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Lorenzo Sonego

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CAT_IMG Posted on 14/11/2021, 14:24     +1   -1
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Torino è pronta a diventare la capitale del tennis con le imminenti Nitto ATP Finals e a seguire la Coppa Davis; pertanto non mancano gli eventi collaterali che stanno coinvolgendo gli appassionati presenti in città. Un esempio è l’evento dell’evento Meet and Greet organizzato dal Mizuno Store di via Soleri a Torino, con i due tennisti di casa Lorenzo Sonego e Andrea Vavassori che hanno potuto palleggiare coi tifosi su un campetto da tennis allestito per l’occasione.

Durante l’evento il nostro Gianluca Sartori ha intervistato il torinese doc Sonego chiedendogli un bilancio di questo 2021, che chiuderà al numero 27 del ranking mondiale: “È stata una stagione positiva, è stato il primo anno in cui ho affrontato tantissimi tornei di questo livello con giocatori di alto livello sin dal primo turno, ogni partita mi ha fatto crescere”.

IL BILANCIO DELLA STAGIONE
Lorenzo ha affrontato il 2021 con un’altra maturità e con gli obiettivi chiari per il futuro: “Sin dal primo torneo fatto in Australia mi sentivo diverso rispetto agli altri anni, con più fiducia, con più continuità nelle prestazioni. Per quanto concerne i risultati è stato difficile perché si trattava del secondo anno nel quale ho affrontato questi tornei, ed era difficile avere una continuità di risultati così importante. Sarà quello su cui dovrò migliorare”.

Idee chiare su quale sia stato il momento più importante della stagione, con il Foro Italico in visibilio per lui: “Il mio miglior risultato è stato Roma, dove ho vissuto di nuovo emozioni fantastiche anche perché ero in casa. C’era di nuovo il pubblico, tutto dalla mia parte, per me quella settimana lì è stata incredibile”. Ricordiamo comunque che Sonego ha raggiunto due finali quest’anno, vincendo sulla terra di Cagliari contro Djere e soccombendo a De Minaur sull’erba di Eastbourne. Detto questo, c’è soddisfazione anche per quanto fatto negli Slam: “A Wimbledon sono arrivato per la prima volta negli ottavi, era l’unico torneo in cui non avevo superato mai il primo turno. È stato un anno davvero positivo, chiuso con zero rimpianti”.

LE NITTO ATP FINALS NELLA SUA TORINO
Il terzo miglior giocatore azzurro sembra quasi non credere alla possibilità di poter assistere alle Finals nella sua città: “Fantastico vedere tutta questa gente a Torino per il tennis, sta facendo crescere il numero di persone di questa città appassionate di questo sport. Sono molto contento e fiero di far parte dei migliori giocatori, soprattutto di questa città ed essere uno stimolo per i giovani”.

Per quanto riguarda una sua potenziale qualificazione è tuttavia cauto: “Sono un sogno, io non sono lontanissimo dal raggiungerlo ma non sono neanche così vicino”. Lorenzo mostra lucidità nell’analizzare ciò che serve per arrivare sin lì: “Ho visto i risultati che hanno fatto i Top 10 che vanno alle Finals. Si tratta di tanti risultati, da ottenere con continuità e nei tornei più importanti. Bisognerà vedere il prossimo anno, magari sperare di essere li vicino per poi impormelo come obiettivo”.

In ogni caso sarà presente (almeno) un italiano, vale a dire il suo grande amico Matteo Berrettini, più giovane di un anno: “Prima di tutto gioca in casa, penso sia una cosa fondamentale per un giocatore di quel livello affrontare un torneo così, ti stimola ancora di più. Lo vedo bene, quest’anno ha giocato alla pari con tutti, ne ha battuti tanti, ha fatto finale a Wimbledon e altri risultati incredibili, penso possa battere chiunque. Ovviamente il favorito rimane sulla carta Djokovic, ma anche lui può dire la sua quest’anno”.

