Andy Roddick Italian Fans Forum - Tennis passion

Posts written by Giaguaro

CAT_IMG Posted: 5/5/2024, 23:01     Lorenzo Musetti - ATP PLAYERS BOX
Nonostante la sconfitta in finale, Lorenzo Musetti prova a guardare il bicchiere mezzo pieno nella sua ultima conferenza stampa al Sardegna Open. “L’obiettivo della settimana – dice – era ripartire e credo che questa ripartenza ci sia stata”. La prestazione contro Navone nell’atto conclusivo del torneo non è stata indimenticabile ma piuttosto da dimenticare, specie nel secondo parziale in cui il carrarino è uscito mentalmente dalla partita dimostrando di dover ancora migliorare molto sotto l’aspetto emotivo e nervoso, come ha evidenziato anche il coach Tartarini ai microfoni di Ubitennis a fine match. Lorenzo però prova a nutrirsi di fiducia in vista dei prossimi impegni: “Si riparte comunque da una finale, da tre partite vinte contro tre ottimi giocatori e una sconfitta che sicuramente serve. È stata una settimana più che positiva. Non si è chiusa con la ciliegina sulla torta che speravo, ma va messo da parte con consapevolezza per le prossime settimane in cui ci saranno i tornei chiave di questa stagione sulla terra”.

Quanto al match, questa è stata l’analisi di coach Tartarini: “Ha iniziato il primo molto teso e non ha giocato il suo miglior tennis, per merito anche dell’avversario. Ha dovuto rincorrere e ha cercato di tirare su la partita ma non ci è riuscito. Nel secondo non mi è piaciuto niente perché ha mollato da un punto di vista nervoso e non è rimasto in partita. Navone è un giocatore molto solido e lo sapevamo. Lorenzo ha perso l’atteggiamento, la cosa più importante, non è voluto rimanere lì a soffrire”. Secondo l’allenatore del numero 29 del mondo, più che l’uso a tratti esagerato della palla corta e del back, sono stati i gratuiti di dritto a condannare il suo giocatore: “Secondo me le variazioni ci stavano, ovviamente nel contesto giusto, come quando ha recuperato il break. Il problema del primo set sono stati i gratuiti. Era troppo nervoso, troppi errori in risposta. Insomma, troppi regali con un giocatore che non concede”.

Sulla stessa linea di pensiero anche Musetti che ha spiegato così le sue difficoltà: “Sapevo che era una partita difficile. Mariano ha giocato un ottimo tennis, è riuscito a essere veramente poco falloso, con una solidità importante. Ha meritato la vittoria. Sono stato molto meno incisivo col dritto rispetto alle altre partite. Non ho avuto buone sensazioni con quel colpo. Le variazioni in back funzionavano sicuramente, anche se oggi facevo molta fatica a trovare la palla. Ero spesso lontano con il dritto e ho regalato troppo. Con un avversario del genere ho commesso sicuramente troppi errori gratuiti che non mi hanno permesso di trovare quella fiducia che mi avrebbe fatto essere più intraprendente”.

Tartarini ha poi evidenziato la bravura di Navone non solo sul dritto ma anche sul rovescio: colpo che sicuramente risalta di meno nel gioco dell’argentino, spesso incentrato sulla diagonale destra, ma che oggi è risultato decisivo. “Lorenzo è partito molto bene col rovescio sul suo rovescio però più giocava diagonale, più l’altro stringeva. Quindi l’alternativa era giocare qualche taglio per portarlo un po’ a cambiare gioco. Ci è riuscito parzialmente, perché purtroppo ha fatto troppi regali nello scambio. Invece quando riusciva a variare aveva un buon vantaggio. Navone sbaglia pochissimo e tra l’altro ha un rovescio buonissimo. È un giocatore molto solido e ordinato e con lui bisogna avere pazienza”.

A Roma Musetti dovrà dimostrare di aver ritrovato effettivamente buone sensazioni nella settimana a Cagliari e di aver fatto tesoro della partita odierna. “Mi sento bene fisicamente, pronto per gli Internazionali” – dice Lorenzo. Così invece Tartarini: “Aspettiamo il tabellone e poi cercheremo di giocare partita dopo partita anche perché i tornei ormai sono tutti difficili, per noi e per gli. Ogni match è duro. Gli avversari sono tutti buoni”.
CAT_IMG Posted: 5/5/2024, 23:00     Jannik Sinner - ATP PLAYERS BOX
Sabato pomeriggio è arrivato il forfait di Jannik Sinner agli Internazionali d’Italia, Una grossa delusione per tutti, in primis per l’azzurro numero 2 del mondo. Domenica pomeriggio si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei media dopo l’introduzione del presidente della FITP Angelo Binaghi.

“Per noi e anche per Jannik, credo, è un momento di difficoltà” spiega il presidente del FITP Angelo Binaghi. “La telefonata di Jannik di ieri è stata una coltellata, ormai pensavo che il pericolo fosse scampato”. Aggiunge che “dopo 47 anni, sarebbe stata la prima volta che un giocatore italiano sarebbe stato il vero favorito del torneo, ciononostante, credo che la scelta sia stata giusta”.

D. Quando è emerso il problema, prima o durante il torneo di Madrid?
Jannik Sinner: “Prima del torneo stavo meglio… A Madrid lo sentivo di più alcuni giorni, altri andava meglio. Con Kotov ho sentito abbastanza dolore, prima della partita con Khachanov andava di nuovo meglio, ma sapevo che qualcosa non andava. Dopo il match con Karen abbiamo fatto una risonanza e visto che qualcosa non è a posto al 100%. Così abbiamo deciso per il ritiro. Tornati a Monaco abbiamo fatto altri esami che hanno portato a questa decisione non facile, perché Roma è forse il torneo più speciale di tutto l’anno. Bisogna accettarlo anche se fa male, non solo a me, anche ai tifosi. Succede, ho ventidue anni, speriamo di giocare qua altri dieci anni… o anche quindici [raccogliendo il suggerimento di Binaghi].”

D. Dici sempre che hai imparato ad ascoltare il corpo: cosa ti diceva a Monte Carlo e a Madrid e cosa adesso? Cerchi sempre di vedere il lato positivo: quale può essere oggi il bicchiere mezzo pieno?
“Il bicchiere è abbastanza pieno vista la stagione che stiamo facendo. Ci saranno sempre dei momenti di difficoltà. Certi infortuni si possono prevenire, alcuni no. Finora abbiamo fatto un grande lavoro. L’anno scorso ho giocato una stagione intera senza infortuni, quest’anno uguale finora. A Monte Carlo il corpo ero un po’ stanco dopo Indian Wells e Miami, quindi l’anno prossimo sarà questione di gestire ancora meglio la situazione, se giocare o meno Monte Carlo. Non puoi essere perfetto soprattutto alla mia età. Io poi vorrei giocare tutti i tornei ed ero il primo a dire proviamo comunque a giocare anche qua, ma se sono più persone contro uno è difficile, no? Ma non la vedo come una sconfitta. Ci sono cose che possiamo fare meglio.”

D. Cosa ti ha insegnato questa vicenda? Pensi di aver fatto qualche errore?
“Non lo so. Mi rendo conto dall’importanza del riposo. Già dall’anno scorso, se ho la possibilità di non toccare la racchetta per un paio di giorni, non la tocco. È importante anche per la parte mentale capire il momento giusto di giocare e non giocare. Dopo Monte Carlo non ho toccato la racchetta per cinque giorni, per esempio, e mi sono sentito bene arrivato a Madrid: lì la situazione è peggiorata, ma sono abbastanza tranquillo:”

D: Come si svilupperanno le prossime settimane, farai delle cure? Quando riprenderai la racchetta e volerai a Parigi?
“Adesso ci sarà un periodo senza giocare. Dalla prossima settimana decideremo come lavorare. La preparazione per Parigi non sarà ottimale, siamo stretti con i tempi. Ma io e il mio team daremo il massimo per arrivare lì con la più alta percentuale possibile di competere. Arrivare a Parigi senza partite qui non è semplice, perché credo che Roma sia un torneo importante per arrivarci. Sono domande a cui nessuno sa rispondere per adesso”.

D. A livello di sensazioni, quanto ti senti sicuro di andare a Parigi? E come avete pensato di sviluppare il lavoro in vista dell’erba?
“Non ho mai avuto tanti problemi fisici nel cambio da terra a erba. Quanto mi sento in grado è difficile dire perché stiamo lavorando davvero a bassa intensità per il momento. Ci saranno più risposte tra sette-dieci giorni. Giocherò Parigi se sarò in grado al 100%. Se c’è mezzo dubbio, dobbiamo vedere.”

D. Parigi è a rischio? Qual è la tua priorità stagionale, dove daresti il tutto per tutto?
“Onestamente era qua [Binaghi cerca di lanciare un applauso]. Speriamo di avere la possibilità di giocare a Torino. Tutte le partite che posso giocare in Italia sono speciali. Mettendo via questo torneo, importante anche per i punti – sono in una buona posizione di fare una bella cosa, ma è secondario – l’obiettivo è andare a Torino.”

