Andy Roddick Italian Fans Forum - Tennis passion

NOTIZIE FLASH&VARIE

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CAT_IMG Posted on 21/10/2009, 19:29     +1   -1
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David Nalbandian, farà il suo ritorno alle competizioni ufficiali ad Auckland il prossimo 11 gennaio.
“Nalbandian è un giocatore di grande talento che ha qualcosa di speciale nel suo gioco, come dimostrato da alcune sue prestazioni nei tornei del Grand Slam”, ha dichiarato il direttore del torneo Richard Palmer. Ricordiamo che lo scorso anno proprio in questo periodo David si “sveglio’” dal letargo vincendo il torneo di Stoccolma e conquistando la finale a Basilea e Parigi Bercy.

Non un periodo felice per il giovane allievo di Peter Lundgren, Grigor Dimitrov. Il bulgaro che nell’ultimo periodo non sta attraversando un buon momento di forma, ha raccolto solo due game nel torneo di Stoccolma (il suo allenatore aveva ottenuto una wild card per lui). Dimitrov è stato eliminato per 60 62 da Jarkko Nieminen. I miglior risultati di Grigor nel 2009 sono stati i quarti di finale conquistati a Cremona, Nottinghan e Segovia (ultimo risultato di rilievo ottenuto nell’agosto scorso).

Gli organizzatori del torneo di Lione (la manifestazione inizierà la prossima settimana), hanno annunciato che ci sono almeno 7 giocatori che hanno richiesto un invito per il main draw del torneo francese. I tennisti in lizza sono: Grosjean, Llodra, Lapentti, Roger-Vasselin e Clement. In corsa per un posto nel tabellone principale anche Thierry Ascione, grande frequentatore del circolo francese e Laurent Recouderc.
 
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CAT_IMG Posted on 8/11/2009, 15:56     +1   -1
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Ernests Gulbis nella giornata di oggi non si è proprio presentato in campo nel primo turno delle qualificazioni del torneo Masters 1000 di Parigi Bercy. Mathieu Rodrigues, n.410 del mondo che ha compiuto 24 anni proprio nella giornata di oggi, ha atteso Ernests per 15 minuti mentre la folla cantava ” Joyeux anniversaire” prima di aggiudicarsi l’incontro per forfait. Rodrigues era entrato nelle qualificazioni come alternates, l’unico insieme a Millot che si era presentato a firmare (sarebbero entrati se ci fossero stati ritiri a tabellone compilato). Stagione da dimenticare per Gulbis che ora prenderà anche una multa dall’ATP.
 
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CAT_IMG Posted on 13/11/2009, 19:31     +1   -1
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Luis Horna ha deciso di porre fine alla sua carriera. Il peruviano si ritira dal tennis professionistico dopo 11 anni. Giocherà il suo ultimo torneo la prossima settimana nel challenger di casa a Lima. Dichiara il peruviano: “Ho deciso di smettere dopo il Challenger di Lima”. “Questa è una decisione difficile, è il momento di farsi da parte come giocatore di tennis.” Horna classe 1980, in carriera ha raggiunto come best ranking la 33 esima posizione del circuito ATP (agosto 2004). Luis ha vinto due titoli ATP. Ad Acapulco nel 2006 e a Vina del Mar nel 2007.

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Carlos Moya è sulla via del pieno recupero. L’iberico sta giocando in questi giorni con il suo team di Barcellona nel campionato spagnolo. Carlos con la sua squadra e’ in semifinale. Il torneo si svolgerà per altri due giorni al Tennis Club Chamartin a Madrid.
 
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CAT_IMG Posted on 14/11/2009, 17:17     +1   -1
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CASA BIANCA CHAMPIONSHIPS - C’è una cosa che Michelle Obama non sopporta di suo marito. Le scelte di politica estera? Quelle sul sistema sanitario USA? Decisamente no: “Il fatto che mi batta praticamente sempre a tennis. Comincia a darmi veramente fastidio!”

MOTIVAZIONE – Novak Djokovic sul suo coach Todd Martin: “Quando mi sento frustrato e scaglio la racchetta per terra, sono terrorizzato dalla reazione che potrebbe avere. E invece mi dice sempre: ‘Il colpo che hai tirato prima dell’errore era buono. Quindi continua così’ ”.

SANSONE AL CONTRARIO – Feliciano Lopez spiega la ragione dei suoi ultimi risultati positivi: “Stavo perdendo così tanto, che dovevo assolutamente fare qualcosa. Ma non sapevo bene cosa, e così mi sono tagliato i capelli. Improvvisamente ho cominciato a vincere, ed ora non cambio più niente”.

TWITTER 1 - Consueto appuntamento con il cinguettante Andy Roddick, che oltre a fare pubblicità alla sua Brooklyn, che apparirà domani in una puntata di ‘Ugly Betty’, ci mostra la sua cagnolina Billie Jean : una meraviglia!

TWITTER 2 - Sempre da twitter, Serena Williams, tra una vittoria e l’altra, non sembra darsi pace per non aver potuto seguire il concerto dei Green Day, il suo gruppo preferito, tenutosi in concomitanza col Masters di Doha: “Sono la loro fan n. 1 dal ’94… mi scaldano l’anima!”

NUMERO 1 - Un momento… Ehi! C’è un italiano al n. 1 di una classifica ATP! Certo, è solo la classifica della miglior percentuale di prime battute, certo non fa di Potito Starace una leggenda, però con un po’ di immaginazione fa effetto, dài…

TOP TEN - A proposito: anche Flavia Pennetta conclude l’anno in una Top Ten. Non è quella che tutti speravamo, ma le farà piacere lo stesso sapere di essere la nona tennista più cliccata sul sito ufficiale WTA (in testa c'è la Wozniacki).

CONOSCI TE STESSO - E’ il coach atletico di Roger Federer da 10 anni, cioè da quando lui era più o meno così. Nessuno lo conosce meglio, quindi. Pierre Paganini spiega in un’intervista ad un sito svizzero che “il 2008 di Roger è stato uno dei suoi anni migliori, dal punto di vista della tenuta mentale” e che il futuro del n. 1 non lo impensierisce, perché “la persona Federer ha una buon controllo del giocatore Federer. Saprà gestirsi al meglio”.


CREDITO ESAURITO - 1985, finale del torneo di Sydney. Nel bel mezzo del match tra Ivan Lendl ed Henri Leconte, ecco che irrompe il classico invasore. Ma stavolta ha qualcosa da dire: dopo aver offerto gentilmente ai due contendenti un bicchiere d’aranciata (!), comincia ad alta voce un pistolotto religioso sul diavolo e sui mali che derivano dall’uso delle carte di credito. Già, peccato che lo sponsor del torneo fosse una compagnia di credito finanziario. Le parole migliori per descrivere la conclusione dell’episodio sono proprio quelle di Lendl, un tipo già cordiale di suo: “Mi ha fatto veramente imbestialire. Non per ragioni di sicurezza, ma perché sono stati troppo gentili con lui. Dovevano essere più rudi”.


ERBIVORI - Dopo il bacio di Pamela e la soda di Slim, ecco a voi le palline da tennis di New Orleans. Arriva dalla città statunitense un’altra storia che incrocia tennis & droga, ma stavolta non si può davvero parlare di… distrazione. Sei civili e sette detenuti avevano architettato nel dettaglio uno stupefacente piano: al di sopra del muro di cinta del carcere della città venivano lanciate delle palline da tennis con… sorpresa: all’interno delle palle erano nascosti marijuana e cellulari! Lo sceriffo ha così commentato la vicenda, una volta scoperto il traffico illegale: “Loro hanno tutto il tempo del mondo per pensare a cosa fare. Il nostro lavoro è stare un passo avanti a loro”.

CASA CLIJSTERS - Un villino da 772.000 $.

ANCORA! - “Venuta per vincere”, questo il titolo della prossima autobiografia tennistica, attesa per il 2010. Autrice: Venus Williams, che dopo la soda e i capelli finti di Agassi, per vendere qualche copia dovrà come minimo rivelarci che lei da bambina era bianca.

STOCCATA - Non pago di aver espresso il suo caustico parere sul caso Agassi, Marat Safin ha promesso, a chi gli chiedeva cosa farà dall’anno prossimo, che “adesso mi ritiro, poi, tra qualche anno, scriverò un’autobiografia con qualche confessione”.

CHIODO FISSO - Lo stesso Safin, tra l’altro, nell’anno del Signore 1998 (quando ancora era agli esordi e si lasciava andare a dichiarazioni del tipo ‘mi piace Ronaldo, tifo Inter’ – abbagli di gioventù ) già andava dicendo , all'indomani della sua prima vittoria sull'americano, che “Battere Agassi è importante, sia che giochi bene o che giochi male, batterlo è sempre bello”.

LA DIETA DEL CAMPIONE - Dal canto suo, Andrè, tra le migliaia di risposte che ha dovuto dare in questi giorni ai giornalisti di mezzo mondo, ha così spiegato perché possiamo essere sicuri che non abbia mai giocato sotto l’effetto dei famigerati cristalli: “Sarebbe stato un disastro. È spaventoso, diventi letteralmente incapace di fare determinate cose. Il ritmo del battito del cuore diventa così alto, che è praticamente impossibile dire a te stesso di star calmo ed effettuare una seconda battuta. Per non parlare della disidratazione: in quello stato non vuoi né mangiare né bere, solo bruciare, bruciare e bruciare. Dureresti solo un set, è fisicamente impossibile giocare un intero match senza incorrere in seri problemi di salute”.