IL SOGNO COPPA DAVIS
La stagione per Lorenzo non è comunque finita, dato che alle porte vi è la fase finale della Coppa Davis sempre nel capoluogo piemontese (almeno nella fase a gironi, perché quella finale si svolgerà alla Madrid Arena): “Quest’anno possiamo puntare veramente in alto, abbiamo due giocatori Top 10, siamo gli unici insieme alla Russia ad averne, quindi è una cosa molto positiva. Ce la giochiamo con tutte le squadre. Poi ovviamente può succedere di tutto, sono partite singole dove anche le emozioni possono dire la loro sul campo. Noi abbiamo il pubblico dalla nostra parte, siamo veramente competitivi, una bella squadra di amici molto uniti e questo è importante”.
 
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CAT_IMG Posted on 23/11/2021, 15:22     +1   -1
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L’Italia dovrà purtroppo fare a meno di Matteo Berrettini in Coppa Davis. Il romano ha dovuto chiudere anzitempo il suo 2021 a causa dell’infortunio agli addominali subito nel corso del primo incontro di Round Robin alle ATP Finals. Berrettini ha provato fino all’ultimo a scendere in campo, ma ha poi lasciato il posto a Jannik Sinner. Sarà proprio l’altoatesino a guidare il team azzurro in singolare tra pochi giorni. L’Italia cercherà di battere la concorrenza di Stati Uniti e Colombia per guadagnare l’accesso ai quarti di finale della storica manifestazione a squadre.

Oltre a Sinner, Filippo Volandri ha scelto di convocare Lorenzo Sonego, Fabio Fognini, Lorenzo Musetti e Simone Bolelli, che sostituirà Berrettini e potrà dare il suo contribuito in doppio. Sonego si è soffermato proprio sulla prossima edizione della Coppa Davis in un’intervista rilasciata al sito ufficiale della FIT. “Gli Stati Uniti saranno un bello scoglio, l'avversario più forte e pericoloso, ma anche la Colombia sarà difficile da affrontare. A Torino ci sono state poche occasioni per giocare qualcosa di davvero importante… finalmente ho la possibilità di disputare uno dei migliori eventi che ci sono al mondo", ha dichiarato Sonego" .

E poi giochi per la squadra, giochi per la nazione: quindi è molto più sentito e penso sia una esperienza unica, che volevo assolutamente vivere. E' stata un stagione fantastica soprattutto grazie a quel torneo( Masters 1000 di Roma, ndr) , perché mi ha dato una carica speciale per affrontare il resto dell'anno. Giocare in casa di nuovo col pubblico per me è stata una emozione fantastica. Quando c'è di mezzo la tua bandiera è sempre qualcosa di speciale. Siamo una bella squadra, molto giovane, possiamo puntare in alto. Direi che sicuramente ci sarà da divertirsi".

Ricordiamo che le partite contro Stati Uniti e Colombia si disputeranno a Torino e saranno trasmesse in diretta da SuperTennis. La speranza è che l'Italia possa vincere il proprio girone e giocarsi le sue possibilità nelle Fasi Finali del torneo.
 
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CAT_IMG Posted on 27/11/2021, 15:07     +1   -1
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L’esordio in Davis nella propria città, a due passi dal proprio circolo, coronato con la vittoria: di certo il 26 novembre 2021 resterà una data indimenticabile per Lorenzo Sonego. Nel suo match vinto con Reily Opelka aveva dovuto annullare un’unica palla break nel settimo gioco, sul 3 pari. Scampato quel pericolo è stato lui a brekkare l’americano nel game successivo. Ha giocata una partita perfetta e sembrava quasi che avesse previsto quel che poteva succedere. Grazie alla collaborazione dello sponsor Mizuno, abbiamo raccolto le sue sensazioni a pochi minuti dall’ingresso in campo al PalaAlpitour di Torino, leggerle a posteriori rende ancora più l’idea di quello che ha rappresentato per Lorenzo la sua prima partita in Coppa Davis.

