Andy Roddick Italian Fans Forum - Tennis passion

ATP IN TRATTATIVA CON IL FONDO SOVRANO SAUDITA PER INVERTIMENTI CONGIUNTI

« Older   Newer »
  Share  
CAT_IMG Posted on 25/6/2023, 13:12     +1   -1
Avatar

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
55,195
Reputation:
+10
Location:
Bari Palese

Status:


L’Association of Tennis Professionals, meglio conosciuta come ATP, è in trattativa con il Fondo Patrimoniale dell’Arabia Saudita – in acronimo PIF: Public Investment Fund – per dare vita ad una serie di possibili investimenti congiunti anche nel panorama del tennis maschile dopo che il capitale del Regno saudita, finanziato dai petroldollari, continua a rimodellare l’intero apparato legato al business professionistico dello sport mondiale.

Il Chairman ATP Andrea Gaudenzi, in occasione della propria rielezione a Presidente per altri tre anni in cui ha concesso un’intervista al Financial Times, ha infatti dichiarato di aver avuto colloqui positivi con il fondo di investimento pubblico saudita, nell’ottica di sostenere un programma di progetti ed iniziative nel Tour maschile tra cui infrastrutture, sviluppo dell’ausilio tecnologico ma anche la nascita di eventi da introdurre nel calendario per ampliare ulteriormente la visibilità del circuito ATP mediante l’approdo a nuovi mercati.

Come detto, il tennis non è il primo microcosmo sportivo a subire le attenzioni miliardarie dell’Arabia Saudita – peraltro non si tratta neppure del primissimo contatto con lo sport della racchetta, considerando l’esibizione dicembrina della Diriyah Tennis Cup, il fenomeno dello sportwashing che preoccupa e non poco Amnesty International e la sempre più probabile nuova sede delle Next Gen ATP Finals che dovrebbe corrispondere alla capitale saudita Jeddah -. Poche settimane fa, difatti, il PGA Tour degli Stati Uniti (l’organizzazione che si occupa dei principali appuntamenti del Tour mondiale di golf sul suolo statunitense) ha posto fine alla sua resistenza raggiungendo un accordo con il PIF, al termine di uno scontro accesso che aveva addirittura portato il Paese del Medio Oriente a creare un Tour “separatista” e rivale: il LIV.

Oltre al golf, anche il calcio e la Formula Uno stanno cedendo al fascino economico del Regno saudita: basti pensare a grandi calciatori del calibro di Cristiano Ronaldo, del pallone d’oro in carica Karim Benzema o del campione del mondo N’Golo Kanté che hanno deciso di lasciare l’Europa e trasferirsi in Medio Oriente per l’ultima parte delle loro carriere; convinti da contratti faraonici. Inoltre, il PIF ha rilevato già da due anni il club di Premier League del Newcastle, mentre iniziano a circolare indiscrezioni in merito ad un’offerta da 16 miliardi di sterline che il fondo sovrano parrebbe intenzionato a mettere sul tavolo per acquisire i diritti del massimo campionato automobilistico di vetture monoposto.

Proiettandosi a quali potrebbero essere gli scenari futuri del tennis maschile con l’ingresso di questi nuovi potenziali investitori, l’ex tennista azzurro ci ha tenuto a rimarcare un punto cruciale: “Chiunque investa nel tennis deve assolutamente rispettare la storia di questo sport e di conseguenza il prodotto che offre agli appassionati. Perché le regole del gioco sono ciò che di più sacro abbiamo, perciò vanno preservate“.

Gaudenzi attraverso le sue parole ha espresso chiaramente lo stato di delicato equilibrio nel quale le varie associazioni sportive debbano muoversi nel tentativo di ricercare nuovi investitori esterni per promuovere una crescita dei ricavi e dei proventi che giungono dai Media ed in generale dall’offerta di intrattenimento, nell’ottica di fronteggiare i diversi competitor rappresentanti dalle innumerevoli piattaforme streaming presenti oggi sul mercato dello show business, senza tuttavia snaturare la vera essenza della disciplina in questione ed evitando di degenerare arrivando a contesti limite come accaduto nel golf.

Staremo a vedere quello che accadrà da qui ai prossimi mesi.
 
Top
CAT_IMG Posted on 13/3/2024, 18:29     +1   -1
Avatar

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
55,195
Reputation:
+10
Location:
Bari Palese

Status:


Era nell’aria da tempo, e sembra che sia arrivato. Stiamo parlando dell’affondo tentato dal Public Investment Fund (PIF) dell’Arabia Saudita per avere una partecipazione più attiva nel mondo del tennis. Secondo quanto riportato in esclusiva da Simon Briggs di The Telegraph, il PIF (che vanta una liquidità di quasi 800 miliardi di dollari) avrebbe fatto un’offerta di due miliardi di euro per l’acquisto dei due tour che verrebbero combinati in un’unica entità.