CHIACCHIERE E DISTINTIVO - Curiosità: all’alba della sua carriera, il kid di Las Vegas fu bollato da Ivan Lendl come “un taglio di capelli e un diritto”.

UNA SU MILLE - L’altro grande nome che ha appena detto basta, Fabrice Santoro, ha invece fatto notare con ironia un’inquietante statistica: “Se non erro, devo aver giocato 525 tornei. E ho perso 519 volte!”

GIUSTIZIA E’ FATTA - Mentre la povera Oudin veniva demolita dalle nostre portacolori in quel di Reggio Calabria, dov’era la povera Serena Williams? Forse sugli spalti, distrutta dal dolore per non aver – ehm – potuto partecipare alla finale di Fed Cup, ma decisa a non far mancare il suo apporto alla squadra? Sì e no. Nel senso che sugli spalti c’era, ma su quelli del Gillette Stadium di Foxborough, Massachusetts, USA (dall’altra parte del mondo, insomma), a fare un tifo sfegatato per i suoi Miami Dolphins (suoi in tutti i sensi) impegnati in un incontro di football americano. Tutta eccitata, non ha mancato di esternare la sua gioia in tempo reale su twitter: “Ore 13, sono a bordocampo, che figata, forza Dolphins!”. Ma, come ha notato il nostro cinico Nizzero, gli dei del tennis esistono: ancora dal twitter di Serena, “Ore 20, mi fa male la testa, mi sento ammalata”. E i Dolphins hanno pure perso.

CONSENSO POPOLARE - A proposito di Fed Cup, l’Italia si è fatta un nome: sul sito ufficiale della manifestazione un sondaggio chiedeva chi fosse la squadra favorita per il 2010; su 922 votanti, quasi la metà (41 %) non ci considera una meteora, e così l’Italia risulta la favorita davanti alla Russia (31%). Un altro piccolo mattoncino nell’italica autostima.

DOPPIO INGRESSO - Pare che quest’anno l’International Tennis Hall of Fame abbia orientato la propria mira verso il doppio. Probabile ingresso nel club degli immortali per Gigi Fernandez e Natasha Zvereva e per i mitici Woodies, al secolo Mark Woodforde e Todd Woodbridge (11 Slam in coppia, tra cui 6 Wimbledon, e l’oro alle Olimpiadi di Atlanta ’96). Pare che entri nella Hall anche Anders Jarryd, nome molto anni ’80 ma poco altisonante, sebbene abbia in bacheca 8 Slam di doppio, di cui due in coppia con Edberg, con relativo n. 1 del ranking (mentre 5° è il suo best ranking in singolare).

TWILIGHT - Che le star giochino a tennis è risaputo, che lo facciano a tarda notte è già meno usuale. John Travolta ha confessato: “Gioco a mezzanotte. L’ora dei vampiri!” O meglio, l’ora libera del suo maggiordomo, che gli fa da sparring partner.
 
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CAT_IMG Posted on 17/11/2009, 17:04     +1   -1
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La numero 9 del ranking mondiale Vera Zvonareva (nella foto) si è sottoposta ad un intervento alla caviglia destra in una clinica di Rotterdam e, dopo un paio di settimane di convalescenza in un hotel di Amsterdam, partirà per la Florida dove preparerà la stagione 2010. La russa spera di essere in condizione per gli Australian Open. Lo ha comunicato la stessa Vera sulle pagine del suo sito web: "Tutto sembra essere andato per il meglio" - dice - "non ho più dolore alla gamba, ma sicuramente c'è ancora qualche inconveniente. L'operazione è stata fatta giovedì scorso e poi in macchina mi sono trasferita ad Amsterdam. Al momento cammino ancora con le stampelle" - aggiunge la Zvonareva -. "Il chirurgo che ha eseguito l'intervento è Nick Van Dyke, lo stesso che ha operato diversi giocatori di calcio e che ora sta aiutando anche Cristiano Ronaldo".

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Flavia Pennetta inizierà la stagione 2010 dal torneo WTA (categoria International) di Auckland, che si disputerà dal prossimo 4 gennaio. L’azzurra cercherà da subito di entrare nuovamente nelle top 10 del ranking WTA. A Brisbane (Categoria International, $220,000, cemento) torneo che inizierà il 3 gennaio, Francesca Schiavone, Sara Errani e Tathiana Garbin saranno ai nastri di partenza. Presenti nel torneo australiano anche Justine Henin (al rientro ufficiale dopo il ritiro dello scorso anno) e la connazionale Kim Clijsters.

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Ivo Karlovic è il giocatore che nel 2009 ha servito piu’ ace nel circuito maggiore. Il tennista croato con 890 ace in 43 partite vince questa speciale classifica. A-ROD è al secondo posto, Sam Querrey al terzo.

Il primo degli italiani è Andreas Seppi alla posizione n.52 (212 ace in 54 partite).
Al secondo posto c’è Simone Bolelli (n.68 – 169 ace in 37 incontri).

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Misters Ace – Italiani
1) Andreas Seppi 212 ace – in 54 partite
2) Simone Bolelli 169 ace – in 37 partite
3) Fabio Fognini 136 ace – in 43 partite
4) Potito Starace 108 ace – in 38 partite
 
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CAT_IMG Posted on 19/11/2009, 17:14     +1   -1
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Qui Belgio. Fra quasi un mese Cristophe Rochus, 85° giocatore mondiale, compirà 31 anni, non ha ancora intenzione di lasciare il tennis. In effetti aveva deciso di ritirarsi alla fine della prossima stagione, ma un imprevisto lo ha costretto a rimandare almeno di un anno la sua decisione: non è per amore del tennis, ma per una ragione di carattere finanziario. “Voglio comprarmi una seconda casa al sole e, ahimè, questo sfizio mi costerà caro!” ha rivelato al quotidiano belga “La dernière Heure”.

Nel 2009, il fratello maggiore di Olivier Rochus, ha disputato circa 28 tornei raggiungendo al massimo la semifinale a Delray Beach e il terzo turno al Roland Garros. In questa stagione ha quindi accumulato circa 410 000$ (circa 274 000€), senza contare i contratti di sponsor ecc. “Io penso di giocare ancora bene, il mio obiettivo era di restare nel top 100 e ci sono riuscito. Sarebbe stupido smettere ora, l’anno prossimo organizzerò meglio il mio calendario per riposarmi ed essere al top nei tornei che contano…” E saranno proprio questi tornei che gli regaleranno la casa dei sui sogni.

Qui Francia. La settimana scorsa, mentre i suoi amici lottavano sul campo del Palais omnisport di Parigi-Bercy, Richard Gasquet si è presentato di buon’ora davanti ai giudici del TAS di Losanna per spiegare, per l’ennesima volta, il motivo del ritrovamento di tracce di cocaina nelle analisi dell’urina effettuate il 28 marzo scorso, durante il torneo di Miami. In prima istanza il francese era stato condannato da un tribunale anti-doping indipendente dall’ITF ad una pena di due mesi e mezzo di sospensione a causa di “circostanze eccezionali e probabilmente uniche”. Ma la Federazione Internazionale di Tennis e l’Agenzia Mondiale Antidoping non hanno visto di buon occhio questa sanzione, facendo appello alla sentenza.

Il francese ha ancora una volta spiegato ai giudici che i 151 nanogrammi di cocaina (si è considerati positivi a partire da 50 nanogrammi per millilitro) trovati nelle sue urine sono stati causati da un semplice bacio con una certa Pamela in una discoteca di Miami. In effetti, i test effettuati sui capelli della ragazza, hanno rivelato la sua consuetudine al consumo di cocaina, ma senza poter confermarne l’effettiva assunzione nella serata incriminata; anche Gasquet ha effettuato questo test, con risultato negativo. Il TAS renderà nota la sua decisione a dicembre, e Gasquet rischia fino ad un massimo di due anni di sospensione.
 
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CAT_IMG Posted on 28/11/2009, 17:15     +1   -1
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GRANDE ASSENTE - Quello in corso di svolgimento è il primo Masters di fine anno senza un americano dal lontano 1986. Tutta colpa del ginocchio di Andy Roddick, che dalle ultime interviste rilasciate fa sapere di “aver appena passato le due settimane più noiose della sua vita” a causa dell’infortunio, di non essere “niente di speciale in cucina, ma stamattina ho cucinato delle uova” (non chiedeteci perchè le prepara conciato così) e di aver declinato la proposta dei gemelli Bryan di rappare su una loro base musicale (ne ha approfittato Andy Murray, con l’incalzante “Autograph”).

INCANTESIMO - Tra i due più recenti ex-giocatori, chi verrà ricordato più a lungo sarà probabilmente Marat Safin. Eppure il conto dei loro scontri diretti dice: Santoro 7 – Safin 2. Il francese oggi la spiega così: “Non ero un giocatore migliore di lui, ma quando entravo in campo contro di lui ero già in vantaggio di un set e di un break, perché lui era completamente sfiduciato per il fatto di incontrarmi. Io pensavo ‘se solo volesse battermi lo farebbe, e facilmente’, lo pensavo sul serio. Aveva tutto per battermi, ma non credeva nelle sue possibilità.”