Quali sono le sensazioni in avvicinamento al match in cui rappresenterai la tua nazione nella tua città?
“È una sensazione indescrivibile, un sogno che s’avvera. Man mano che si avvicina la partita mi sento sempre più carico e non vedo l’ora di giocare davanti al mio pubblico, che riesce a tirarmi fuori tutto quello che ho dentro”.

Sul piano mentale, come sei solito avvicinare partite così importanti? Ci sono concetti che ti ripeti,
“riti” del pre-partita?
“Per me ogni partita è uguale. Cerco di dare il massimo in ogni partita, ogni game, ogni punto. Prima del match mi rilasso con un po’ di musica insieme al mio team e faccio un breve riscaldamento subito prima della partita”.

Quanto è importante l’aiuto del tuo mental coach? In cosa consiste il lavoro che fate insieme?
“Più lavoro con Lorenzo Beltrame e più mi accorgo di quanto sia importante parlare delle proprie sensazioni e delle proprie emozioni. Spesso si hanno delle percezioni sbagliate, e un occhio esterno può aiutarti a vederti in modo più obiettivo e vero. E questo ti fa crescere più rapidamente”.

Immagine di essere 0-40 sul 4-3 per un gran battitore come Opelka, perdere il servizio può costarti il match. Come gestiresti mentalmente una situazione simile? E a parti invertite?
“(Sorriso) Mi è già capitato più di una volta. Un giocatore in crescita, come sono io, non ha ancora degli schemi prestabiliti per determinati punteggi. Questo, a volte, può crearmi qualche problema e qualche dubbio ma, mi rende comunque imprevedibile. Credo che l’importante sia essere convinti che il match non è mai finito: anche se vai sotto 5-2 al terzo puoi ancora vincere. Stessa cosa per il punteggio inverso. L’avversario, a volte, nella disperazione rischia il tutto per tutto e ti ritrovi in parità senza poter recriminare niente”.

Come riesci a unire la grande combattività che esprimi con la serenità che emani verso chi ti
guarda?
“La chiave sta nella mia grande competitività e l’amore che ho per la battaglia. Più difficile e lunga è la battaglia più trovo energie e mi esalto. La serenità viene anche dal fatto che sono felice al di fuori del campo e so di lavorare sodo e di essere preparato e in crescita”.

Cosa ti aspetti dagli incontri contro gli Stati Uniti e Colombia? Quali sono gli avversari e le difficoltà
che ti aspetti?
“Entrambi gli incontri non saranno facili. Io cercherò di essere molto reattivo soprattutto alla risposta, che su questi campi è importantissima, e di comandare il gioco”.

Sonego ha giocato da protagonista a Torino pochi giorni dopo aver preso parte nel centro della città a un evento organizzato da Mizuno, il brand multisport che ha la sede italiana proprio a Torino. L’uomo-Davis dell’Italia ha palleggiato insieme ai suoi tifosi e all’altro tennista torinese Andrea Vavassori in un campo temporaneo allestito davanti al Mizuno Store di via Soleri. Mizuno accompagna Sonego fin dagli albori della sua carriera, avendo creduto nelle sue potenzialità in tempi non sospetti. Potenzialità che, è il sogno di Lorenzo e anche di Mizuno, in futuro potranno spingere Sonego sempre più in alto, magari fino a giocare le ATP Finals nella sua città.
 
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CAT_IMG Posted on 30/11/2021, 15:24     +1   -1
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Visibilmente dispiaciuto e amareggiato, Lorenzo Sonego si è presentato in conferenza stampa dopo il match di Coppa Davis perso contro il croato Borna Gojo provando a spiegare le cause di un’implosione vera e propria, quella che lo ha visto protagonista sul campo del Pala Alpitour. Dopo aver vinto il secondo set, in molti si sarebbero aspettati una vittoria al terzo in rimonta, come con il colombiano Meija due giorni prima, ma il tennista torinese ha avuto un evidente cedimento nervoso.