L’offerta sarebbe stata presentata da Andrea Gaudenzi, Presidente dell’ATP, ai rappresentanti dei tornei in occasione di una riunione avvenuta qualche giorno fa a Indian Wells, dove è in corso il BNP Paribas Open. Alla comunicazione sembra non fossero presenti i rappresentanti dei tornei dello Slam che non sarebbero inclusi nella transazione.

Sempre secondo il Telegraph le grandi linee dell’accordo sarebbero state discusse durante un incontro avuto da Gaudenzi a Riyadh durante il mese di gennaio, cosa che spiegherebbe la sua assenza ai consueti meeting tenuti durante l’Australian Open. Questa sarebbe la risposta preparata dall’ex-tennista faentino all’idea del Premier Tour ventilata dai tornei dello Slam (e in particolar modo da Craig Tiley di Tennis Australia) all’idea di un Masters 1000 in Arabia collocato a gennaio che devasterebbe il campo di partecipazione di tutti i tornei dell’estate australiana. Il Premier Tour creerebbe un super-circuito composto dai quattro Slam e dai tornei Masters 1000, lasciando ATP e WTA a gestire gli eventi di minore caratura e il ranking mondiale.

L’offerta del PIF sarebbe sul tavolo per i prossimi 90 giorni, e durante questo periodo si dovrebbero definire tutti i dettagli che come sempre in accordi di questo tipo nascondono le insidie più pericolose. Lo scenario futuro prospettato vedrebbe i due tour riunificati per la prima volta in oltre 50 anni, con l’eliminazione di un buon numero di posti di lavoro, specialmente quelli di maggiore responsabilità e remunerazione all’interno delle due organizzazioni.

Al momento la WTA vale meno della metà dell’ATP dal punto di vista del fatturato annuale, quindi è verosimile pensare che sarà chi proviene dall’associazione maschile a fare la parte del leone nel nuovo organigramma, ma una soluzione di questo tipo sarebbe sicuramente invisa alla WTA e proietterebbe un’immagine “maschilista” che probabilmente si vuole evitare in questo periodo storico, soprattutto se associato a un Paese come l’Arabia Saudita che già ha i suoi problemi da questo punto di vista.

In questa situazione, i Masters 1000 si troverebbero a essere l’ago della bilancia: la loro decisione se sposare il piano di Gaudenzi e del PIF oppure tentare di mettere insieme un Premier Tour in collaborazione con gli Slam probabilmente segnerà profondamente la maniera nella quale il tennis sarà configurato nel prossimo futuro a livello di governance del business.

Il PIF ha recentemente firmato un contratto di sponsorizzazione con l’ATP che vede il fondo saudita diventare “Platinum Partner” dell’associazione maschile con il suo logo associato al ranking. Il nome del Public Investment Fund sarà anche presente a bordo campo in molti tornei del circuito (come accade anche al BNP Paribas Open in corso di svolgimento a Indian Wells) e l’accordo includerebbe l’organizzazione di un Masters 1000 maschile a gennaio e delle WTA Finals a inizio novembre. Questi due eventi in Arabia Saudita racchiuderebbero la stagione che in un certo senso inizierebbe e finirebbe nel Paese mediorientale.

Il Telegraph riporta come il Queen’s Club, che ospita annualmente uno dei due ATP 500 sull’erba in preparazione a Wimbledon, abbia rifiutato la sponsorizzazione a bordocampo del PIF durante il proprio evento dopo una consultazione con l’All England Club, che allo stato attuale delle cose rimarrebbe escluso dall’offerta saudita e quindi ha un atteggiamento abbastanza tiepido nei confronti delle offerte del fondo.

Viene dato per scontato che gli Slam, formalmente entità indipendenti ma comunque legati dalla partecipazione nel Grand Slam Board, siano a favore del progetto del Premier Tour in supporto a Craig Tiley di Tennis Australia. È tuttavia bene ricordare come nel 2022, in occasione della decisione unilaterale di Wimbledon di escludere gli atleti russi e bielorussi dai Championships a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, l’All England Club venne lasciato solo da tutti gli altri Slam, dovette incassare la cancellazione di tutti i punti ATP e WTA per il terzo Slam stagionale e fu poi costretto a tornare a più miti consigli dodici mesi dopo nonostante la situazione in Ucraina fosse rimasta sostanzialmente invariata.

Nella sua chiosa finale, Briggs ipotizza che il progetto del Premier Tour sia più appetibile nel lungo periodo, in quanto combini tutti gli elementi storici del gioco a livello di élite. Ma i miliardi sauditi già pronti sul tavolo potrebbero costituire un’offerta troppo ghiotta nell’immediato per essere rifiutata.

Per il momento l’ATP ha posticipato le riunioni degli organi esecutivi dal Miami Open a fine marzo al Mutua Madrid Open di inizio maggio, dove è probabile che verrà presa una decisione in un senso o nell’altro in relazione all’offerta del PIF. Qualunque cosa succeda, una cosa è certa: i prossimi mesi potrebbero essere cruciali per definire la struttura del tennis professionistico negli anni a venire.
 
Top
1 replies since 25/6/2023, 13:12   5 views
  Share