D. Cos’hai esattamente, c’è una diagnosi?
“Non voglio entrare nei dettagli. Pensavano non fosse di nulla grave, ma la risonanza ha mostrato che qualcosa non va al 100%. Non voglio dire cos’è esattamente, ma abbiamo tutto sotto controllo. Di certo, se non dovessi essere guarito al 100% mi fermerei per un altro po’. Perché non ho voglia di buttare via tre anni di carriera in futuro. Anche se fa male, diciamo che curare il corpo è più importante di tutto il resto.”

D. Com’è stato rinunciare a Roma?
“È molto dura dover rinunciare al torneo di Roma, difficile da digerire, è il torneo più speciale nel calendario, ma devo prendermi cura del mio corpo. Sono contento che ci sono così tanti italiani nel tabellone e sicuramente avranno un grande supporto, io li tiferò davanti alla tv augurandomi il meglio. Cercherò di tornare al 100% il prima possibile senza però forzare troppo, mi prenderò il mio tempo come detto. Farò in modo di ritornare al massimo per Parigi e Wimbledon”.

D. Hai parlato della tua voglia di giocare. Ti chiedo se col senno di poi hai scoperto di aver fatto qualcosa che non rifaresti per non ritrovarti qui oggi in queste condizioni?
“Non sempre se uno si fa male c’è stato un errore. Abbiamo fatto le cose giuste, ci siamo presi delle giornate di riposo che mi servivano dopo Monte Carlo e mi sono sentito fresco per Madrid. Ci siamo allenati e fatto tutto in maniera giusta.”

Infine, un messaggio da parte di Jannik, che al termine della conferenza stampa ha ricevuto il Premio Atleta dell’Anno da parte dell’Associazione della Stampa Estera.
CAT_IMG Posted: 5/5/2024, 22:59     Andrey Rublev - ATP PLAYERS BOX
[7] A. Rublev b. F. Auger-Aliassime 4-6 7-5 7-5

L’inaspettato è sempre più bello del previsto. Una frase sincera e genuina, ma che forse potrebbe anche andare un po’ stretta ad Andrey Rublev, che da domani sarà n.6 al mondo. Innegabile però che nessuno, lui per primo, si sarebbe aspettato di vivere in trionfo questo 5 maggio, alzando al cielo il trofeo del Mutua Madrid Open dopo aver battuto in una finale a dir poco sorprendente Felix Auger-Aliassime. Si tratta del secondo 1000 in carriera per il russo dopo Montecarlo 2023, un’affermazione che lo rende il quinto giocatore in attività capace di vincere due diversi tornei di questa categoria su terra, l’unico dal 2020 in avanti. Statistica che ben ritrae la versatilità e la qualità di un giocatore spesso sottovalutato e sottotraccia, ma sempre presente nei fine settimana e in fondo nei grandi appuntamenti. Ottiene dunque il sedicesimo titolo della carriera, secondo del 2024 dopo mesi di tante ombre e poche luci. E con i tempi che corrono nel circuito forse quella tanto agognata prima semifinale Slam ora potrebbe iniziare a sembrare più vicina.

Primo set: Rublev si sveglia tardi, Auger una furia in risposta. Il primo set è suo
Inizio shock per Rublev, con due doppi falli e un non forzato in un pessimo primo game, che gli costa l’immediato break a 0. Da notare però la pressione che subito cerca di imporre Auger-Aliassime, che fa anche qualche passo in avanti in risposta così da condurre lo scambio e impedire di trovare ritmo all’avversario. L’avvio del canadese è impressionante, riesce ribattendo con decisione e ricorrendo anche a interessanti cambi lungolinea a strappare il tempo al russo, incapace di entrare in partita. Arriva così anche il doppio break nel quinto game, ancora con qualche errore eccessivo da parte di Andrey, per niente concentrato, forse piegato dalla tensione di essere il favorito.

Una situazione del genere si mostra però ben presto troppo brutta per essere vera, con il russo che ritrova i colpi da fondo, riuscendo a sfondare e recuperando uno dei due game di ritardo spingendo fuori dal campo con pesantezza e profondità il canadese, che se concede un attimo in più per andare all in a Rublev potrebbe pagare un conto salatissimo. Ma, per sua fortuna, mette con il servizio una pezza alla situazione, sfruttandolo per annullare una delicatissima palla break al seguito di cui passa ad incassare, andando anche a prendersi il punto a rete, un primo parziale in cui ha saputo gestire meglio le occasioni e aggredire sin da subito, facendo la differenza in risposta e tenendo botta soprattutto da destra a un Rublev a tratti comunque rivedibile.

Secondo set: questione di dettagli, Rublev ci crede di più. Anche oggi si va al terzo
Nel secondo parziale c’è un Rublev molto più aggressivo, che sembra finalmente trovare la chiave e fa un passo avanti in risposta, mandando spesso fuori ritmo il canadese. E così, potendo comandare lo scambio e spingere con gli appoggi fissi da fondo, e di dritto e di rovescio, riesce a trovare una preziosa palla break. Felix tiene però alta la concentrazione, e ancora piazzando benissimo e con serenità la battuta tiene in equilibrio il set. Che andando avanti segue il ritmo dei servizi, oltre a far notare un russo assolutamente in fiducia, sereno e solido anche dal lato sinistro, per quanto non riesca a trovare una quadra per mettere con continuità in difficoltà la battuta di Auger. Ci pensa bene il canadese allora a dargli una mano, giocando il peggiore game della propria partita nel dodicesimo del secondo set, con una serie di errori (alcuni spinti anche dall’aggressività dall’altra parte della rete) che permettono a Rublev, 7-1 quest’anno nei set decisivi, di portarla al terzo.

Terzo set: il fisico premia Rublev, ma Auger lotta fino alla fine. Madrid è del russo
Ancora una volta è Rublev a tentare di fare la partita, partendo propositivo in risposta e molto solido nello scambio, arrivando a costruirsi quattro palle break in due game. Bravo però a reagire Auger, positivo e rigido al servizio, che continua a dimostrarsi la sua arma in più per tenere viva la partita e non permettere di prendere ulteriore fiducia al russo, che appare invece molto più in palla nello scambio. La sensazione infatti è che il canadese debba provare qualche variazione sul lungolinea o anche palle corte e senza peso così da muovere la tds n.7 e impedirgli di battezzare il campo a suo piacimento. Non a caso più si avvicina alla linea del traguardo più ad essere in affanno sembra il canadese, che perde campo con maggior facilità concedendo chance a Rublev, incapace però di capitalizzare.

Tanta solidità mentale da parte di Felix nei momenti chiave, di questo gli va dato atto. Ma alla lunga la condizione fisica, e probabilmente il poco ritmo acquisito avendo giocato solo 20 minuti da oggi a martedì, fan sentire il fiato sul collo al n.35 ATP. E con due rovesci lungolinea a risolvere degli scambi serratissimi, al termine dei quali il canadese arriva in apnea, Andrey cambia definitivamente il vento dell’incontro per arrivare a match point, dove un doppio fallo derivante dalla stanchezza, dalla tensione, chiude nel peggiore dei modi una finale intensa, per quanto non bellissima. E ancora una volta il brutto anatrooccolo si veste da cigno.

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L’uomo del momento, il campione del Mutua Madrid Open Andrey Rublev, ha probabilmente compiuto una delle più incredibili imprese del tennis recente. Il suo secondo 1000, vinto contro Felix Auger-Aliassime, lo ha giocato in condizioni fisiche pessime, e con bisogno di siringhe per sopportare il dolore. Un vero leone, come ha confermato anche in una conferenza stampa in cui è apparso davvero sofferente, quasi bisognoso di andare a riposarsi. E, tra un sorriso e l’altro dopo una vittoria da celebrare, ha spiegato la sua attuale situazione.

D: “Dopo la tua prima vittoria, hai detto di star bene qui. Come lo spieghi ora?“
Rublev: “Immagino che fossi dell’umore giusto. Sono veramente felice di aver potuto disputare bene tutte le partite, e penso di aver mostrato un ottimo livello di tennis fin dalla prima. Alla fine sono riuscito a vincere un titolo. E ora sembra che tutte le due settimane precedenti, quei tornei, non si siano mai svolti. Ora credo che la cosa più importante sia cercare di recuperare ed essere pronti al 100% per Roma“.

D: “Quindi eri malato?“
Rublev: “Sono malato tuttora, e credo che domani andrò all’ospedale per un controllo completo. Non so esattamente cosa stia succedendo, perché sto male già da otto, nove giorni e questo non è normale. Non ci sono miglioramenti, il che è strano, perché normalmente sto male due, tre giorni al massimo. Forse ancora febbre ma niente di speciale. Questa volta è la prima volta che mi sento così male in vita mia“.

D: “Ma è febbre o un virus? E hai comunque vinto il torneo…“
Rublev: “Domani scopriremo di cosa si tratta esattamente, forse è angina. Un virus per cui la gola è completamente bloccata. E quindi sono nove giorni che non riesco a deglutire, né a mangiare e ho un mal di testa incredibile a causa di ciò. Il torneo l’ho vinto perché mi sono fatto delle iniezioni, che uccidono il dolore. Quindi due, tre ore senza dolore. Dentro di me sono pieno di medicazioni (ride)“.