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IL BUON GIORNO… - La fame di vittorie che Novak Djokovic sta dimostrando recentemente nasce da molto lontano. Uno dei suoi primi ‘colleghi’, Dusan Vemic, (attuale n. 78 del ranking di doppio) allora diciassettenne, racconta: “Già quando aveva sei anni arrivava per primo al circolo tennis di Belgrado, per osservare gli allenamenti dei grandi. Un giorno, mentre mi allenavo, lo vidi che cominciava a correre e a fare esercizi di agilità. ‘Ciao’, gli faccio, e gli domando un paio di cose e lui mi guarda dritto negli occhi e risponde serissimo: ‘Ho bisogno di migliorare il mio gioco di gambe se voglio ottenere dei grandi risultati’. Rimasi sbigottito davanti a quel bimbetto, grande a malapena quanto la sua racchetta!”

A QUATTRO MANI - E alla fine ce l’hanno fatta: i fratelli Dann e Brian Battistone, quei matti che usano una racchetta biforcuta, hanno vinto il loro primo challenger, nel torneo di doppio di Champaign, Illinois.

FERMACARTE - Chi di voi non ha mai ricevuto un regalo, una bomboniera, una sorpresa di fronte alla quale fingere entusiasmo e pensare il più velocemente possibile a come e dove farla sparire? Succede anche con alcuni trofei, evidentemente, ma questa volta a Rafa Nadal è andata male: il direttore del torneo di Acapulco, dopo lungo inseguimento, lo ha raggiunto a Londra per consegnargli una copia del premio che lo spagnolo si aggiudicò vincendo il torneo nel 2005, salvo smarrirlo immediatamente dopo in qualche anfratto dell’aeroporto messicano. Ri-bèccati questa, Rafa.

NEO-CANGURA - Non sentiremo più parlare della bielorussa Jarmila Gajdosova (n. 113, best ranking 57): intanto perché non è più Gajdosova, essendo sposata a Sam Groth, da cui ha ormai preso il cognome. E poi perché non è più bielorussa, visto che proprio grazie al marito, tennista australiano, ha ottenuto la cittadinanza di ‘laggiù’, giusto in tempo per difendere i colori di casa al prossimo Slam (le leggi australiane chiudono un occhio per i tennisti, riguardo al tempo effettivo passato nel territorio nazionale).

SULLA NOTIZIA - Avete già letto su questo sito di come sia venuta a mancare, nei giorni scorsi, una delle voci storiche delle telecronache tennistiche britanniche, tale Max Robertson (evidentemente poco conosciuto Oltremanica). Dalle pagine del Times, lo ricordano – con affetto – con un aneddoto: “Nel mezzo di una telecronaca da Wimbledon di un incontro di doppio, che vedeva coinvolta la coppia Peter Fleming - John McEnroe, si sente un frusciare di carte e Robertson chiedere in fretta alla co-commentatrice Christine Janes: ‘Chi incontreranno in finale, Christine?’. ‘Questa è la finale, Max!’”

C’ERAVAMO TANTO ODIATI - Lo ha dipinto come un demonio nella sua autobiografia, facendone quasi il capro espiatorio di ogni colpa. Ma non c’è niente che Andrè Agassi ammiri in suo padre? “Sì. Mio padre ha delle caratteristiche che provo ad emulare. È fieramente leale. È molto generoso. Ed è molto disciplinato. Era più duro con se stesso che con i suoi figli, il che dice tutto”. E oggi? “Ci siamo riconciliati. Ci vediamo ogni week-end, porta i bambini a spasso. Parliamo affettuosamente, ci abbracciamo. Mi sono sforzato di capirlo”.

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OGGI SPOSI – Ognuno con il proprio partner, sono convolati a nozze la cinese Sun Tian Tian (con contestuale ritiro dall’attività agonistica) e lo spagnolo Santiago Ventura.

PARITA’ - Daniel Nestor da Londra: “I giocatori di singolare, per chissà quale ragione, hanno tutti il proprio spogliatoio personale, con la loro gigantografia sulla porta, mentre noi doppisti dobbiamo tutti condividere lo stesso spogliatoio. Non è normale che concedano a gente come Federer o Nadal certi privilegi, e confinino Nestor/Zimonjic in un tugurio, spalla a spalla con gli altri team…”

DOPPIO DI FATTO - A proposito di doppio, forse noi biechi spettatori dei soli grandi tornei e tifosi dei soliti noti, trascuriamo con superficialità quali drammi si celino nelle dinamiche di un rapporto di coppia. Sentite la straziante dichiarazione di Dick Norman, a proposito del suo compagno Moodie: “Wesley mi ha telefonato la settimana scorsa per dirmi che l’anno prossimo vorrebbe far coppia con Mikhail Youzhny. È stata come una secchiata d’acqua gelida, non me l’aspettavo assolutamente”.


AUDI MURRAY - Tutta l’angoscia di Andy Murray in un tweet scritto allo scadere del match tra Federer e Del Potro dal suo Blackberry: “Qualcuno sa che sta succedendo? Credo di essere fuori, ma le regole non sono scritte troppo bene”. Se ne sono accorti tutti. Curiosità: da bravo ggiovane, Andy ha scritto “I think I’m audi”, termine quest’ultimo che, dopo ore di navigazione, abbiamo scoperto essere uno slang che sta, appunto, per ‘out’, ‘fuori’. Fonte, l’autorevole urbandictionary, il dizionario dei ggiovani, per i ggiovani. E dato che ormai le pagine del sito dell’Audi le avevamo – vanamente – aperte, beccatevi la curiosità-bis, anche se non c’entra nulla: il fondatore di quella casa automobilistica si chiamava August Horch, cognome che in tedesco vuol dire “ascolta”. Capito il nesso? Un nipote seminarista, conoscitore del latino, ha fatto il resto, e così nacque il nome della casa.
 
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CAT_IMG Posted on 2/12/2009, 17:16     +1   -1
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Occhi puntati sul diciannovenne Uladzimir Ignatik, prossimo avversario per gli azzurri di Davis. Il bielorusso va a vincere il primo challenger della carriera a Toyota City, guadagnando altre 65 posizioni (230 da gennaio) in una stagione in cui ha disputato sette finali (di cui 5 vinte), equamente divise tra terra e superfici rapide.

Dotato di un buon servizio e allenato attualmente dal canadese Myron Grunberg, direttore dell'accademy di Roddick (John) a San Antonio, è in realtà un giocatore molto più adatto ai campi veloci. E' stato numero uno della classifica Itf Junior nel 2007 e dopo un precoce esordio tra i professionisti ha vissuto un primo periodo con buoni risultati, senza però riuscire a emergere al di fuori del circuito Itf.

Il suo record in coppa Davis è di 3 vittorie e 3 sconfitte. In una di esse, nel 2008, riuscì a strappare il primo set a un certo Stanislas Wavrinka. Per intenderci lo svizzero, all'epoca numero 30 e reduce dai quarti a Indian Wells, entro un mese avrebbe raggiunto la decima posizione mondiale.

Continua il buon finale di stagione del polacco Michal Przysiezny, che dopo i tre futures vinti a ottobre si aggiudica il secondo titolo challenger della carriera a Helsinki, raggiungendo così il suo best ranking. Miglior classifica anche per il giovane Henri Kontinen, classe '90, che approda alle semifinali del torneo di casa vendicando, contro Jarko Nieminen, la sconfitta subita nei quarti a Jersey una settimana fa.

A livello futures, si segnala la quarta vittoria stagionale per il 19enne argentino Guido Pella, mentre svedese Christian Lindell, di un anno più giovane, centra la prima semifinale della carriera in Brasile a Florianopolis.

Tra le donne, Kimiko Date-Krumm torna alla vittoria a Toyota City. Dopo essere stata a settembre la seconda giocatrice più anziana a vincere un torneo Wta (a 38 anni, 11 mesi e 30 giorni), la giapponese ex numero 4 del mondo batte in finale Bojana Jovanovsky, ancora a secco di titoli. Per la serba, 18 anni il 31 dicembre, ventuno in meno della sua avversaria, resta comunque un'ottima annata tra le professioniste: tre finali disputate, due semi e oltre 400 posizioni scalate nel ranking Wta.

A Puebla, in Messico, raggiunge la sua prima finale nel circuito Itf la giovane Ajla Tomljanovic, classe '93, che dopo aver regolato in semi la coetanea americana Nicole Gibbs, cede all'atto conclusivo alla britannica Broady.

Buoni risultati anche per la 17enne paraguaiana Cepede-Roig, sconfitta nella sua quinta finale dell'anno dall'argentina Carla Lucero, mentre in Australia continua la sfida tra Alicia Molik e Olga Rogowska (classe '91), al terzo confronto in tre settimane, gli ultimi due nel match decisivo. La spunta questa volta la più esperta Molik, ex top ten, presenza fissa nelle finali australiane di quest'anno (5 su 6 partecipazioni).
 