“Ho perso un brutto primo set, e quando parti male vedi tutto in salita – ha spiegato Sonego -. Ho sentito la pressione, ma fa parte del gioco e bisogna saperla gestire. Cosa non ha funzionato? Ero lento, non riuscivo a giocare veloce. Ho avuto troppi passaggi a vuoto. Non ho avuto continuità. Sono partito bene ma poi sono calato. Poi mi sono ripreso nel secondo set ma sono calato di nuovo. Troppi alti e bassi. Da un lato ci sta, perché non ho grande esperienza di Coppa Davis. Tanta emozione e un po’ di stanchezza mi hanno tradito. Ho fatto due grandi partite, la seconda meno buona della prima… E poi ho perso questa. Una lezione che mi servirà per il futuro”.

Per Sonego vittorie contro Opelka e Meija, poi un ko contro Gojo, attuale 279 ATP, che sicuramente ha colto di sorpresa tutti. “Che cosa mi dava noia del suo gioco? Il suo servizio, sicuramente – ha detto Sonego analizzando quanto è accaduto in campo -. Ma il problema è stato che tendevo a esagerare, avevo troppa fretta, e invece di stare lì tranquillo a palleggiare, ero precipitoso e sbagliavo”.

Sonego: “Bellissimo giocare a Torino, mi spiace ancora di più per questo”
Sonego fa poi un bilancio della sua esperienza in Davis a casa sua, Torino: “E’ stata una grande emozione giocare queste tre partite in casa, bellissimo giocare davanti ad amici, familiari… spero di avere altre occasioni per rigiocare qui… Mi sono divertito – dice Sonego con aria per la verità triste e sconsolata – ho lasciato l’anima in campo, mi dispiace ancora più perdere una partita in questa situazione”. A Lorenzo, infine, viene chiesto un parere sulla partita di doppio contro Mektic e Pavic, che sarebbe decisiva solo se Sinner battesse Cilic (la conferenza si tiene proprio mentre i due numeri uno sono in campo).

Alle Olimpiadi Tokyo, Sonego e Musetti andarono vicini a battere i due croati poi medaglie d’oro: “Mektic e Pavic non sono fenomeni in risposta, ma giocano molto bene a rete. A Tokyo c’è mancato poco. In generale penso che due singolaristi forti possano battere anche i migliori doppisti, soprattutto in condizioni così lente. Non so se giocherò io, siamo cinque giocatori, tutti pronti e competitivi”.
 
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CAT_IMG Posted on 7/1/2022, 02:25     +1   -1
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Una delle caratteristiche che accomuna i tre tennisti italiani nella Top 30, Matteo Berrettini, Jannik Sinner e Lorenzo Sonego, è la stabilità del rapporto con il loro allenatore storico. Tutti e tre infatti mantengono come guida tecnica i maestri che li seguono da quando erano poco più che bambini e li hanno portati passo dopo passo ai vertici del tennis mondiale.

Tra questi l’ultimo arrivato nelle posizioni che contano del ranking ATP è Lorenzo Sonego, 26 anni di Torino, che nel 2021 ha vinto il suo secondo titolo del circuito maggiore a Cagliari, ma soprattutto ha infiammato le notti romane agli Internazionali BNL d’Italia raggiungendo le semifinali sconfiggendo lungo il percorso campioni affermati come Gael Monfils, Dominic Thiem e Andrey Rublev.

Durante la off-season di dicembre l’Insider ha parlato il suo allenatore storico Gipo Arbino che ha allevato Lorenzo Sonego da quando era nella “culla tennistica” aiutando a scegliere la carriera tennistica dopo un periodo nel quale si era diviso tra i campi da tennis del Circolo della Stampa e le squadre giovanili del Torino Calcio.