D: “Hai menzionato i medici e le diverse difficoltà che hai affrontato. Sei in grado di spiegare tutte le diverse cose che sono successe? In una delle tue interviste televisive hai menzionato l’anestesia o qualcosa del genere?“
Rublev: “Sì, mi stavano facendo una specie di anestesia alle dita dei piedi, perché in qualche modo si infiammano e iniziano a diventare due volte più grandi e tutta la pressione inizia ad essere sull’osso, e quando hai pressione sull’osso non puoi nemmeno mettere i piedi dentro la scarpa. La sensazione è simile a quando è rotto. Ecco perché mi hanno fatto l’anestesia, per non sentirlo. E almeno ho potuto giocare senza pensare“.

Pellegrino Dell’Anno (Ubitennis): “Sabalenka ha detto di essere entusiasta al venire in Italia per la pizza, la pasta, il gelato. Anche tu sei entusiasta per questo? E quali sono le tue sensazioni per Roma?“
Rublev: “Sono molto entusiasta. Sono riuscito a vincere qui, ora ho cinque giorni prima del mio prossimo match a Roma, sono anche entusiasta di poter trascorrere due giorni in maniera più tranquilla, di poter rilassarmi senza allenarmi, e avere poi un altro paio di giorni per essere pronto. Quindi mi sento entusiasta e ho sensazioni positive“.

D: “Hai lottato nel primo set anche se lo hai perso. È stata quella la chiave che ti ha fatto recuperare, o l’essere avanti 4-1 nei precedenti è stata un’influenza…“
Rublev: “Sul 4-1 ho iniziato a sentirmi un po’ meglio e ho potuto iniziare a spingermi oltre. In un certo senso mi sono rilassato un po’ e mi sono sentito meglio dal punto di vista sanitario. È allora che ho cominciato a giocare meglio e ho potuto continuare così nel secondo set“.
CAT_IMG Posted: 5/5/2024, 22:57     ATP: CLASSIFICA MONDIALE - CLASSIFICHE ATP/WTA
Aggiornamento classifica

1 DJOKOVIC NOVAK SRB 9990
2 SINNER JANNIK ITA 8860
3 ALCARAZ CARLOS ESP 7345
4 MEDVEDEV DANIIL RUS 7195
5 ZVEREV ALEXANDER GER 5435
6 RUBLEV ANDREY RUS 4740
7 RUUD CASPER NOR 4535
8 TSITSIPAS STEFANOS GRE 3860
9 HURKACZ HUBERT POL 3730
10 DIMITROV GRIGOR BUL 3605
11 DE MINAUR ALEX AUS 3435
12 RUNE HOLGER DEN 3250
13 FRITZ TAYLOR USA 2870
14 SHELTON BEN USA 2460
15 HUMBERT UGO FRA 2410
16 PAUL TOMMY USA 2300
17 BUBLIK ALEXANDER KAZ 2055
18 KHACHANOV KAREN RUS 2000
19 BAEZ SEBASTIAN ARG 1960
20 AUGER-ALIASSIME FELIX CAN 1880
21 MANNARINO ADRIAN FRA 1875
22 CERUNDOLO FRANCISCO ARG 1870
23 LEHECKA JIRI CZE 1695
24 JARRY NICOLAS CHI 1675
25 TIAFOE FRANCES USA 1650
26 GRIEKSPOOR TALLON NED 1595
27 KORDA SEBASTIAN USA 1525
28 ETCHEVERRY TOMAS MARTIN ARG 1460
29 MUSETTI LORENZO ITA 1405
30 NORRIE CAMERON GBR 1350
31 NAVONE MARIANO ARG 1329
32 TABILO ALEJANDRO CHI 1320
33 DAVIDOVICH FOKINA ALEJANDRO ESP 1315
34 FILS ARTHUR FRA 1251
35 THOMPSON JORDAN AUS 1191
36 MAROZSAN FABIAN HUN 1179
37 ARNALDI MATTEO ITA 1160
38 MONFILS GAEL FRA 1145
39 SAFIULLIN ROMAN RUS 1138
40 DRAPER JACK GBR 1126
41 STRUFF JAN-LENNARD GER 1120
42 POPYRIN ALEXEI AUS 1057
43 EUBANKS CHRISTOPHER USA 1053
44 DJERE LASLO SRB 1050
45 MACHAC TOMAS CZE 1036
46 OFNER SEBASTIAN AUT 1036
47 SONEGO LORENZO ITA 996
48 DIAZ ACOSTA FACUNDO ARG 983
49 GIRON MARCOS USA 980
50 FUCSOVICS MARTON HUN 957
51 MARTINEZ PEDRO ESP 937
52 KOEPFER DOMINIK GER 932
53 BORGES NUNO POR 931
54 DARDERI LUCIANO ITA 918
55 CORIC BORNA CRO 914
56 ZHANG ZHIZHEN CHN 868
57 COBOLLI FLAVIO ITA 868
58 KECMANOVIC MIOMIR SRB 850
59 HANFMANN YANNICK GER 848
60 SHEVCHENKO ALEXANDER KAZ 848
61 SEYBOTH WILD THIAGO BRA 839
62 CARBALLES BAENA ROBERTO ESP 826
63 KOTOV PAVEL RUS 819
64 LAJOVIC DUSAN SRB 811
65 MENSIK JAKUB CZE 809
66 O'CONNELL CHRISTOPHER AUS 807
67 EVANS DANIEL GBR 806
68 MUNAR JAUME ESP 805
69 MICHELSEN ALEX USA 798
70 VUKIC ALEKSANDAR AUS 792
71 RUUSUVUORI EMIL FIN 780
72 CAZAUX ARTHUR FRA 746
73 RINDERKNECH ARTHUR FRA 741
74 NAKASHIMA BRANDON USA 740
75 McDONALD MACKENZIE USA 735
76 MURRAY ANDY GBR 735
77 ALTMAIER DANIEL GER 733
78 CORIA FEDERICO ARG 729
79 HIJIKATA RINKY AUS 724
80 NISHIOKA YOSHIHITO JPN 721
81 NARDI LUCA ITA 718
82 DANIEL TARO JPN 715
83 MOUTET CORENTIN FRA 715
84 PURCELL MAX AUS 710
85 BAUTISTA-AGUT ROBERTO ESP 703
86 KARATSEV ASLAN RUS 675
87 WAWRINKA STANISLAS SUI 672
88 KOVACEVIC ALEKSANDAR USA 668
89 LESTIENNE CONSTANT FRA 658
90 GALAN DANIEL ELAHI COL 656
91 COMESANA FRANCISCO ARG 651
92 FOGNINI FABIO ITA 650
93 NAGAL SUMIT IND 648
94 KOKKINAKIS THANASI AUS 647
95 BERRETTINI MATTEO ITA 630
96 GASTON HUGO FRA 630
97 VAN ASSCHE LUCA FRA 628
98 MARTERER MAXIMILIAN GER 616
99 CACHIN PEDRO ARG 613
100 GARIN CRISTIAN CHI 608
CAT_IMG Posted: 5/5/2024, 22:54     WTA: CLASSIFICA MONDIALE - CLASSIFICHE ATP/WTA
Aggiornamento classifica:

