne sono felice”

D: Non è un momento positivo, infatti, prima di questo match venivi da tre sconfitte consecutive e a Spalato non hai concluso il match ritirandoti nel terzo set contro Travaglia. Non ti senti al 100% a livello fisico?
JUAN MANUEL CERUNDOLO:” Fisicamente sto bene. Nel match contro Travaglia, non stavo bene, ho vomitato e non sono stato in grado di finire il match ma non ho problemi fisici. È tutta una questione di fiducia. Non ho molto fiducia in me stesso in questo momento e questo rende difficile vincere. In queste situazioni bisogna guardare passo dopo passo e cercare di sentirsi un po’ meglio giorno dopo giorno sui campi da gioco e questo è quello che ho fatto in questo match.”

D: Quest’anno non trovi le giuste sensazione, ma se guardiamo allo scorso anno un momento importante è stato sicuramente lo US Open. Hai conquistato la prima vittoria in un torneo del Grande Slam. Che ricordi hai?
JUAN MANUEL CERUNDOLO: “È stato incredibile. Una vittoria che mi ha reso veramente felice soprattutto per come è maturata. Avevo preso i primi due set e sono stato in grado di vincere al quinto in un match durato più di tre ore e trenta minuti. è stato pazzesco, soprattutto considerando che l’ho conquistata su hardcourt che non è la mia superficie preferita.”

D: Se parliamo di momenti indimenticabili non possiamo non parlare del titolo che hai vinto a Cordoba, in maniera sorprendente partendo dalle qualificazioni. Poi dopo quel successo nella stagione successiva hai dovuto lottare con i problemi fisici, all’anca e alla gamba. Problemi che hanno rallentato la tua scalata. Quanto è stato difficile ripartire?
JUAN MANUEL CERUNDOLO: “È stato davvero difficile nel 2022. Il 2021 era stato un anno pazzesco, ho conquistato il mio primo titolo ATP poi il mio primo Challenger (proprio al Garden) e poi l’ingresso in top 100. Quando poi ho iniziato a giocare a livello ATP sono arrivati i problemi fisici, mi sono infortunato a livello muscolare per ben tre volte e non ero in grado di giocare con continuità. Ogni volta giocavo, poi dovevo stare fermo due mesi poi giocavo di nuovo una settimana. è stato un anno impossibile per me a livello muscolare. Ricominciare tutto daccapo è stato davvero difficile perché i Challenger sono davvero complicati. Quando giochi a livello superiore tornare indietro non è cosi facile. Spero di poter tornare a giocare dei tornei ATP molto presto”

D: L’ultima domanda è relativa al rapporto con tuo fratello Francisco. Il 2022 però tra le tante difficoltà vi ha visti protagonisti di un grande torneo in quel di Miami, tu hai raggiunto il terzo turno mentre tuo fratello si è spinto sino in semifinale. Cosa ha rappresentato per te condividere questa esperienza con tuo fratello?
JUAN MANUEL CERUNDOLO: “Un esperienza fantastica. Noi parliamo molto, mi dà molti consigli soprattutto adesso che si trova così in alto in classifica. Sto imparando molto da lui e ci motiviamo a vicenda. Impariamo l’uno dall’altro. Vederlo raggiungere la prima semifinale in un Masters 1000 è stato incredibile”

D: La vostra famiglia ha il tennis nel sangue e siete cresciuti insieme. Come è il rapporto con Francisco? Ti piacerebbe condividere con lui un’esperienza come il doppio, magari a livello olimpico, magari non a Parigi ma le occasioni non mancheranno siete giovani.
JUAN MANUEL CERUNDOLO: “Spero di raggiungere il suo ranking, sarebbe fantastico, e perchè no, anche superarlo. Siamo competitivi ma in maniera positiva. Vederlo in top 20 mi fa pensare che se ci è riuscito Francisco, posso riuscirci anche io. Posso farcela, posso raggiungerlo ed è bello avere un fratello come lui. Giocare il doppio con lui sarebbe una cosa complicata perché in passato litigavamo sul campo. Adesso siamo cresciuti un po’, siamo più maturi, vediamo.
 
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CAT_IMG Posted on 4/5/2024, 14:41     +1   -1
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"La verità è che tutti soffrono di alti e bassi nel corso della loro vita. Lo stesso vale nel tennis. Bisogna sognare in grande, ma allo stesso tempo non mettersi troppa pressione. Il mondo non finisce se non realizzi un obiettivo e non puoi abbatterti mentalmente".

In poche e concise parole, Francisco Cerundolo ha introdotto un argomento molto importante. In una società ultra competitiva, troppo spesso le persone tendono a sottovalutare un aspetto fondamentale: quello umano. Giudicare in maniera eccessiva ogni avvenimento sembra essere la nuova regola e non c'è più più spazio per un equilibrio di base. Ed ecco che nel mondo del tennis: un giorno sei il migliore; l'altro un perdente.

In una interessante intervista esclusiva rilasciata a Punto de Break, Cerundolo si è aperto sul delicato tema della salute mentale degli atleti. "Ho iniziato male la stagione, ma l'importante è dare una svolta alla propria annata e continuare a cercare nuove soluzioni. Ora sto giocando sempre meglio. Il tennis è uno sport molto complicato, uno sport individuale. Perdi ogni settimana, a meno che non diventi il campione. Ci saranno sempre alcuni giorni della settimana in cui sarai giù di morale e di cattivo umore" , ha spiegato Cerundolo. Passiamo molto tempo fuori casa e le persone pensano che i tennisti siano dei robot che entrano in campo solo per giocare. Ma abbiamo una famiglia, degli amici, un partner nella nostra vita. Ci sono problemi che possono influenzarti quando sei in campo e le persone non lo sanno. Sono problemi che non lasciamo emergere - non c'è motivo di raccontarli - e per questo a volte le persone criticano senza sapere".

Essere uno dei migliori tennisti in Argentina non è affatto semplice. "Tutti riceviamo delle critiche e in Argentina sono molto esigenti sotto questo punto di vista. Quando sei il numero uno in Argentina devi ottenere risultati e accontentare tutti. Ora sono il numero due, ma l'importante è essere in quel discorso da diversi anni. È brutto quando le cose non vanno bene e iniziano a criticarti. Le persone sono estreme: ti amano quando vinci e ti definiscono un idiota quando perdi" .
 
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