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CAT_IMG Posted on 26/3/2010, 19:05     +1   -1
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NON HO UN DOLLARO… LI HO DATI TUTTI A TE! – Alla faccia delle punzecchiature esibite ad Indian Wells: pare che il tirchio Pete annoveri nel suo curriculum una donazione anonima di 70.000 $ fatta ad una certa ‘Fondazione Agassi’…

ONESTA’ – Roddick e i piedi per terra: “Io non ho un lavoro vero e proprio. Credo che al 95% delle persone non piaccia il proprio lavoro. Devono farselo piacere o arrivare al week-end. Ma a me piace moltissimo ciò che faccio, e non è una cosa che do per scontato. Per questo, quando mi consolavano per Wimbledon, erano più dispiaciuti gli altri che io stesso. Certo, anch’io lo ero, ma devi avere la giusta prospettiva e portare rispetto per quello che fai. Non mi sono mai compatito”.

COLPO ALLE SPALLE – Roddick e la finale ’09: “Sono il primo ad ammettere quando sbaglio un colpo. Ma la volèe di Wimbledon sul set-point non era facile come sembra. Era una palla alta, c’era un vento fastidioso, dovevo decidere se farla rimbalzare o no. Io non ci penso, a quel colpo. E non è un colpo che ti fa vincere o perdere una partita”.

A DISPOSIZIONE! - Conferenza stampa a Miami. ‘Novak, puoi farci l’imitazione di Rafa in quel video (con Shakira)?”
“Ok. Ma mi serve una ragazza. Non ne avete? Qualcuna vuol venire qui, così possiamo fare un video?”

GAME OVER - Arrestato per frode Laurence Salander, commerciante d’arte newyorkese, che ora rischia tra i 6 e i 18 anni di carcere. Ha venduto opere di cui non era proprietario e indotto i propri clienti ad investire in progetti fasulli. Tra le sue vittime… oh,no… povero Laurence, altro che prigione… questo qui lo va a prendere di persona: tra le sue vittime, John McEnroe.

MEGLIO A CASA - Non tutte le mamme riescono col buco. Ok, suona malissimo. La sostanza è che Ashley Harkleroad, al ritorno sui campi a Miami dopo la gravidanza, non è stata una degna epigona di Kim Clijsters, facendosi spazzare via 6-1 6-1 da Alicia Molik. “Per fortuna è finita… comunque è stato piuttosto indolore, visto che avevo solo un mese di allenamento alle spalle. E adesso farò la mamma a tempo pieno fino a luglio, quando ritornerò in campo”.

PENSO POSITIVO - Maria Sharapova, vittima dell’ennesimo infortunio, questa volta al gomito: “Sì, non è facile non sapere quando sarò al meglio, ma… è il mistero dell’ignoto. E comunque sto facendo molto meglio di altri che, ad esempio, abbiano subito un intervento alla spalla. Alcuni non sono mai riusciti a tornare, io sono n. 12”.

UMILE DIMORA - La recente vincitrice di Indian Wells, Jelena Jankovic, ha un altro motivo per sorridere: una nuova casa a San Diego, California, dove si trasferirà presto. 2000 mq, piscina, garage da 10 posti, palestra, cinema e ovviamente campi da tennis. “Non so cosa ci metterò dentro, è così grande”. Dài, Jelena, almeno la bacheca non occupa troppo spazio…

TEMPI DURI – Dalla vincitrice al vincitore, Ivan Ljubicic: “La gente nel Tour è differente rispetto a 15 anni fa. Adesso i giocatori fanno molta più palestra. Prima entravi negli spogliatoi e trovavi i giocatori a parlare di altri sport, adesso se vuoi sopravvivere devi essere concentrato al 100%. E poi, ora è più difficile. Quando giocavo contro Rosset, o Kafelnikov, questi avevano sempre un punto debole dove potevo rifugiarmi per salvarmi. Adesso i Del Potro, i Djokovic, i Cilic, sono completi. Devi essere migliore di loro”.

TRAINING 2.0 - Paul-Henri Mathieu, alla ricerca della forma perduta, ha trovato un innovativo metodo di allenamento: “Guardo i miei video su YouTube, per vedere le differenze tra il mio gioco attuale e quello del 2008, quand’ero n. 12”.

LUNGIMIRANZA - Il signor Nicholas Newlife, qualche anno fa, giocò una scommessa azzardata: 66 a 1 che il promettente Roger Federer avrebbe vinto 14 slam entro il 2020. Aveva puntato 275 €, adesso potrebbe riscuoterne 18.000! Però, c’è un piccolo particolare: fedele al suo nome, Newlife è passato a miglior vita. Il previdente inglese, però, non ha lasciato nulla al caso, o meglio, nulla di intestato: l’eventuale vincita sarebbe andata alla Oxfam International, organizzazione di carità. Che adesso aspetta il realizzarsi di altre scommesse del buon Nicholas: 100.000 € arriveranno, presto o tardi, al settimo Wimbledon dello svizzero, mentre per i 35.000 del settimo Slam vinto da Andy Roddick, beh, ci sarà da aspettare un po’…

SPIRITO LIBERO - Betty Blake, mamma di James: “Ho sempre pensato che giocare con meno pressione rispetto agli altri giovani che percorrono una carriera dopo aver speso la maggior parte dell’infanzia presso un’accademia di tennis, sia stato il segreto del successo di James. Lui può tornare indietro e mollare la racchetta quando vuole, non gli è mai stato chiesto di fare ciò che ha fatto. La maggior parte dei giovani di oggi non gode dello stesso scenario”. Intanto, a riprova della macanza di pressioni, James, usando una padella al posto della racchetta, batte 6-1 il suo coach, che ora dovrà portare i baffi per un mese!

100% ITALIA - Avevamo lasciato Saretta Errani al suo record di 80 palleggi. Bene, ne è seguita una sfida contro la sua compagna di doppio Roberta Vinci: scopriamo chi ha vinto (la professione di modestia con cui esordisce Robertina è imperdibile!)

BIG BILL - È in preparazione un film sulla vita di Bill Tilden, che oltre ad essere una leggenda del nostro sport, ha avuto una vita non poco movimentata, compresa una denuncia per condotta morale dovuta alla sua omosessualità e a presunte relazioni con giovani ragazzi. Adesso, però, non chiedeteci perché lo chiamavano ‘Big Bill’.

LE RIGIDE REGOLE DEL TENNIS - E a proposito di storia del tennis: French Open del 1977, finale femminile. Si affrontano la slovena, allora jugoslava, Mima Jausovec e la rumena Florenta Mihai, entrambe alla prima finale di uno Slam. La Jausovec, prima testa di serie di un torneo decimato, domina il primo set, 6-2. La rumena, nettamente sfavorita, riesce a trascinare l’avversaria al tie-break del secondo set: il punteggio recita 3-2 Jausovec, quando una chiamata dubbia contro la slovena scatena le ire del pubblico, evidentemente sostenitore di quest’ultima. La confusione è tanta, anche nella testa dell’arbitro. Mentre il pubblico chiede a gran voce la ripetizione del punto, la Mihai riprende il gioco e serve il punto successivo. E quello seguente. E quello dopo. E quello dopo ancora! Quattro servizi consecutivi di una giocatrice nel tie-break di una finale di Slam! Non male davvero… Per la cronaca, quei quattro servizi fruttarono due punti per parte e fu la rumena ad aggiudicarsi il tie per 7-5, ma la Jausovec conquistò, poco dopo, il suo primo – e unico – Slam, dominando il terzo set per 6-1.

MARAT C’E’ (ANCORA) - Parola di Safin: "Perché non giocavo i tornei in Sud America? E per far che? Per correre per ore, venir battuto da Gaudio o Kuerten, e uscire prima delle semifinali? Ci sarei venuto a perdere soldi e fatica!"
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CAT_IMG Posted on 28/3/2010, 13:10     +1   -1
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Ahahahah Bellissima quella di Querrey!!! Per non parlare delle indigestioni del cane di casa Roddick :S
 
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CAT_IMG Posted on 5/4/2010, 18:25     +1   -1
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SENSO UNICO - Boris Becker si era detto meravigliato di come Andrè Agassi riuscisse a leggere sempre il suo servizio in anticipo; adesso il Kid ha svelato l’arcano: il tedesco serviva sempre verso il lato della bocca dal quale gli spuntava fuori la lingua.

EPOCA SBAGLIATA - Mentre Roger Federer e Serena Williams ancora si staranno chiedendo come investire i 2 milioni di dollari vinti all’ultimo Australian Open, c’è chi ancora non dimentica i bei (?) tempi andati: “Quando vinsi la prima volta, nel ’60” – racconta Maragaret Smith Court, poi trionfatrice altre dieci volte in Australia – “a Rod Laver, vincitore del torneo maschile, diedero uno splendido servizio da tè in argento, ed io pensai ‘non è giusto! Perché a me hanno dato solo questo stupido ombrello?’. Non l’ho mai dimenticato. E penso che l’anno successivo, quando mi consegnarono una trousse per il trucco, fu anche peggio”.

AIR RODDICK - In occasione del torneo di Miami, Andy Roddick è stato sfidato a canestro da Dwayne Wade, star degli Heats, la locale squadra NBA. I due si sono esibiti nello ‘HORSE’, specialità del basket la quale trattasi, prendiamo paro paro da Wikipedia, di ‘competizione di abilità tutta incentrata sul tiro. Il primo giocatore effettua un tiro qualsiasi (esclusa la schiacciata), e ha 24 secondi per fare canestro con quel tipo di tiro da lui scelto. Se ci riesce, il giocatore che segue avrà anch’egli 24 secondi per realizzare lo stesso tipo di canestro. Chi sbaglia, invece, dovrà farsi carico di una lettera della parola HORSE: il primo giocatore che fallisce per cinque volte in cinque diverse tipologie di tiro viene eliminato’. Fico. E il buon Andy non se l’è cavata neanche male, come vedete dalla foto accanto: era persino in vantaggio per HOR a H, prima di venire asfaltato! (Se anche voi volete cimentarvi, questo può fare al caso vostro - se imparate a giocarci, però, insegnatecelo!!)