1 SWIATEK IGA POL 10910
2 SABALENKA ARYNA BLR 7498
3 GAUFF CORI USA 7313
4 RYBAKINA ELENA KAZ 6673
5 PEGULA JESSICA USA 4655
6 VONDROUSOVA MARKETA CZE 4090
7 ZHENG QINWEN CHN 3945
8 SAKKARI MARIA GRE 3925
9 JABEUR ONS TUN 3748
10 OSTAPENKO JELENA LAT 3493
11 KASATKINA DARIA RUS 3313
12 PAOLINI JASMINE ITA 3048
13 HADDAD MAIA BEATRIZ BRA 3035
14 MUCHOVA KAROLINA CZE 2930
15 COLLINS DANIELLE USA 2759
16 KEYS MADISON USA 2688
17 SAMSONOVA LIUDMILA RUS 2495
18 ALEXANDROVA EKATERINA RUS 2450
19 SVITOLINA ELINA UKR 2400
20 KOSTYUK MARTA UKR 2235
21 PAVLYUCHENKOVA ANASTASIA RUS 2191
22 NAVARRO EMMA USA 2143
23 GARCIA CAROLINE FRA 2068
24 AZARENKA VICTORIA BLR 2024
25 KUDERMETOVA VERONIKA RUS 2003
26 KALINSKAYA ANNA RUS 1916
27 KREJCIKOVA BARBORA CZE 1832
28 BOULTER KATIE GBR 1742
29 NOSKOVA LINDA CZE 1703
30 MERTENS ELISE BEL 1684
31 KALININA ANHELINA UKR 1666
32 CIRSTEA SORANA ROU 1619
33 YASTREMSKA DAYANA UKR 1590
34 FERNANDEZ LEYLAH ANNIE CAN 1575
35 STEPHENS SLOANE USA 1552
36 SINIAKOVA KATERINA CZE 1510
37 YUAN YUE CHN 1480
38 VEKIC DONNA CRO 1468
39 BOUZKOVA MARIE CZE 1422
40 ANDREEVA MIRRA RUS 1412
41 PUTINTSEVA YULIA KAZ 1393
42 WANG XINYU CHN 1371
43 POTAPOVA ANASTASIA RUS 1347
44 TSURENKO LESIA UKR 1308
45 BUREL CLARA FRA 1300
46 BLINKOVA ANNA RUS 1275
47 SORRIBES TORMO SARA ESP 1266
48 BRONZETTI LUCIA ITA 1256
49 PARRY DIANE FRA 1215
50 RUS ARANTXA NED 1194
51 LINETTE MAGDA POL 1188
52 PLISKOVA KAROLINA CZE 1157
53 WANG XIYU CHN 1144
54 DOLEHIDE CAROLINE USA 1138
55 FRECH MAGDALENA POL 1138
56 COCCIARETTO ELISABETTA ITA 1124
57 ZHU LIN CHN 1097
58 KENIN SOFIA USA 1094
59 TOWNSEND TAYLOR USA 1083
60 KVITOVA PETRA CZE 1080
61 PODOROSKA NADIA ARG 1076
62 SHNAIDER DIANA RUS 1074
63 BOGDAN ANA ROU 1029
64 MARIA TATJANA GER 1019
65 KRUEGER ASHLYN USA 1014
66 OSORIO SERRANO CAMILA COL 1009
67 SCHMIEDLOVA ANNA KAROLINA SVK 1003
68 CRISTIAN JACQUELINE ROU 983
69 WANG YAFAN CHN 974
70 BUCSA CRISTINA ESP 944
71 CARLE' MARIA LOURDES ARG 933
72 AVANESYAN ELINA RUS 922
73 DODIN OCEANE FRA 919
74 GOLUBIC VIKTORIJA SUI 913
75 KORPATSCH TAMARA GER 897
76 MINNEN GREET BEL 887
77 PERA BERNARDA USA 875
78 TAUSON CLARA DEN 872
79 TOMOVA VICTORIYA BUL 856
80 SHERIF MAYAR EGY 854
81 MARTIC PETRA CRO 849
82 STEARNS PEYTON USA 833
83 HIBINO NAO JPN 820
84 SAVILLE DARIA AUS 819
85 DART HARRIET GBR 819
86 SIEGEMUND LAURA GER 814
87 TREVISAN MARTINA ITA 808
88 GRACHEVA VARVARA RUS 803
89 BOUZAS MANEIRO JESSICA ESP 799
90 BAI ZHUOXUAN CHN 795
91 WICKMAYER YANINA BEL 783
92 BENCIC BELINDA SUI 782
93 ERRANI SARA ITA 777
94 RIERA JULIA ARG 773
95 BONDAR ANNA HUN 758
96 DAY KAYLA USA 749
97 BEKTAS EMINA USA 746
98 RAKHIMOVA KAMILLA RUS 743
99 CORNET ALIZE FRA 742
100 ANDREEVA ERIKA RUS 737
CAT_IMG Posted: 5/5/2024, 22:49     I TRIONFI ITALIANI NEI CHALLENGER DAL 1981 AD OGGI - ATP PLAYERS BOX
TRIONFI ITALIANI NEI CHALLENGER DAL 1980 AD OGGI:

1) 39 Finali - 21 TITOLI e 18 finali LORENZI ( B.R. 33 )
2) 27 Finali - 12 TITOLI e 15 finali VOLANDRI ( B.R. 25 )
3) 22 Finali - 12 TITOLI e 10 finali BOLELLI ( B.R. 36 )
4) 26 Finali - 11 TITOLI e 15 finali STARACE ( B.R. 27 )
5) 22 Finali - 11 TITOLI e 11 finali POZZI ( B.R. 40 )
6) 16 Finali - 10 TITOLI e 6 finali SANGUINETTI ( B.R. 42 )
7) 13 Finali - 10 TITOLI e 3 finali SEPPI ( B.R. 18 )
8) 12 Finali - 9 TITOLI e 3 finali GAUDENZI ( B.R. 18 )
9) 18 Finali - 7 TITOLI e 11 finali CARATTI ( B.R. 26 )
10) 16 Finali - 7 TITOLI e 9 finali DI MAURO ( B.R. 68 )
11) 15 Finali - 7 TITOLI e 8 finali CECCHINATO * ( B.R. 16 )
11) 15 Finali - 7 TITOLI e 8 finali PESCOSOLIDO ( B.R. 42 )
13) 11 Finali - 7 TITOLI e 4 finali FOGNINI * ( B.R. 9 )
14) 8 Finali - 6 TITOLI e 2 finali L. NARDI * ( B.R. 75 )
14) 8 Finali - 6 TITOLI e 2 finali FABBIANO ( B.R. 70 )
16) 7 Finali - 6 TITOLI e 1 finale MAGER * ( B.R. 62 )
17) 13 Finali - 5 TITOLI e 8 finali GALVANI ( B.R. 99 )
18) 11 Finali - 5 TITOLI e 6 finali BRACCIALI ( B.R. 49 )
19) 9 Finali - 5 TITOLI e 4 finali SANTOPADRE ( B.R. 100 )
20) 7 Finali - 5 TITOLI e 2 finali TRAVAGLIA * ( B.R. 60 )
20) 7 Finali - 5 TITOLI e 2 finali VANNI ( B.R. 100 )
22) 12 Finali - 4 TITOLI e 8 finali GIANNESSI * ( B.R. 84 )
22) 12 Finali - 4 TITOLI e 8 finali CIPOLLA ( B.R. 75 )
24) 9 Finali - 4 TITOLI e 5 finali GAIO * ( B.R. 124 )
25) 8 Finali - 4 TITOLI e 4 finali BARAZZUTTI ( B.R. 7 )
26) 6 Finali - 4 TITOLI e 2 finali GIGANTE * ( B.R. 139 )
26) 6 Finali - 4 TITOLI e 2 finali ARNALDI * ( B.R. 35 )
26) 6 Finali - 4 TITOLI e 2 finali CANE’ ( B.R. 26 )
29) 4 Finali - 4 TITOLI e 0 finali AGAMENONE * ( B.R. 108 )
30) 9 Finali - 3 TITOLI e 6 finali M. BERRETTINI * ( B.R. 6 )
30) 9 Finali - 3 TITOLI e 6 finali VIOLA ( B.R. 118 )
32) 8 Finali - 3 TITOLI e 5 finali NAPOLITANO * ( B.R. 125 )
32) 8 Finali - 3 TITOLI e 5 finali PELLEGRINO * ( B.R. 136 )
32) 8 Finali - 3 TITOLI e 5 finali M. CIERRO ( B.R. 113 )
35) 7 Finali - 3 TITOLI e 4 finali NARGISO ( B.R. 67 )
35) 7 Finali - 3 TITOLI e 4 finali COLOMBO ( B.R. 60 )
35) 7 Finali - 3 TITOLI e 4 finali FURLAN ( B.R. 19 )
35) 7 Finali - 3 TITOLI e 4 finali GALIMBERTI ( B.R. 115 )
39) 5 Finali - 3 TITOLI e 2 finali TIELEMAN ( B.R. 76 )
39) 5 Finali - 3 TITOLI e 2 finali LUZZI ( B.R. 92 )
41) 4 Finali - 3 TITOLI e 1 finale BELLUCCI * ( B.R. 142 )
41) 4 Finali - 3 TITOLI e 1 finale SINNER * ( B.R. 2 )
41) 4 Finali - 3 TITOLI e 1 finale SONEGO * ( B.R. 21 )
41) 4 Finali - 3 TITOLI e 1 finale PISTOLESI ( B.R. 71 )
41) 4 Finali - 3 TITOLI e 1 finale NAVARRA ( B.R. 119 )
41) 4 Finali - 3 TITOLI e 1 finale TENCONI ( B.R. 141 )
47) 3 Finali - 3 TITOLI e 0 finali TARALLO ( B.R. 147 )
47) 3 Finali - 3 TITOLI e 0 finali CAMPORESE ( B.R. 18 )
49) 5 Finali - 2 TITOLI e 3 finali MUSETTI * ( B.R. 15 )
49) 5 Finali - 2 TITOLI e 3 finali COBOLLI * ( B.R. 57 )
51) 4 Finali - 2 TITOLI e 2 finali DARDERI * ( B.R. 54 )
51) 4 Finali - 2 TITOLI e 2 finali ZEPPIERI * ( B.R. 110 )
51) 4 Finali - 2 TITOLI e 2 finali CARUSO * ( B.R. 76 )
51) 4 Finali - 2 TITOLI e 2 finali VALERI ( B.R. 137 )
55) 3 Finali - 2 TITOLI e 1 finale QUINZI ( B.R. 142 )
55) 3 Finali - 2 TITOLI e 1 finale G. OCLEPPO ( B.R. 30 )
55) 3 Finali - 2 TITOLI e 1 finale MAR. VISCONTI ( B.R. 154 )
55) 3 Finali - 2 TITOLI e 1 finale VICO ( B.R. 166 )
59) 2 Finali - 2 TITOLI e 0 finali BRANCACCIO * ( B.R. 121 )
59) 2 Finali - 2 TITOLI e 0 finali A. PANATTA ( B.R. 4 )
59) 2 Finali - 2 TITOLI e 0 finali C. PANATTA ( B.R. 46 )
59) 2 Finali - 2 TITOLI e 0 finali BOTTAZZI ( B.R. 133 )
63) 6 Finali - 1 TITOLO e 5 finali PASSARO * ( B.R. 108 )
63) 6 Finali - 1 TITOLO e 5 finali ALDI ( B.R. 111 )
65) 5 Finali - 1 TITOLO e 4 finali MORONI * ( B.R. 159 )
65) 5 Finali - 1 TITOLO e 4 finali GIUSTINO * ( B.R. 127 )
67) 4 Finali - 1 TITOLO e 3 finali VAGNOZZI ( B.R. 161 )
68) BRUNO, CANCELLOTTI, DELL’ACQUA, NASO, F. BALDI, MAESTRELLI * 1-2
74) COLOMBINI, ARDINGHI, MENESCHINCHERI, MARTELLI 1-1
78) RINALDINI, MAGGI, GAUDI, LUDDI, AZZARO 1-0
83) MARCORA 0-5
84) DONATI 0-4
85) STOPPINI 0-3
86) DE MINICIS, SCALA, CRUGNOLA, R. GHEDIN, BONADIO *, ARNABOLDI *, VAVASSORI * 0-2
93) BERTOLUCCI, NARDUCCI, DEVIDE’, MORDEGAN, ROSSETTI, MUSA, MESSORI, JORQUERA, PETRAZZUOLO, TRUSENDI, BURZI, TREVISAN, LAVAGNO * 0-1

