Giaguaro |
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| È vero: il tennis diventa un lavoro. Un lavoro che però è strettamente legato alla passione e all’amore che ogni atleta prova nei confronti dello sport che pratica. Senza quella passione, fatta di sacrifici e sudore, è praticamente impossibile raggiugnere certi livelli ed entrare nel mondo dei grandi.
“Molto meglio che i primi giorni di scuola” . In queste parole si può intravedere tutto l’amore che Lorenzo Sonego prova per il tennis. Il giocatore italiano è tornato ad allenarsi in campo al Circolo della Stampa Sporting di Torino grazie alle nuove direttive del governo. "Vengo in macchina per comodità visto che ho il borsone, ma anche a piedi ci metterei 5 minuti. Guanti? Non è obbligatorio e, facendo il rovescio a due mani, lo trovo scomodo. Certo, le palline le toccano entrambi i giocatori, ma l’importante è disinfettarsi spesso le mani, non toccarsi la faccia o i capelli. In allenamento, non ho problemi perché indosso sempre il cappellino, mentre in partita di solito metto la fascia".
Sonego si sta allenando con Andrea Vavassori, numero 303 del ranking ATP. Entrambi rispettano rigorosamente le regole imposte dall'emergenza sanitaria in corso: spogliatoi chiusi, nessun contatto, gel igienizzante sulle mani. Regole ed abitudini a cui tutto il mondo del tennis si dovrà abituare. Proprio quel mondo del tennis che in questi giorni sta muovendo i primi passi verso il ritorno alla normalità e alla ripresa delle competizioni.
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