SE ROMA PIANGE – …Londra non ride. E’ nato un gruppo parlamentare trasversale britannico, con l’obiettivo dichiarato di dichiarare guerra al tennis di Sua Maestà: “Visto l’eccessivo livello di spese infruttuosamente investito nel tennis, superiore ai 60 milioni di sterline (67 mil. €), dovrebbe essere possibile indirizzare tali risorse verso soluzioni più profittevoli”. A riprova della boccheggiante situazione del tennis britannico, appena retrocesso nel Gruppo II di Coppa Davis, ecco inoltre che il Consiglio della cittadina di Slough, mezz’ora dalla capitale, ha appena deliberato la chiusura dei campi da tennis comunali in favore della costruzione nientedimeno che di una pista da bowling. Forza Italia, non siamo soli…

BASTA SPRECHI - Dopo aver distrutto l’ennesima racchetta in quel di Indian Wells, Ernests Gulbis ha ammesso di apprezzare di più il suo strumento di lavoro in seguito ad una visita negli stabilimenti della Head, e ha promesso di darsi una calmata. Di converso, James Blake tratta le sue racchette come fossero delicati gioielli: “Il fatto è che con i nuovi tipi non mi ci ritrovo proprio. Sono vuote, sembrano di latta. Perciò le mie le tratto bene, non mi vedrete mai scagliarle in terra. Perché così non le fanno più, e il problema è serissimo: me ne rimangono soltanto tre”.

COME NADAL – L’ex tennista olandese Sabine Appelmans, che ha sempre giocato con la sinistra, racconta un retroscena sugli albori della sua carriera: “Quando cominciai le prime lezioni, finsi di essere mancina per rimanere nello stesso gruppo della mia amica. I miei genitori rimasero molto confusi quando mi videro giocare! Ancora oggi, uso esclusivamente la destra in ogni altra circostanza, e devo esercitare la sinistra se voglio continuare ad usarla”

HAZARD - Alina Jidkova: “Il torneo di Clearwater è intitolato ad uno sceriffo, ma la cosa ironica è che non ho mai visto o sentito tanta polizia o ambulanze come qui. In una settimana c’è stato un furto d’auto, la scomparsa di un ragazzo e un'esplosione di gas”.

SLIDING DOORS – Da twitter anche una testimonianza accorata sui recenti attentati di Mosca. “Il mio cuore va ai miei fratelli Russi” - scrive ancora Alina Jidkova - “le cui famiglie erano nella metro. Ho appena scoperto che mio zio era sul treno precedente al primo che è saltato. È scosso, ma sta bene grazie a Dio. Ha detto che ha preso il treno appena in tempo, infilandosi tra le porte che stavano chiudendosi. È spaventoso pensare a cosa sarebbe successo se non lo avesse preso”.

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GOLA PROFONDA – Confidenze di un anonimo tennista sul caso Odesnik: “Non sono affatto sorpreso. Avevamo tutti avuto più di un sospetto, già tre o quattro anni fa. La parte alta del suo corpo divenne imponente in poco tempo, mentre le sue gambe rimasero magre. Aveva brufoli su tutta la schiena. Non vale mai la pena correre tutto quel rischio”. Altro aspetto ironico della vicenda, oltre al fatto che l’americano aveva da poco scelto come coach il ‘pregiudicato’ Canas, è che Odesnik proprio contro l’argentino aveva ottenuto il miglior risultato della carriera, raggiungendo il terzo turno del Roland Garros dopo averlo battuto con il dispendioso punteggio di 76 76 76. Allora disse di amare la terra e di essere contento dei progressi della sua resistenza e del suo gioco di piedi.

SPERIAMO BENE - “Il miglior stadio al mondo in termini di visibilità per gli spettatori”, questo il proclama di Sergio Palmieri sul nuovo centrale di Roma. Per quel che vale, a noi piace. Sicuramente ha il pregio della riconoscibilità.

TURISTA - Roger Federer e il suo prossimo ritorno al Roland Garros: “A Parigi, in definitiva, avrò meno pressione, sebbene sia il campione in carica. Sarà la prima volta che camminerò per lo stadio sorridendo, pensando: ‘Lo sai? Ho già vinto qui’. Ora posso anche godermi il posto, cosa che gli altri anni non ho fatto”.

NUOVE FRONTIERE - Nuove applicazioni per iPhone dedicate al tennis. Questa, tra le altre cose (notizie e classifiche) dà anche istruzioni di tecnica da parte dei gemelli Bryan. Invece ce n'è un'altra che è una specie di Wii portatile: a giudicare dal video, però, sarebbe già qualcosa non essere presi per pazzi...

TELEPATIA - Parlando dei Bryan, regaliamoci un grande classico di qualche anno fa:
Domanda: “E’ molto profonda la vostra intesa, vero?”
Mike: “Sì, siamo quasi telepatici. Io so cosa sta pensando”
Bob: “Davvero? Che sto pensando, ora?
M: “Stai pensando che ho appena dato una schifezza di risposta”
B: “Hey, hai indovinato!”

MADE IN ITALY 2.0 - Amer Delic cinguetta da Zagabria: “Yugo, la Macchina Peggiore del Mondo! Ce ne sono ancora un po’, qui a Zagabria… o in Bosnia, o in Serbia…”. http://twitpic.com/1bua24 Vi ricorda qualcosa? http://img186.imageshack.us/img186/3104/127ag.jpg Esatto… Rispetto per gli anziani, Delic!!!

SCOOP - Fonti spagnole rivelano che Maria Francisca Perello, meglio conosciuta come Xisca (sebbene solo la stampa la chiami così, anziché Mari) non avrebbe preso troppo bene il video tra il suo fidanzato Rafa Nadal e la cantante Shakira. Ma dài, solo perché il fidanzatino si è spalmato per un quarto d’ora sulla più fi*a del pianeta davanti a un miliardo e mezzo di persone? Che esagerata…

SPIRITO DI SQUADRA - Tutta la felicità di Yanina Wickmayer per il ritorno di Clijsters ed Henin nelle parole di suo padre: “Yanina non andrà in panchina in Fed Cup. Perché Justine vorrebbe giocare? Perché l’incontro si gioca in Belgio? Per assicurarsi della propria popolarità presso i fiamminghi? Se sarà di nuovo qui l’anno prossimo, per andare a giocare in Russia o in Repubblica Ceca, presenterò le mie scuse per ciò che sto dicendo". Più soft la diretta interessata: "Se giocherò, bene, altrimenti inciterò le altre”.

1,2,3, PROVA - Robin Soderling chiama il suo massaggiatore ‘Microfono’, per via dei capelli che… beh, giudicate voi stessi. http://img192.yfrog.com/i/cdwm.jpg/
 
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CAT_IMG Posted on 9/4/2010, 22:52     +1   -1
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AUGURI MARTINA – Partiamo con un messaggio da parte di Martina Navratilova: “Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno mandato messaggi di sostegno in questi giorni. Sappiate che ho molto apprezzato. Adesso alzatevi e andate a fare il vostro check-up annuale! :) "

STATISTICHE - Roger Federer ha vinto 7 degli ultimi 13 Slam e 4 degli ultimi 30 Masters 1000. Inoltre, dal 2005, Federer è 0-4 al Roland Garros contro Nadal e 30-0 contro chiunque altro. Così, giusto nel caso passaste dalla Snai e vi venisse in mente il Davydenko di turno.

1000 VOLTE BRAVE - Abbiamo già fatto i complimenti a Flavia Pennetta? Vittoria nel Master 1000 di doppio a Miami, in coppia (una bella coppia) con Gisela Dulko. “Siamo come sorelle”, ha dichiarato Flavia. Lungo il percorso, le due hanno battuto le teste di serie n. 2, 3 e 4.

VERSATILE - Nel singolare in Florida, invece, Flavia è stata sconfitta dalla tedesca Andrea Petkovic, che pare sia anche una cantante e batterista mancata. Lei stessa, però, avverte: “Ringraziatemi per aver scelto la racchetta invece del microfono!”

POISSON! - La finale del Roland Garros verrà disputata all’interno del Parco dei Principi, lo stadio di calcio di Parigi, in modo da avere una capienza di quasi 40.000 spettatori. Questo, almeno, è quanto affermava in bella mostra L’Equipe nel numero – si badi – del 1° aprile scorso.