* Giocatore in attività o ancora nel ranking ATP.
CAT_IMG Posted: 5/5/2024, 14:31     Jo-Wilfried Tsonga - ATP PLAYERS BOX
Nessuno potrà mai cancellare quanto fatto da Rafael Nadal sulla terra battuta. Lo spagnolo ha vinto nel corso della sua carriera 63 titoli su questa superficie. I 14 trofei al Roland Garros, gli 11 a Monte-Carlo, i 10 a Roma, fino ai 5 di Madrid e i 12 di Barcellona.

Un successo che gli è valso la voce di più grande tennista di sempre sulla terra battuta. L’ex numero uno sta vivendo gli ultimi scampoli di carriera. Roma e Parigi a chiudere, potrebbero essere gli ultimi due appuntamenti prima di appendere la racchetta al chiodo.

Durante la sua partecipazione al programma "Clique" di Canal +, Jo-Wilfried Tsonga, ritiratosi da appena un anno, ha ricordato il timore che ha sempre recato ai suoi avversari, quando sapevo di incontrarlo sulla terra battuta, in particolar modo all’Open di Francia: “Tutti vogliono vederlo. Io voglio vederlo. Quando giocavo però non avevo questo piacere. Vogliamo che esca nel miglior modo possibile, in campo, combattendo come ha sempre fatto. Onestamente, per me la sfida più grande nel tennis è stata affrontare Nadal sulla terra battuta. Proprio riguardo Rafa posso raccontare un aneddoto piuttosto divertente. “Prima del sorteggio, tutti pregavamo di non incontrarlo. Ci dicevamo: "Ti immagini se entri sul campo centrale e alla fine, dopo due set, non hai ancora fatto un game?”, ha detto con spirito.
CAT_IMG Posted: 5/5/2024, 13:18     Aryna Sabalenka - WTA PLAYERS BOX
Aryna Sabalenka ha avuto 3 match point, è stata a un passo dalla gloria del Mutua Madrid Open per il secondo anno di fila. Non è purtroppo bastato a frenare la furia di Iga Swiatek, che è riuscita ad affermarsi dopo una partita splendida. Com’è stata splendida la bielorussa nella conferenza stampa post match, in cui ha tessuto le lodi dell’avversaria e svelato quanto attenda con entusiasmo il torneo di Roma.

D: “Aryna, oggi sei stata sfortunata ma che torneo. Cosa ti porti dietro?“
Sabalenka: “Sono super fiera di me stessa, di essere stata capace di andare oltre una situazione complicata e riuscire a combattere ancora mostrando il mio miglior tennis. Sono super fiera di me e del mio team, che in ogni caso è sempre con me, lottiamo tutti per lo stesso sogno. Anche se è stata una partita molto combattuta e la vittoria è andata a Iga, comunque sono contenta del livello a cui ho giocato, dell’impegno che ho messo in questa partita e in questa settimana. Ci sono molte cose positive da trarre da questo torneo e penso che lascerò Madrid con pensieri positivi. Non vedo l’ora di tornare qui l’anno prossimo“.

D: “Cosa ha fatto la differenza oggi?“
Sabalenka: “Se lo sapessi, probabilmente sarei qui con il trofeo. Penso che in questo tipo di partite la differenza la facciano pochi punti. Probabilmente quando le ho fatto il break nel terzo set, avrei dovuto concentrarmi di più sul servizio, ma non è che abbia commesso un doppio fallo. È solo che ha giocato un ottimo tennis e si è ripresa il break, ha semplicemente giocato meglio nei momenti chiave“.

D: “Nel terzo set sembravi tu la favorita. Sembrava che stessi imponendo il tuo gioco. Cosa ha fatto per impedirti di scappare? Sembrava che fossi sul punto di sfondare, e lei in un certo senso non te lo ha permesso. Mi chiedevo, dal tuo punto di vista, cosa abbia fatto meglio“
Sabalenka: “Sentivo di starmi avvicinando al punto in cui poterla chiudere, ma penso di non aver fatto del mio meglio sul 3-1, e lei e ha piazzato risposte incredibili, mettendomi molto sotto pressione. Penso che sia stato un po’ come il punto di svolta per lei, in cui è tornata in partita e siamo tornate entrambe ad un livello elevato. Ho avuto le mie opportunità e non direi che in un certo senso mi siano mancate o le ho perse. È stata semplicemente una prestazione incredibile da parte sua, e penso che questa sia la lezione che devo imparare, come non lasciare che facciano questa cosa“.

D: “Quando si tratta di una partita equilibrata come questa in cui hai avuto match point e lei ha avuto match point prima di vincere, è un po’ più facile digerire la sconfitta, o è più difficile?“
Sabalenka: “Penso che sia più difficile, soprattutto ricordando tutti i pensieri sui match point e il modo in cui hai giocato. Era davvero vicino, e penso che sia più difficile. Ma per quanto mi riguarda, soffrirò per un giorno, e domani parto per Roma, così lo dimenticherò in fretta. Domani è il mio compleanno, spero di essere di buon umore (sorride). Comunque sarò di buon umore anche se compirò 26 anni, e fa schifo. (ride). Ma è dura dura da accettare. Ma allo stesso tempo non è che abbia perso facilmente la partita o non abbia fatto del mio meglio. Penso di aver dato il massimo oggi, e posso essere fiera di me stessa, e spero che, come abbiamo detto in campo, l’anno prossimo vinca io (sorride)“.

D: “Hai passato così tanto tempo in campo durante il torneo. Penso che cinque delle tue sei partite siano state da tre set: è stato piacevole per te, o lo hai sentito nel tuo corpo e ti è sembrato che fosse troppo tennis?“
Sabalenka: “In realtà è stata davvero dura, sono stati incontri davvero intensi, ma mi sono divertita. Ogni volta che mi trovo ad affrontare la mia depressione ho bisogno di affrontare queste partite difficili, queste lotte difficili. Mi stavo davvero divertendo, perché sentivo di star tornando in carreggiata. È stato davvero divertente giocare quelle difficili partite da tre set in cui ho battuto grandi giocatrici, tutte in una forma incredibile e in qualche modo sono riuscita a ottenere la vittoria. Penso di essermi davvero divertito in queste due settimane. Anche se sono state partite davvero difficili“.

D: “Hai giocato partite molto emozionanti contro Iga. Consideri questa rivalità e i vostri incontri come un classico del futuro?“
Sabalenka: “Wow, questa è una grande domanda. Voglio davvero vedere molte più finali contro di lei e vedere più vittorie che sconfitte (sorride). Ma spero davvero che saremo in grado di mantenere il livello o aumentarlo ogni anno e già essere uno di quelle tre, è fantastico, e sono davvero felice di essere uno di queste Big 3, come ci chiamate (sorride). Mi sta davvero motivando molto a continuare a lavorare e a migliorare me stessa, cerco di essere lì e ottenere quante più vittorie possibile contro di loro“.

D: “Il tennis si muove velocemente. Roma è la prossima settimana. In questo momento, quando pensi a Roma, cosa ti viene in mente? Sei pronta per dormire un’intera giornata e rilassarti?“
Sabalenka: “Beh, in realtà domani ho il volo molto presto, quindi probabilmente non dormirò stanotte. Ma la prima cosa che mi viene in mente è che sono pronta per la pasta. (ride.) Pasta, pizza e tanto gelato. Non abbiamo molto tempo per rilassarci, divertirci o bere (ride). Ma sono felice di essere testa di serie lì, e di avere un bye così che possa avere un paio di giorni in più per riprendermi, per godermi Roma, per godermi questa fantastica pasta e pizza e tutto ciò che non posso mangiare durante il torneo. È uno dei miei tornei preferiti, una struttura così bella e una città bellissima. Amo Roma e sono entusiasta di tornarci“.
CAT_IMG Posted: 5/5/2024, 13:16     Iga Swiatek - WTA PLAYERS BOX
Dopo la finale fantastica andata in scena nel 2023, Iga Swiatek e Aryna Sabalenka hanno deciso di replicare e, se possibile, di alzare ulteriormente il livello. Se l’anno scorso il titolo era andato alla bielorussa, quest’anno la polacca ha la sua rivincita, trionfando in un’epopea di tre ore e un quarto.