Coach, lavori con Lorenzo da ormai più di un decennio, ci puoi raccontare il primo incontro con lui?
Lavoriamo insieme da quando Lorenzo ha preso in mano la racchetta, ovvero da quando aveva 11 anni. Un amico del padre mi ha chiesto di dargli un’occhiata, perché a lui sembrava fosse molto portato, nonostante avesse giocato solamente 3-4 volte. Io l’ho guardato ed effettivamente non riuscivo a credere che avesse giocato così poco. Aveva delle buone attitudini, anche se era molto piccolo e molto magro.
Da lì si è iniziato, e Lorenzo è passato rapidamente dalla SAT al perfezionamento, ma sempre rimanendo nel gruppo, uno dei tanti, magari un po’ più portato, ma non era un fenomeno alla Sinner, per intenderci, uno che si vede subito che è un fenomeno.

Quando hai capito che Sonego sarebbe potuto diventare un tennista professionista? In generale, quando si riconosce il talento?
Fino ai 18-19 anni Lorenzo si è comunque allenato in gruppo con tutti gli altri. A 19 anni era 2.3, per poi passare l’anno successivo a 2.1. In quel periodo ha iniziato a fare un pochino di attività internazionale, e quando ha preso i primi punti ho chiamato [Giancarlo] Palumbo [maestro del settore tecnico Under 18] alla FIT e gli ho detto che stavo seguendo un ragazzo che non conosceva nessuno ma che secondo me aveva delle qualità. Abbiamo quindi avuto l’occasione di andare a Tirrenia e incontrarci con Umberto Rianna, che è il responsabile degli Over 18: Lorenzo è piaciuto, e quindi ci è stato dato il primo contributo che ci ha permesso di fare un minimo di attività.

Per arrivare ad essere un tennista professionista a tutti gli effetti, quali sono gli ostacoli da superare, soprattutto in giovane età? Quanto conta la testa, il talento, la voglia di viaggiare per tornei?
Quando ho visto Lorenzo per la prima volta ho fatto un rapido calcolo: il padre è alto 1,95m, la madre è 1,70m, aveva dei piedi straordinari e una coordinazione pazzesca, caratterialmente era molto positivo e un gran lottatore, e allora mi sono detto: “Nano sicuramente non rimane, proviamo a lavorare”. Il mio discorso iniziale è stato più di simpatia che non scientifico da “talent scout”: non ero sicuro di nulla, non sapevo dove si potesse arrivare, però era un ragazzo che mi stava simpatico, quando si giocava a squadre dava l’anima, gli ho dato una buonissima impostazione in tutti i colpi ed ho aspettato pazientemente che si sviluppasse.

L’attività che abbiamo fatto all’inizio è stata prevalentemente a livello di tornei open: purtroppo non c’erano grandi possibilità economiche per poter viaggiare alla ricerca di punti, la sua famiglia è una famiglia normale, con una situazione economica buona ma non straordinaria, poi lui ha anche una sorella, per cui non c’erano enormi risorse da investire. Anche perché nella fase iniziale della sua carriera non era un giovane su cui sembrava ragionevole fare investimenti: tra quelli del suo anno di nascita, il 1995, a livello under 12, 14 e 16, a confronto di quelli come Donati e Napolitano che sembravano dei fenomeni, lui era di terza fascia, era uno del gruppo. Per quel motivo Lorenzo, così come anche Matteo Berrettini, non ha mai avuto una classifica ITF a livello junior.

Poi nel corso degli anni le cose sono iniziate ad arrivare, anche perché Lorenzo ha sempre avuto grande voglia di viaggiare, giocare, migliorarsi: a lui non pesava stare lontano da casa anche per mesi, e questo è stato molto importante per la sua crescita.
A livello tecnico, con la collaborazione di Rianna e della Federazione, siamo riusciti a dargli un bagaglio tecnico completo, circondandolo di un team di supporto professionale. Ma non è mai stato un predestinato: è stato un ragazzo partito dalla SAT che gradino dopo gradino a costruito sul bagaglio tecnico completo che aveva, arrivando ad avere nel diritto e nel rovescio i suoi colpi migliori. Personalmente ho lavorato molto sul rovescio, insegnandogli tutti i tipi di colpo con diverse rotazioni e in diverse situazioni di gioco, perché anche quando è arrivato vicino alla Top 100 quello era il suo aspetto più debole.