PRONTI PER BOLLYWOOD - Chi ha letto in questi giorni la nostra rassegna stampa, curata dall’ineffabile Flavi, sarà già al corrente dell’avvincente telenovela in onda in questi giorni su TeleIndia. Riassunto delle puntate precedenti: Sania Mirza, attuale n. 90 del ranking, lascia all’inizio di quest’anno il suo promesso sposo, che tanto piaceva a paparino, e di lì a poco annuncia l’imminente matrimonio con il bel Soahib, campione di cricket (che tra l’altro sta scontando una squalifica di un anno per rivolta interna allo spogliotaio). Ma – c’è un ma, se no che telenovela è –all’improvviso spunta dal nulla la terza incomoda, un fiore di ragazza, che rivendica i suoi diritti sul bel cicisbeo: egli è suo marito, da ben 7 anni! La cosa magnifica è che si sarebbero sposati per telefono, e la cosa ancor più bella è che lui l’aveva vista solo in foto: un genio! Ovviamente la splendida Ayesha gli aveva mandato foto tarocche, ma chi di voi se la sentirebbe di salvare dal suo destino uno che si sposa in base a una foto? - e che oggi non nega il matrimonio ma lamenta solo l’inganno? Morale della favola, matrimonio rimandato e giudizio in corso, con tanto di prove pulp: il lenzuolo della prima notte con le tracce dell’irreparabile!

LONG JOHN - La giornata perfetta di John Isner: una barca, qualche birra e una canna da pesca. Pare che lo spilungone americano sarebbe capace di trovare spigole anche sulla terraferma.

CUORE DI MAMMA - E intanto il suo compare Sam Querrey fa sapere: “Adoro il fatto che mia madre mi compri ancora l’uovo di Pasqua!”

BOLLENTI SPIRITI - Guai giudiziari anche per Dan Evans (‘Chiiiiiiii?’, direbbe qualcuno). Il tennista britannico di Coppa Davis (parlare della Davis britannica è uno dei pochi sollazzi che restano a noi italiani) è stato interrogato nell’ambito di una vicenda di molestie sessuali, che sarebbero state usate ad una donna all’uscita di una discoteca. La polizia sta lavorando sulla base di testimonianze e sarebbe risalita ad Evans sulla base di una foto che lo ritrae in compagnia di altri due amici – anche loro tennisti, ma non così famosi.

E UNA DIETA? - Parola di papà Bartoli: “La mia Marion si allena 450 ore all’anno. Nessun’altra lavora così tanto, ma considerando la sua naturale pigrizia, non possiamo permetterci di fare diversamente”.

MALEDETTA ROUTINE - Che il distacco dal tennis non sia facile per i giocatori a fine carriera, è cosa nota. E così, in molti si ritrovano ad affrontarsi nei tornei senior, pur di ammazzare la routine quotidiana. Non fa eccezione Pat Rafter, che tra un torneo e l’altro (“Se avessi perso con McEnroe, di 14 anni più grande di me, i miei amici mi avrebbero gettato addosso tanta di quella m….!”), si dice intimorito dall’essere genitore, più di quanto non lo fosse un tempo sui campi da tennis: “Ho il terrore di non fare la cosa giusta. Ho due figli, Joshua di 7 anni e India (?) di 4, con due personalità diverse. Devo fare molta attenzione”. “Le mie giornate? Li accompagno a scuola, faccio un po’ di esercizi, qualche commissione, li vado a prendere, si torna a casa e si fa sera. E’ come il giorno della marmotta”.
Il giorno della marmotta, certo. Signore e signori, benvenuti a ‘La navigata evitabile della settimana’: dopo la pubblicità.

FORTUNA CHE È PRIMAVERA - La navigata evitabile di questa settimana ci porta ancora una volta sulle magiche pagine di Wikipedia: il Giorno della Marmotta (‘Groundhog Day’), festeggiato nel Nord America, è una ricorrenza dalle antiche origini, che cade il 2 febbraio di ogni anno. Tradizione vuole che in quel giorno ci si rechi ad osservare la tana di una marmotta, aspettando che ne esca l’inquilina: se essa sarà seguita dalla sua ombra (e quindi se è una bella giornata), vorrà dire che l’inverno sta per terminare. Niente ombra, niente sole: quell’anno ci sarà un 'doppio inverno'. La tradizione richiama chiaramente la nostra ‘Candelora’, che ricorre nello stesso giorno, accompagnata da svariati detti dialettali, caratterizzati dal pregio della contraddizione: tra sole, vento e pioggia, ognuno mette fine all’inverno a modo suo. Ora: cosa-c’entra-Pat-Rafter. C’è un film in cui tizio vive all’infinito il ripetersi della stessa giornata. Non chiedeteci perché, ma il film (che adesso odiamo per principio) si chiama ‘Groundhog day’.

IL NOSTRO ANDY QUOTIDIANO – Andy Roddick: “Tra poco festeggeremo il nostro primo anniversario. Lei mi ha detto che non ci sarà bisogno di scambiarci dei regali. Probabilmente era un codice per dirmi: ‘Sarà meglio per te che mi compri un regalo’”.
 
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CAT_IMG Posted on 24/4/2010, 16:34     +1   -1
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LA VITA SECONDO SAM – Partiamo con il solito Sam Querrey: “L’idiota accanto a me sull’aereo non ha idea di chi sia Roger Federer”.

CAT-WOMAN - Disavventura in bicicletta per Venus Williams, che, come lei stessa ha raccontato, è volata via dalla sua bicicletta ‘come un gatto’ (braccia e gambe all’aria) per quasi quattro metri!

PREPARATE GLI OCCHIALINI - Grazie alla collaborazione tra Panasonic ed Eurosport, il prossimo Roland Garros sarà il primo torneo sportivo ad essere trasmesso interamente in 3D.

SEMPRE PIU’ IN ALTO - Il prossimo Wimbledon, invece, farà segnare il nuovo record di montepremi: ai vincitori andrà un milione di sterline (poco più di un milione di €), qualcosina in più rispetto alle 2000 sterline vinte da Rod Laver nel 1968, primo anno in cui venne riconosciuto un premio in denaro.

OLIMPIADI - Juan Antonio Samaranch, ex Presidente del CIO, scomparso questa settimana, era stato l’artefice del ritorno del tennis alle Olimpiadi, nel 1988, consentendo così, indirettamente, la realizzazione di una delle più grandi imprese della storia di questo sport: il Golden Slam di Steffi Graf.

ANTI URLO - Non il più bel video mai realizzato dalla Nike, ma il tentativo di eliminare le urla della Sharapova è apprezzabile...



TRE GALLINE NEL POLLAIO - Programmata per l’8 luglio, in quel di Bruxelles, un’esibizione tra le due grandi rivali belghe, Kim Clijsters e Justin Henin. Intanto, proprio quest’ultima è stata esclusa dai singolari di Fed Cup a favore di Yanina Wickmayer, ufficialmente per una frattura al mignolo. La presenza della Henin nella formazione di doppio, però, fa pensare ad una soluzione ‘politica’, per disinnescare i malumori manifestati dall’entourage della Wickmayer, che sembrava chiusa dal ritorno delle due ex n. 1.

ODISSEA 1 – A questo proposito va rimarcato come le avversarie delle belghe, le rappresentanti dell’Estonia, siano approdate ad Hasselt con tutte le difficoltà provocate dal famigerato vulcano islandese: traghetto da Tallin a Stoccolma, poi la bellezza di 1500 km di strada fino alla meta. Ancora peggio è andata a Jelena Jankovic, che prima di partire aveva dichiarato: “Se sarà necessario, arriverò a Belgrado in sottomarino!” Forse è andata anche peggio alla Serba che si è sorbita, in serie, il volo Tampa - Atlanta, poi sette ore di attesa, nuovo volo verso Tel Aviv, tappa a Larnaca in Cipro, e finalmente approdo a Belgrado, in tempo per affrontare il primo singolare contro la Slovacchia.


ODISSEA 2 – Ma non c’è bisogno di attraversare l’oceano per fare un viaggio avventuroso: l’australiano Jordan Kerr, per partecipare al torneo di Barcelona, è partito da Londra con un Eurostar destinazione Parigi, e al momento di salire su un altro treno ha scoperto che la sua prenotazione era stata annullata per un disguido tecnico: morale della favola, il tennista adocchia un tipo ambiguo che regge un foglietto con su scritto Barcelona, gli fa: ‘Quant’è?’, e quello: ‘400’. Non pochi, ma ormai la decisione è presa: Kerr è uno dei sette ‘disperati’ che viaggiano per 12 ore nel van dell’esoso individuo, arriva a Barcelona la mattina dopo appena in tempo per scendere in campo in doppio, senza aver chiuso occhio, al fianco del compagno Lindsted, e – sorpresa – per vincere.

REAZIONE - Quando le cose non girano per il verso giusto, c’è bisogno di una svolta. Sotto 6-0 3-0 nella finale di Charleston, Vera Zvonareva ha trovato la sua personale scossa, dopo la quale ha infilato quattro punti consecutivi che le sono valsi il primo game dell’incontro. Purtroppo, però si è trattato di un rimedio tardivo, vista la sconfitta rimediata alla fine.

TOP OF THE FLOP - “Autograph”, una delle principali hit musicali dei gemelli Bryan, non sembra aver ottenuto molto successo (non è così male, però!): è la n. 9 nella classifica delle peggiori canzoni realizzate da atleti professionisti. Al primo posto della graduatoria troviamo il velocista Carl Lewis con “Break it up”, di cui vi proponiamo il tristissimo video.