“E ora chi dirà che il tennis femminile è noioso?“ – esordisce la n°1 del mondo, della race e delle ultime stagioni a fine partita, facendosi trasportare da una rara emozione. A soli 22 anni (ne compirà 23 l’ultimo giorno di maggio) Iga Swiatek vince il 20esimo torneo della carriera, diventando la più giovane a conquistarne così tanti da Wozniacki nel 2012 nonché la polacca più titolata di sempre in singolare, raggiungendo Radwanska a quota 20. Lo ribadiamo: a 22 anni.

La tennista nativa di Varsavia ha rischiato grosso in finale, dovendo annullare tre match point, ma alla fine non ha ceduto, conquistando l’unico grande titolo europeo su terra che le mancava (nonché il settimo titolo nelle ultime sette finali). In questo momento, infatti, Swiatek è attualmente la campionessa in carica di Madrid e Roland Garros, avendo già vinto anche due volte a Roma e a Stoccarda. La polacca vince ininterrottamente almeno un big title su terra da cinque anni consecutivi: meglio di lei, nella storia della WTA, hanno fatto solamente Evert (dal 1972 al 1977 inclusi) e Graf (dal 1991 al 1996 inclusi). Non proprio due qualunque.

Dei venti trofei che Swiatek ha in bacheca, ben nove sono WTA1000: niene male considerando che ha preso parte ad appena 29 tornei di questa categoria! Solo Victoria Azarenka, tra le giocatrici in attività, ha fatto meglio di lei con 10 titoli ‘1000’. Il palmares di Iga comprende anche quattro Slam, una WTA Finals, cinque WTA 500 e un WTA 250.

Nella finale più lunga della storia del torneo, durata quasi tre ore e un quarto, ancora una volta Iga non ha perso l’occasione per scrivere la storia. Difficilmente sarà l’ultima.

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La finale più lunga della storia del Mutua Madrid Open, la partita dell’anno senza dubbio alcuno ha alla fine incoronato la sempre più indiscussa n.1, Iga Swiatek. Un match meraviglioso, dall’intensità pazzesca, che ha premiato la giocatrice più fredda nei momenti chiave. Molto meno fredda invece in conferenza stampa la polacca, felice per quanto un po’ sulle sue, al momento di analizzare l’ennesima grande vittoria, dopo essere anche stata ad un passo dalla sconfitta.

D: “Congratulazioni. Dicci come ti senti ora“
Swiatek: “Provo tante emozioni, ma sono davvero fiera di me stessa e molto felice perché avere partite come questa in cui devi lottare per venirne a capo rende tutto ancora migliore“.

D: “Il livello del tennis femminile attualmente è ottimo, migliore di quello maschile, oppure non ti interessa affatto? Hai giocato duramente 3 ore e 11, solo tre set, ma ci pensi o semplicemente non ti interessa?“
Swiatek: “Beh, penso che ovviamente se dovessimo giocare contro un uomo perderemmo. Non è questo il punto. Riguarda il modo in cui due giocatori si confrontano l’uno contro l’altro. Quindi penso che potremo giocare grandi partite. Sono la numero 1, ma vedo ragazze in top 10 con cui possiamo giocare partite davvero intense. Penso che sia tutta una questione di emozioni che porta nelle persone, e penso che non dovresti confrontare il livello del tennis, ma dovresti confrontare ciò che ti dà quando lo guardi. Penso che la gente possa imparare molto guardando il tennis femminile, e può essere interessante ed emozionante“.

D: “Quanto è stato folle per te? Lo hai realizzato mentre giocavi?“
Swiatek: “Sì, quel tie-break è stato pazzesco, ma non hai davvero il tempo di pensarci che subito devi giocare il turno successivo. Non volevo pensare al passato ma solo concentrarmi sul momento esatto in cui mi trovavo. Ma penso che soprattutto sia stato folle“.

D: “Come ti sentivi sui match point?“
Swiatek: “Prima del tie-break pensavo ‘okay, lei ha un match point’. A volte succede che perda il servizio quando siamo 5-4 o qualcosa del genere. Non è la prima volta nella mia vita, ci proverò e basta. Ho deciso di giocare un servizio veloce, incisivo, volevo essere coraggiosa in quel momento. Quando si è trattato del tie-break, ero tipo ‘sono ancora qui, ok’, perché pensavo che sarebbe finita durante il set. Ma nel tie-break, non ho pensato molto al passato e mi sono concentrata solo su ogni singolo punto. Ma di sicuro quando ho avuto un match point e lei ha servito un ace, ho pensato perché io non potessi farlo in quel momento (ride)“.

D: “Lei ha probabilmente giocato la sua migliore partita contro di te. Cosa stava facendo che non riuscivi a risolvere durante il match?“
Swiatek: “Direi che non stavo rispondendo alla seconda come nelle partite precedenti. Ma non sono sicura se si tratti del servizio di Aryna o della mia risposta, quindi è difficile per me dire di sì. Ma di sicuro stava servendo bene, è stata la giocatrice che ha servito meglio tra quelle affrontate qui. Quindi non era facile quando otteneva sempre un paio di punti gratuiti durante ogni game. Ma Aryna ha un gioco davvero intenso, e quando sfonda giochi molti scambi in difesa. Penso che si tratti più di chi sarà meno stressato e in grado di giocare con più libertà. Penso che in realtà per la maggior parte della partita abbia giocato in maniera più coraggiosa, io a volte ero un po’ indietro. Alla fine volevo solo essere anche io più propositiva“.

D: “Come valuti questa partita emotivamente e dal punto di vista tennistico tra tutte le grandi battaglie che hai avuto in passato nella tua carriera?“
Swiatek: “Questo è difficile, perché tendo a cancellare la maggior parte delle cose quando sono già accadute. Quindi è difficile fare paragoni con le partite precedenti, ma direi che guardando solo le finali, penso che sia stata la più intensa e folle che abbia mai giocato, e il finale la rende ancora più folle. Su tutte le partite è difficile da dire“.

D: “Prima della cerimonia di premiazione, sulla panchina eri a telefono. Chi è la prima persona che hai chiamato dopo una vittoria del genere? A cosa stavi pensando?“
Swiatek: “Mio padre e mia sorella, ma non sentivo. Erano abbastanza felici ed emozionati, ma la musica era così forte che non capivo cosa dicessero. Quindi dovrò parlarci dopo“.
CAT_IMG Posted: 4/5/2024, 23:22     Lorenzo Musetti - ATP PLAYERS BOX
Per la prima volta da ottobre 2022, quando vinse l’ATP 250 di Napoli, Lorenzo Musetti tornerà a giocarsi una finale, seppur a livello Challenger e non nel circuito maggiore. Poco male comunque, perché in un momento in cui ha bisogno come il pane di vittorie e punti, il carrarino avrà l’opportunità domenica di giocare la sua decima finale in carriera a tutti i livelli: due ITF, cinque Challenger, due ATP e una United Cup. Di seguito le risposte più interessanti nella conferenza stampa post partita (di cui è riportato l’audio integrale ad inizio articolo).

D: Non è facile giocare da favorito in un Challenger, come ti senti? Come ti sei trovato contro Galan?
Lorenzo Musetti: “Fisicamente mi sento bene, contro Galan è stata una partita diversa rispetto alle prime due, sicuramente la migliore delle tre. Ho sempre comandato lo scambio e col dritto ero molto incisivo, che è una cosa su cui lavoriamo molto. La maggior parte delle partite su terra alla fine sono una gara a chi prende prima il dritto. Io cerco di prendere esempio da un giocatore come Tsitsipas, che per caratteristiche è abbastanza simile al mio tipo di gioco. Dalla parte del rovescio anche lui è molto solido, ma appena può prova a fare male col dritto, anche a costo di lasciar scoperto il lato destro. Mi sto muovendo molto meglio, sono stato solido e concentrato e alla fine ho portato a casa una vittoria davvero importante per me”.

D: Come si prepareranno gli Internazionali d’Italia dopo questa finale?
Lorenzo Musetti: “Al momento voglio solo concentrarmi sulla finale, pensiamo un torneo alla volta che già è complicato giocare qui! Ovviamente mi fa piacere andare a Roma con sensazioni positive e alcune vittorie importanti alle spalle, spero possa arrivare anche il primo titolo della stagione. Gli Internazionali sono un torneo imporante per me come per tutti gli italiani, ma al momento voglio pensare a Cagliari”

D: Come stai da un punto di vista fisico e atletico?
Lorenzo Musetti: “Avevo sofferto i primi giorni per un problemino al gluteo e alla parte lombare della schiena, mi ero preso qualche giorno di pausa anche in vista dei prossimi impegni. Mercoledì però ho deciso di giocare il torneo, fisicamente lavoro sempre tanto. Negli ultimi mesi comunque il problema non era il lavoro fisico, è difficile stabilire che cosa mi abbia portato a non ottenere buoni risultati ultimamente. Sicuramente la parte dell’atteggiamento e del nervosismo ha pesato: vincere partite come quelle di questa settimana sono importantissime per me a livello di fiducia, anche se forse all’esterno non è facile da capire. Chi ha giocato però comprende quanto anche solo una partita, vinta pur giocando male, possa aiutarti incredibilmente. Poi fisicamente mi sento molto bene, ma questo è un plus”.

D: Il rovescio a una mano è via via meno praticato, come mai secondo te?
Lorenzo Musetti: “Da un punto di vista estetico e stilistico il rovescio a una mano è indubbiamente uno dei colpi più belli che ci sia. Onestamente però, in un tennis sempre più potente come quello moderno, dove ad esempio la risposta diventa sempre più importante, non c’è rovescio a una mano che tenga contro un medio-buono rovescio a due mani in termini di risposta e facilità di gioco. È normale che se ne vedano sempre meno, le velocità sono aumentate tantissimo rispetto magari agli anni 80/90, dove c’era più possibilità di scambiare e usare variazioni e serve&volley.
Agassi è stato forse il primo a giocare il rovescio a due mani in risposta in maniera aggressiva, è un po’ il precursore di questo stile. Poi oggi ci sono Djokovic, Sinner, lo stesso Alcaraz che mette sempre peso in risposta. In generale, comunque, è difficile trovare uno che non risponda, mentre col rovescio a una mano devi sempre inventarti qualcosa. Se però giochi a una mano hai la possibilità di variare di più, ma in termini di solidità il rovescio a due mani non ha eguali. È ovvio che ai bambini si insegna di più il rovescio a due mani, anch’io se dovessi insegnare in futuro, con tutto il bene che voglio al mio rovescio a una mano, probabilmente insegnerei il rovescio a due mani”.
CAT_IMG Posted: 4/5/2024, 23:08     NOTIZIE FLASH&VARIE - NEWS
Non è stata particolarmente esaltante l’avventura di Francesco Maestrelli in quel di Cagliari. I risultati racimolati dal tennista pisano durante il Sardegna Open, infatti, sono stati tutt’altro che entusiasmanti, sia nel singolare maschile che nel doppio. Dopo la sconfitta 6-3 7-5 subita agli ottavi contro il portoghese Nuno Borges, il tandem formato da Maestrelli (per l’appunto) e dal perugino Francesco Passaro si è dovuto arrendere 10-5 al super-tiebreak ai colpi sciorinati dal duo (tutto sudamericano) composto da Petr Nouza e Miguel Angel Reyes Varela. Ciò detto, il 21enne Maestrelli ha voglia di ripartire senza recriminazioni di sorta, come dimostrano le parole rilasciate nell’intervista a Michele Schirru di Lost in Tennis

Contro Nuno Borges, un giocatore piuttosto solido e che sa il fatto suo, hai disputato una buona partita. Qual è il tuo punto di vista al riguardo?
“Sì, è stata una partita un po’ complicata. Contro Nuno, tra l’altro, avevo già giocato due anni fa. Si tratta di un tennista che gioca a togliere il tempo all’avversario e io ho fatto un po’ di fatica a trovare il mio ritmo ed a sentirmi a mio agio in campo. Tutto sommato, però, sono riuscito a tirar fuori una prestazione di buon livello, anche con le mie occasioni.”

Anche nel doppio, purtroppo, le cose non sono andate benissimo. Non era la prima volta, tra l’altro, che disputavi un torneo in Sardegna…
“Assolutamente. Ho giocato qui anche lo scorso anno. E svariate altre volte. È sempre bello ritornare in Sardegna, nonostante il fatto che non mi sia mai adattato benissimo alle condizioni di gioco. Non è mai facile giocare con il vento contro o su dei campi un po’ secchi. Diciamo che pure il meteo ha giocato la sua parte. Però, ripeto, è sempre un piacere disputare questo torneo e ritornare qui in Sardegna.”

Quali sono i tuoi obiettivi nei prossimi mesi?
“Continuare a lavorare, al di là della classifica. Con il mio team l’obiettivo è quello di disputare delle buone partite, di qualità. Ci siam posti questo obiettivo qui di raggiungere un certo numero di partite buone, per poi tirare le somme e vedere dove saremo arrivati. Detto ciò, non ci stiamo soffermando in nessuna maniera sui punti o sulla classifica. Più che altro, spero di giocare più partite possibili e cercare di essere in forma fisicamente. Oltre a portare avanti, naturalmente, il lavoro che stiamo svolgendo ogni giorno in allenamento.

A proposito di allenamento, il servizio è uno dei tuoi colpi più forti. Su cos’altro state lavorando per continuare a migliorarti?
“In verità, su tutto. Anche perché gioco un tennis molto fisico e nonostante sia piuttosto alto, non amo adottare una strategia particolarmente offensiva in campo. Mi piace colpire forte la palla, colpirne tante, essere aggressivo dopo il servizio. E stiamo lavorando molto sul manovrare col dritto. Oltre che su mantenere il dominio del gioco e, perché no, qualche volta andare a prendersi qualche punto in più sottorete…”
CAT_IMG Posted: 4/5/2024, 23:05     Iga Swiatek - WTA PLAYERS BOX
[1] I. Swiatek b. [2] A. Sabalenka 7-5 4-6 7-6(7)

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La WTA è un gioco semplice: tutte si impegnano, e alla fine vince Iga Swiatek. Anche al Mutua Madrid Open è la n.1 ad alzare il trofeo, primo nella capitale spagnola, nono di categoria 1000, terzo del 2024 dopo Doha ed Indian Wells. Lo fa prendendosi la rivincita della finale 2023, quando era stata Aryna Sabalenka a tornare a casa con la coppa. Oggi, nonostante degli ottimi momenti, la bielorussa non ha saputo contrastare con la necessaria costanza il ritmo incessante della polacca, da parte sua comunque non perfetta, che fa però quel che serve per portare a casa il ventesimo titolo della carriera al termine della finale più lunga dell’anno. E, non fa mai male ricordarlo, a 23 anni non ancora compiuti. Sempre più n.1 del mondo, sempre più difficile da mettere in discussione, specie dopo aver battuto per la settima volta su 10 l’attuale n.2 al mondo. E se è questa l’Iga che andrà a Roma…probabilmente vedremo sul centrale del Foro Italico la stessa scena a cui si è assistito oggi su un Manolo Santana baciato dal sole al tramonto.

Primo set: tante occasioni, più solida Swiatek. Passa lei in vantaggio
Inizio non eccezionale da parte di entrambe, con Sabalenka sorprendentemente un po’ in ritardo sul dritto e Swiatek in affanno invece dal lato del rovescio. Errori gratuiti dovuti anche a una evidente tensione (nonostante sul Manolo Santana siano fin troppi i posti vuoti) che portano a break iniziale della polacca poi prontamente restituito. Andando avanti nel match si susseguono occasioni di andare in vantaggio per entrambe, con la giocatrice al servizio che appare sempre in difficoltà, salvo ritrovare l’aiuto della battuta nei punti caldi. Sono così tre le palle break annullate da Swiatek (con una bella mano di Sabalenka, che ne affossa due in rete), due dalla bielorussa, che ritrova incisività nel dritto quando serve.

Alla lunga pesano però le occasioni smarrite durante il percorso, anche quelle in cui avrebbe potuto far punto da chiare situazioni di vantaggio in campo aperto prima di dare via libera a Iga. Che, molto più rapace, prende possesso del territorio nell’undicesimo game, andando poi di forza a prendersi il break con un vincente di rovescio lungolinea che evidenzia le differenze tra le due, poi scolpite chiudendo dopo un’ora di gioco un parziale bilanciato in cui i dettagli hanno scavato il solco. Notizie non buone per Aryna, dato che Swiatek è 20-1 nelle finali dopo aver vinto il primo, 7-0 in quelle su terra.

Secondo set: Sabalenka fa e disfa, ma è lei a spuntarla per la gioia del pubblico. Si va al terzo
Il secondo parziale restituisce una Swiatek meno precisa e più “gentile”. Qualche regalino per la bielorussa arriva, molto brava da parte sua ad aggredire ed incrociare in risposta, impedendo di prendere bene il tempo alla polacca, costretta a cedere il servizio. Di lì a poco la partita si trasforma però in uno psicodramma, con tre break consecutivi (quindi quattro con quello di cui sopra). Che, o per colpe o per demeriti, portano tutti il marchio di Sabalenka, tanto aggressiva e incisiva in risposta quanto insicura ed evanescente al servizio, come dimostrano i tanti punti persi dopo aver aperto il campo a cui fa da capofila il dritto lungo a campo aperto con il quale ha perso il secondo break. Ma, proprio quando la partita pareva pronta ad essere azzannata definitivamente dalla n.1, Aryna con una serie di dritti di pesantezza comodino accende il pubblico e soprattutto riaccende sé stessa. E così, tra il boato della folla, trova un super decimo game in risposta, chiuso con un poderoso dritto vincente lungolinea (usato decisamente troppo poco) che porta il match al terzo.