FUTURISTA – Wimbledon, una fredda sera del 1985. Sull’erba dell’All England Club si affrontano le americane Pam Shriver e Anne White, per un incontro che ancora prima d’incominciare entra nella storia del tennis. La White, infatti, si presenta in campo con un inedito, audace e quanto mai innovativo body integrale, tanto adatto a quella temperatura quanto provocatorio rispetto alle tradizioni londinesi. Tra la curiosità di pubblico e fotografi, la partita procede fino al terzo set, quando il cattivo tempo induce Alan Mills, arbitro dell’incontro, ad interrompere il gioco e a rinviare la prosecuzione del match al giorno successivo: nel far questo, Mills intima alla White di non presentarsi, anche l’indomani, in simili rivoluzionarie fattezze. “Non volevo certo che gli spettatori rimettessero le loro fragole con la panna, ma di sicuro dimostrai fegato, vestendo qualcosa di così diverso”, afferma oggi la tennista, che però allora dovette adeguarsi, ritornando in campo – e perdendo – con indosso abiti più comuni. “Probabilmente ero avanti coi tempi, come dimostrano molte delle tute che indossano oggi gli atleti dei vari sport. Sono orgogliosa del fatto che si trattò di una mia idea: fui io a suggerirne la realizzazione all’azienda che mi forniva l’abbigliamento tecnico”.

CICOGNA - Secondo bimbo in arrivo per Anastasia Myskina, che ha già un figlio di quasi 2 anni.
 
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CAT_IMG Posted on 9/5/2010, 18:47     +1   -1
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LA GUERRA DEI MURRAY - Tra i due fratelli, meglio quello che ha già vinto uno Slam. Così avrà ragionato Laura Robson, giovane stellina d’Oltremanica, quando ha dovuto scegliere il suo partner per il prossimo torneo di doppio misto di Wimbledon. E la scelta è caduta, per l’appunto, sul più grande dei fratelli Murray, Jamie, di fatto già vincitore a Wimbledon nel 2007, seppure proprio nel torneo di doppio misto, in coppia con una Jelena Jankovic che lo stimolava a colpi di baci promessi per ogni colpo ben eseguito. Sicuramente è il singolare l’obiettivo di Andy, già partner della Robson nella Hopman Cup di gennaio scorso: in ogni caso, si profila un bel derby in prospettiva Londra 2012…

LE AFFINITÀ AFFLITTIVE – Leggendo i giornali inglesi, ci si sente sempre meno soli al mondo. Le somiglianze con la situazione del tennis britannico, infatti, saltano subito all’occhio, basta cambiare solo qualche termine: riferendosi alla stagione sul rosso, il Times titolava, nei giorni scorsi, ‘Quando un britannico vincerà sulla terra battuta?’ e giù tutto un articolo in cui ci si lamentava del fatto che lì ci sono solo campi veloci ecc… Persino l’annus nostalgicus coincide con quello dei nostri trionfi: “Eravamo eccezionali nel 1976, con Sue Barker vincitrice del Roland Garros e Buster Mottram vincitore a Palma di Majorca”.

QUI COMANDO IO – E sempre per la serie ‘mezzo gaudio’, Patrick McEnroe spiega la rinuncia di Roddick alla Coppa Davis di quest’anno. “Non lo biasimo. Non si tratta solo di pensare alla sua programmazione. Sono sicuro che fosse anche irritato nei confronti di certi atteggiamenti della Federazione, come la cavillosa analisi delle bollette per le telefonate fatte dai giocatori, o come quando hanno insistito a far pagare il taxi per l’aeroporto alla fidanzata di Mike Bryan, quand’è dovuta partire un giorno in anticipo. Erano piccolezze, ma sono state l’occasione per la Federazione di far capire chi comanda. Ma in realtà hanno solo dimostrato di non essere prudenti nel non allontanare i top players”.

CHIARIMENTO - A semifinale conclusa, Serena si sarebbe spiegata con Jelena riguardo a un punto controverso del tie break: servizio (in campo) della Jankovic, Serena alza la mano e non risponde, l'arbitro fa ripetere. Alcune fonti riportano queste frasi da parte di Serena: "Non ho mai imbrogliato, ti assicuro che ho alzato prima la mano" e poi, avvicinandosi all'orecchio della serba: "Sai che non mi chiamo Justine". Va precisato che alcuni siti hanno rimosso il virgolettato, l'americano Tennis.com ha addirittura prima pubblicato e poi rimosso la notizia.

IL PRINCIPE E IL PIRATA – In un’intervista rilasciata durante lo scorso torneo di Indian Wells, Roger Federer si è abbandonato a pensieri romantici: “Credo sia un peccato che Rafa abbia rinunciato ai suoi pantaloni da pirata e alle magliette senza maniche. Credo che i nostri stili collidessero anche di più, allora. Si può dire che mi manchino”.

ONESTA’ – Lo stesso Roger spiega alcuni suoi atteggiamenti: “Quando sono diventato il n. 1, ho capito che essere solamente umile e fingere che ogni volta il favorito fosse qualcun altro, sarebbe suonato strano. Se sono il n.1 del mondo e dico che è un miracolo se vinco, chi lo accetterebbe?”

FORZA DELPO - E ancora, il n. 1 rende omaggio a un suo sfortunato collega: “Del Potro avrebbe potuto essere il n. 1, quest’anno. Nello scorso finale di stagione, pensavo realmente che Juan Martin avrebbe avuto la possibilità di arrivare al primo posto, nel 2010. Ha vinto lo US Open, è arrivato alla finale del Masters. Se avesse mantenuto lo stesso livello in Australia, a Indian Wells e Miami, avrebbe potuto ambire al n. 1. Ma si è infortunato, e non ha dimostrato quello che avrebbe potuto fare. È davvero un peccato per lui”. Per lui, appunto.

VISTI DA FUORI - In trasferta al Parioli di Roma per seguire come coach una comitiva di juniores, Judy Murray, madre di Andy, ha tenuto un divertente blog su questa trasferta: “In questo club ci sono 17 campi in terra battuta, campi da calcetto, ristoranti, palestre. Con club come questi, è facile capire perché in Italia il tennis sia così fiorente”. Davvero, abbiamo controllato: ha detto ‘thrives’, che significa proprio ‘prosperare, fiorire, essere fiorente, crescere robusto, crescere rigogliosamente’. Ha detto proprio così.

LA STATISTICA DELLA SETTIMANA - L’età media dei giocatori che irrompono nella top 100 si aggira intorno ai 22,3 anni, nei top 50 si abbassa a 20,9.

LICENZIATE QUEL GRAFICO – Docklands, Londra, lo scorso week-end. Esibizione di tennis a fini di beneficenza, con svariati invitati eccellenti. Ad accoglierli all’entrata, un poster gigante di 6 metri con l’immagine di un tennista, uno qualsiasi, perché l’importante è che passi il messaggio che il tennis è uno sport pulito. 6 metri di un tennista qualsiasi, dunque: per esempio, Wayne Odesnik. Complimenti per la scelta!

RI-RITORNO? – Avete già letto del ritorno in esibizione di Hingis e Kournikova a Wimbledon. La svizzera ha poi dichiarato: “Non sto pensando a un ritorno. Innanzitutto devo vedere come va. Farò qualche esibizione e poi… ma per il singolare sarebbe molto dura. Può darsi qualche doppio.”.

PIAGA PER PRAGA - Problemi finanziari per il torneo WTA ceco, che chiuderà i battenti dopo l’edizione di quest’anno. Cambio di sede, invece, per l’ATP di Lione, che si sposterà a Montpellier.


QUELLO E’ PAPA’, OK: ADESSO DAMMI ALTRO LATTE!! – Nicolas Kiefer e la sua compagna Anna avranno il loro primo figlio, quest’estate: “Non c’è niente di più bello, – dichiara il tedesco - il bambino è una nuova motivazione”. E poi aggiunge in pericoloso stile-Federer: “Voglio assolutamente che mi veda giocare”... ma siamo sicuri che i bambini siano d’accordo?

RITORNO – Rammaricato per dover saltare Wimbledon, dove lo scorso anno raggiunse le semifinali, il neo-statunitense Tommy Haas dovrebbe tornare in campo ad agosto, reduce dall’operazione alla spalla, in tempo per disputare il torneo ‘di casa’: lo US Open.

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MATTEK DA LEGARE - Per la gioia dei suoi fans, Bethanie Mattek svela i retroscena del suo per niente candido abito da sposa: “Giravo per negozi con mia suocera, e ne volevo uno come quello di Jennifer Lopez ai Grammys, quello verde di Versace… qualcosa del genere, ma non così azzardato. Entriamo in un negozio, e il titolare mi chiede di provarne qualcuno. Io gli rispondo che non volevo nessun colore pastello, nè bianco, nè quasi bianco, e allora lui mi fa: “Senti, ho un abito, sul retro, è nero, ma è una linea da sera”. Lo provai: era perfetto dal primo momento, il primo abito che avevo provato e già lo comprai! Sapevo che non mi sarei vestita di bianco, ma il nero fu una decisione del momento”.

IL CARRETTO PASSAVA… - Roma, Internazionali d’Italia del 1963. Incontro tra il britannico Tony Pickard contro il neozelandese Ian Crookenden. E già ci siamo capiti sul livello del valore della partita. Ma per capire fino a che punto potesse essere scarso l’interesse per il match, bisogna ascoltare il racconto dello stesso Pickard: “Era un punto decisivo della partita. Lui servì, e la battuta finì fuori di almeno 20 centimetri. L’arbitro era lì che aspettava la chiamata del giudice di linea, ma questi era voltato dall’altra parte per comprare un gelato attraverso la recinzione!” Il suo avversario Crookenden vinse il punto e, di lì a poco, la partita. “Rimasi davvero disgustato”, conclude Pickard amaramente.