Terzo set: Swiatek la vince di testa alla distanza. Madrid è sua
Non perde tempo Aryna a tenere la matura e solida falsariga mostrata sul finale del secondo, e con due scambi durissimi, entrambi chiusi di prepotenza, aiutandosi molto anche da un rovescio molto efficace nel match odierno, annulla due pesanti palle break alla polacca. E, evidenziando chiaramente dove sia finita l’inerzia della partita, va a lei a strappare il servizio a Swiatek, ancora chiudendo il game con un vincente, stavolta di dritto. Quando entra in questo ritmo può diventare difficile gestirla anche per Swiatek…che rimane però la n.1 al mondo. E nel gioco immediatamente successivo risponde con più calma e precisione, mandando leggermente in crisi la bielorussa, che quasi non si aspettasse una reazione così improvvisa si fa cogliere alla sprovvista e restituisce con fin troppa facilità il vantaggio guadagnato. Ma, nonostante qualche rischio qua e là la n.2 al mondo va avanti a testa bassa e sfruttando imponentemente l’uscita dal servizio riesce a tenersi quel pizzico in avanti.

La conclusione più giusta di questa fantastica partita, un tie-break anch’esso equilibrato fino all’ultima curva, Swiatek. Dopo aver cancellato tre match point, tutti con la mano del servizio, al suo secondo grazie a un dritto lungo di Sabalenka dopo una serie di pazzeschi scambi, finisce lei per terra, a festeggiare. Meritatamente, ma a dirla tutta oggi la cosa più giusta sarebbe stata un pareggio per lo spettacolo messo in campo da entrambe nella più lunga finale della storia del torneo. La WTA faccia una statua alla tigre di Minsk e a Iga da Varsavia.

Le dichiarazioni della campionessa, prima di essere sommersa dai coriandoli, al momento della premiaizone: “Aryna, è stata una finale incredibile, è sempre una grande battaglia contro di te. Mi hai obbligato ad essere una giocatrice migliore e per questo ti ringrazio. Grazie al mio team, non so che cosa dire di più per rendere speciale questo momento, grazie per avermi seguito e capito. Non sarei qui senza di voi, speriamo di poter continuare così. Scusate sono molto stanca, grazie anche al pubblico per essere rimasti fino alla fine, siete già pronti per il prossimo anno!“.

Arrivate dopo la solita gentilezza e cortesia, anche dopo una sconfitta dura da digerire, di Sabalenka: “Lo scorso mese è stato molto intenso per me, grazie per questo fantastico torneo. Per me l’atmosfera qui è stata sempre molto speciale. Ho cercato di rendere il match più lungo possibile. Scusami, mi sono un po’ persa, forse dovrei ringraziarti e complimentarmi con te per il torneo che hai giocato (ride riferendosi a Iga, ndr). Chissà che non ci si incontri l’anno prossimo. Questo è forse il match più lungo che abbiamo giocato, spero vada meglio il prossimo anno. Grazie al mio incredibile team, vi siete sempre dedicati a me, mi tenete sempre in grande considerazione. Siete la mia squadra in tutti i sensi“.
CAT_IMG Posted: 4/5/2024, 14:45     Luciano Darderi - ATP PLAYERS BOX
Luciano Darderi avanza a Cagliari grazie al ritiro di Federico Coria. Nel prossimo turno l'azzurro affronterà Mariano Navone, uno dei tennisti più in forma su questa superficie. In un'intervista a Sky Sport il nativo di Villa Gesel ha parlato di come ha mosso i suoi primi passi in questo sport, i suoi idoli, il suo primo titolo Atp, ma soprattutto i propositi per il futuro: “Ho iniziato a giocare a tennis in argentina quando avevo 5,6 anni e mio nonno mi regalò la prima racchetta. Inizialmente giocavo contro un muro, poi ho iniziato a giocare con mio padre. Anche lui giocava a tennis. Mio nonno è nato in Italia, nelle Marche, mia nonna invece in Argentina. Lei mi ha supportato tanto, anche economicamente. Da piccolo ero simpatico, giocavo anche a pallone con gli amici. In campo invece ero diverso, più determinato. Il mio idolo da piccolo era Juan Martin Del Potro. Quando vivevo in argentina era il suo miglior periodo, mi piaceva molto il suo diritto. Quando sono venuto in Europa invece Roger Federer. Di Lui mi piaceva la sua personalità, la sua classe. Ho il doppio passaporto. Ho deciso di giocare per l’Italia, ma non è stato per un discorso di convenienza. Voglio giocare la Coppa Davis e le Olimpiadi. Ho condiviso tanti tornei Juniores con Luca Nardi e Filippo Cobolli e tanti altri bei momenti. Sono cresciuto tanto fisicamente. Penso di avere un buon servizio e un buon diritto. Ma anche il rovescio è in miglioramento. Non mi aspettavo di vincere a Cordoba. Speravo ovviamente di far bene, ma di vincere così presto un titolo no. Sono contento di questo ma la continuità mi ha fatto arrivare dove sono oggi. Spero di fare bene anche sul cemento, dove non ho tanta esperienza".

Il 22enne ha espresso una preferenza particolare in vista degli Internazionali di Italia: "Uno dei miei tornei preferiti è senza dubbio Roma. Non ho pressioni particolarii, sento di non dover dimostrare niente. Cercherò di fare il massimo e godermi il momento. Se dovessi indicare un giocatore con il quale mi piacerebbe giocare è Rafael Nadal. Spero almeno di incontrarlo", ha ammesso.
CAT_IMG Posted: 4/5/2024, 14:42     Lorenzo Sonego - ATP PLAYERS BOX
Masters 1000 di Roma e non solo... sono tanti i tornei che si disputeranno in Italia nelle prossime settimane. A Cagliari è in corso uno dei Challenger - considerando i tennisti presenti nel tabellone principale - più interessanti dell'anno; un torneo che precede il grande appuntamento nella capitale.

Dal 14 al 19 maggio, invece, si giocherà il Piemonte Open Intesa Sanpaolo: evento che offrirà agli atleti eliminati anzitempo dal quinto 1000 del 2024 l'opportunità di continuare a competere prima del Roland Garros.

Lorenzo Sonego, che spera ovviamente di arrivare il più lontano possibile a Roma, non ha nascosto che giocare il Challenger di Torino gli consentirebbe di esibirsi di fronte ai propri affetti.

Sarà infatti il circolo in cui è cresciuto - Circolo della Stampa Sporting di Torino - a ospitare il torneo. "Con Cagliari, Roma e Torino abbiamo tre tornei consecutivi in Italia di altissimo livello. Per me avere l'opportunità di giocare davanti al pubblico italiano è sempre qualcosa di speciale, mi dà una marcia in più", ha detto Sonego nelle parole riportate da ITALPRESS. "A Roma ho giocato la mia unica semifinale in un Masters 1000, quindi tornare al Foro Italico fa sempre un grande effetto. Se non dovessi fare tanta strada a Roma, avere l'opportunità di poter giocare a Torino sarebbe davvero emozionante. Mi piacerebbe molto esserci perché potrei giocare davanti alla mia famiglia, ai miei amici, alle persone a cui voglio bene. Lo scorso anno non sono riuscito a partecipare, esserci in questa edizione sarebbe quindi un'occasione da non lasciarsi scappare. Sarebbe una bellissima esperienza, visto anche il livello tecnico della competizione" .
CAT_IMG Posted: 4/5/2024, 14:41     Francisco & Juan Manuel Cerundolo - ATP PLAYERS BOX
"La verità è che tutti soffrono di alti e bassi nel corso della loro vita. Lo stesso vale nel tennis. Bisogna sognare in grande, ma allo stesso tempo non mettersi troppa pressione. Il mondo non finisce se non realizzi un obiettivo e non puoi abbatterti mentalmente".

In poche e concise parole, Francisco Cerundolo ha introdotto un argomento molto importante. In una società ultra competitiva, troppo spesso le persone tendono a sottovalutare un aspetto fondamentale: quello umano. Giudicare in maniera eccessiva ogni avvenimento sembra essere la nuova regola e non c'è più più spazio per un equilibrio di base. Ed ecco che nel mondo del tennis: un giorno sei il migliore; l'altro un perdente.

In una interessante intervista esclusiva rilasciata a Punto de Break, Cerundolo si è aperto sul delicato tema della salute mentale degli atleti. "Ho iniziato male la stagione, ma l'importante è dare una svolta alla propria annata e continuare a cercare nuove soluzioni. Ora sto giocando sempre meglio. Il tennis è uno sport molto complicato, uno sport individuale. Perdi ogni settimana, a meno che non diventi il campione. Ci saranno sempre alcuni giorni della settimana in cui sarai giù di morale e di cattivo umore" , ha spiegato Cerundolo. Passiamo molto tempo fuori casa e le persone pensano che i tennisti siano dei robot che entrano in campo solo per giocare. Ma abbiamo una famiglia, degli amici, un partner nella nostra vita. Ci sono problemi che possono influenzarti quando sei in campo e le persone non lo sanno. Sono problemi che non lasciamo emergere - non c'è motivo di raccontarli - e per questo a volte le persone criticano senza sapere".

Essere uno dei migliori tennisti in Argentina non è affatto semplice. "Tutti riceviamo delle critiche e in Argentina sono molto esigenti sotto questo punto di vista. Quando sei il numero uno in Argentina devi ottenere risultati e accontentare tutti. Ora sono il numero due, ma l'importante è essere in quel discorso da diversi anni. È brutto quando le cose non vanno bene e iniziano a criticarti. Le persone sono estreme: ti amano quando vinci e ti definiscono un idiota quando perdi" .
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