NOVAK IN GOL - A corredo dell’Open di Belgrado si è disputata una partita di calcio d’esibizione tra atleti e attori locali, finita 3-2 per i primi. Tra i partecipanti, vecchie glorie del basket come Vlade Divac o Dejan Bodiroga, e del calcio, come l’ex parmense Savo Milosevic, mentre il team degli attori era rinforzato con vecchie glorie del Partizan come – argh – Zoran Mirkovic. In campo, ovviamente, anche i tennisti Viktor Troicki, Nenad Zimonjic e Novak Djokovic, autore, tra l’altro, della rete decisiva.

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CAT_IMG Posted on 16/5/2010, 16:15     +1   -1
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MA E’ MAI POSSIBILE, O PORCO DI UN CANE… - Ernests Gulbis sulla disavventura, legata a presunte prostitute, capitatagli in Svezia lo scorso anno: “E’ stato molto divertente. Non tornerò mai più in Svezia per il resto della mia vita! Quando incontro una ragazza, non le chiedo che lavoro faccia, non mi importa se fa la parrucchiera o altro. E tutt’a un tratto mi sono ritrovato in prigione. Però, tutti dovrebbero passare una notte in prigione! Ci sono rimasto sei o sette ore e poi ho pagato la cauzione. Il giorno dopo avevo un torneo, altrimenti ci sarei rimasto più a lungo!

GUERRA DI NERVI - Aravane Rezai sulle subdole tattiche di Jelena Jankovic in quel di Madrid: “Lei ha provato ad intimidirmi, ma io ho pensato a fare il mio lavoro. Può dire quello che vuole, sono io che ho vinto. Era nervosa, e non è molto simpatica fuori del campo. Ma la rispetto come giocatrice.”

A LEZIONE DAL PROFESSOR ROGER - Roger Federer sul suo controverso rapporto con la terra battuta: “Perché la terra battuta non è facile per me come le altre superfici? Perché sulle altre posso giocare senza pensare. Tutto accade naturalmente: posso passare dalla difesa all’attacco come e quando voglio. Sulla terra non hai bisogno del serve and volley o del servizio. Ti servono solo gambe e un diritto e un rovescio incredibili, e correre dietro ogni palla. Non voglio togliere nessun merito a Rafa: ha dimostrato di essere vincente anche sulle altre superfici. Ma sulla terra puoi essere competitivo anche con un gioco molto incompleto. Non è stato facile, per me. Ho dovuto imparare a controllare la mia aggressività. Io amo chiudere i punti velocemente, con un paio di colpi. Sulla terra, puoi farlo il 50% delle volte, ma se prendi troppi rischi, il restante 50% lo regali. Ho imparato a giocare dietro alla linea di fondo e ad usare gli angoli. E’ stata una lezione di geometria. Sulla terra puoi giocare bene e perdere. Ciò che devi fare è giocare intelligentemente.”

PROBLEMA (IR)RISOLTO? - Ancora Roger: “Non mi importa cosa dica la gente, non ho mai pensato che il mio problema fosse la terra. Il mio problema era Rafa. Quel ragazzo è incredibile, ed è una sfortuna anche per tutta una generazione di ottimi terraioli.”

GUERRA CIVILE - Dopo le sanguinose dichiarazioni della madre della Jankovic ai danni di Ana Ivanovic, rea di avere saltato la Fed Cup, a Madrid è stato il turno di Jelena, che dopo essersi vendicata sul campo, ha festeggiato, rivolta al suo staff, scimmiottando, con evidente mucho gusto, il gesto di esultanza di Ana…

SOLIDARIETA’ - La cinese Na Li ha donato tutto il premio guadagnato nel torneo di Madrid ad una fondazione in favore dei terremotati di Yushu, in Cina, colpiti lo scorso aprile. La catastrofe fece più di 2000 vittime e oltre 12.000 feriti.

DI MALE IN BELGIO - Con Kim Clijsters ufficialmente fuori e Justine Henin reduce dall’infortunio al mignolo e dalla pesante sconfitta al primo turno di Madrid, le speranze belghe al Roland Garros subiscono un ulteriore colpo con l’operazione al gomito a cui si è sottoposta Yanina Wickmayer, per rimuovere una sporgenza d’osso. L’intervento, comunque, era programmato e non le impedirà di essere ai nastri di partenza di Parigi.

COSI’ PARLO’ SHARAPOVA - È stato chiesto a Maria Sharapova se per lei fosse un grosso problema cambiare i programmi dei suoi viaggi, dopo la sconfitta al primo turno di Madrid. Questa la filosofica risposta: “Siamo pagati così bene per motivi come questo. Non veniamo pagati perché tutto ci sia servito su un piatto d’argento ogni giorno. Non ci svegliamo la mattina con qualcuno che ci spazzola via la terra dalle scarpe. Ci alleniamo e lavoriamo ore, per migliorare, e non decidiamo noi cosa diventare. E’ la vita che lo fa succedere. Questo, per esempio, per me è un periodo difficile, ma mi varrà come lezione. La cosa importante è avere una famiglia forte quando torni a casa. Perché, realisticamente, una partita di tennis è solo una partita. Noi non facciamo altro che colpire una pallina gialla con una racchetta, ed è buffo se ci pensi. Ma è la mia vita, e in questo momento mi piace e me la godo”.

WILLIAMS VS WILLIAMS - Una ambiziosa Venus sui cambiamenti nel ranking: “Essere le n. 1 e 2 è ciò che sognavamo da bambine. Faccio i complimenti a Serena, ma il mio obiettivo è quello di arrivare io stessa al n. 1”.

MAMMA MIRKA - La teoria più strana sulla preoccupante sconfitta di Federer all’Estoril? Che l’abbia fatto per tenersi libero domenica 9, giorno della Festa della Mamma: era la prima volta che festeggiava anche la sua Mirka. Teoria così strana che ci crediamo.

PICCOLO SLAM - Ion Tiriac, ‘mente’ del torneo di Madrid: “Per me gli Slam dovrebbero avere non più di 32 partecipanti. In Formula 1 ci sono 18 macchine e 18 piloti, non 128”. A parte che sono 20, ma non è che si corra sul Grande Raccordo Anulare, sòr Tiriac…

PILLOLE DI ROGER - Alcuni flash da un’intervista di Federer. Sulla paternità: “Non sono male come padre. Ero un po’ nervoso, all’inizio, era come prendere la patente. Prima di prenderla, pensavo sempre che non sarei stato un buon guidatore. Adesso mi piace guidare, e mi piace essere genitore. Mi preoccupavo troppo. Ho scoperto che puoi amare i bambini come nessun’altra cosa al mondo. All’inizio ti senti strano: improvvisamente, dài un nome a due bambine e sai che dovrai amarle per sempre. Ma all’inizio non le conosci nemmeno! Così, ti sembra strano, per la prima settimana. Poi, capisci che è la cosa più bella del mondo.” Sulla fede nuziale: “Com’è il mio anello di matrimonio? Non ce l’ho! Lo metterò quando mi sarò ritirato Mirka, ha capito. Quello che importava è che lei avesse uno splendido anello!”. Sul famigerato pianto agli AO ’09: “Alla fine, è bello poter condividere le emozioni con tanta gente. Magari in quel momento avrei preferito nascondermi sotto un asciugamano, ma… durante la premiazione non ce ne sono!”.

CHI C’E’, C’E’ - E per certi versi spiazzante è la risposta che ha dato lo svizzero quando gli è stato chiesto se, nell’eventualità in cui dovesse vincere un secondo Roland Garros, ma questa volta battendo Nadal, la cosa avrebbe per lui un sapore diverso. “Certo!”, ha risposto, ma non nel senso che si potrebbe pensare. “Nessuno Slam avrà mai lo stesso sapore del mio primo Roland Garros. Era quello a cui miravo, quello per cui mi preparavo quasi segretamente, allenandomi sin da febbraio. Poi, mi aspettavo Rafa, sì, ma non puoi decidere tu chi ci sia dall’altra parte della rete.

ADESSO SOTTO CON LE MCLAREN - Con la doppia vittoria sulle Williams a Roma, Jelena Jankovic entra nel ristretto novero di quelle tenniste che sono riuscite a battere entrambe le sorellone nello stesso torneo: le fanno compagnia Sanchez, Graf, Hingis, Clijsters (due volte), Davenport ed Henin.

PUBBLICITA’ PER NOI, NON ANDATE VIA! - Alla faccia del pathos della finale. Come pensate che si concentrassero i protagonisti della finale degli ultimi Internazionali d’Italia, Rafael Nadal e David Ferrer? Ci risponde il maiorchino: “È vero, durante una delle pause della finale io mi sono ricordato che c’era la partita del Real Madrid e ho chiesto di accendere la Tv. Abbiamo visto l’ultimo quarto d’ora del primo tempo, poi siamo dovuti ritornare in campo”.

DONNA IN CARRIERA - Brooklyn Decker, moglie di Andy Roddick, si sposa con un altro uomo: alle Hawaii, con l’attore Adam Sandler, ovviamente per finzione, in un film di prossima uscita con Jennifer Aniston e Nicole Kidman: Just Go With It.
 
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788 replies since 21/10/2009, 19:29   3922 views
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