Per quel che riguarda la mia opinione sul talento, io appartengo a quelli che dicono che il lavoro consente di arrivare solo fino a un certo punto. Ci sono tantissimi che lavorano tanto, ma per arrivare nei Top 100, nei Top 50 e poi anche più su bisogna avere delle doti naturali sull’intuito, sulla rapidità, sui tempi di reazione e sulla facilità di apprendimento. Anche in queste ultime settimane con Lorenzo abbiamo cambiato qualche cosa nell’impugnatura del rovescio e nel movimento della battuta per continuare a migliorare, e questa capacità è quella che alla fine fa la differenza.
 
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CAT_IMG Posted on 4/2/2022, 15:13     +1   -1
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Sono ormai diventati il suo marchio di fabbrica: lotta, sacrificio, tenacia e costanza. Se tutto ciò poi avviene sulla terra rossa, superficie romantica per definizione che lascia sovente sul corpo i segni colorati della battaglia, non può che significare esaltazione per Lorenzo Sonego. Potremmo infatti riassumere così il match vinto dal torinese a Cordoba su Carballes-Baena, complicatosi maledettamente nel primo set e poi, come sovente accade nel tennis, vinto il tie-break nel secondo set, il terzo è stato poco più che una formalità.

Ed è evidentemente la soddisfazione di Lorenzo in sala stampa, subito dopo il match: “Nel primo set ho pagato la disabitudine alla terra, superficie che amo e che esalta il mio modo di giocare. Mi stavo rendendo conto che qualcosa non andava, fortunatamente ho capito cosa; nello specifico ho cambiato approccio prendendo maggiore confidenza per essere più aggressivo rispetto al primo set. Ho migliorato le percentuali al servizio, giocando ogni volta sempre più vicino al campo e cercando di rubare il tempo all’avversario, facendolo indietreggiare e poi venendo a prendermi il punto con i piedi dentro il campo. La chiave tecnica del match è stata questa: servizio e dritto sfruttati al meglio nel secondo e nel terzo set, anche grazie alle condizioni particolari di Cordoba. Di sicuro l’altura aiuta a far correre maggiormente entrambi i colpi”.

Condizioni, come dicevamo, particolari. L’altura sì, ma anche terra rossa, superficie sulla quale Sonego non giocava da mesi e che massimizzano il suo tennis: “Mi piace giocare sulla terra e mi mancava tantissimo. Qui escono le mie doti fondamentali che sono lotta e sacrificio. Solo così mi diverto, anche perché per fare il punto devi giocarlo tre volte e questo mi dà ogni volta sempre più forza. Poi il pubblico di Cordoba è speciale: è un pubblico caliente che mi ha trasmesso molta energia durante i momenti più difficili. Se sono uscito dal campo col sorriso è anche merito loro”. Saranno quarti di finale per la prima volta in Argentina, in questo torneo nello specifico per Sonego che affronterà Albert Ramos per un posto nelle semifinali del torneo in questo venerdì, attorno alle 18.30 italiane: “E’ la seconda volta che ci gioco insieme. La prima volta ho perso a Rio. Lui è un giocatore con grandissima esperienza e sarà molto complicato anche perché lui come me sulla terra si esalta”.

Una battuta conclusiva sulla convocazione in nazionale per il match di coppa Davis in programma il 4 e il 5 marzo a Bratislava con la Slovacchia per un posto alle fasi finali del torneo. “Sono molto contento della convocazione, non vedo l’ora di dare il mio contributo come ho sempre fatto. Per me è un grande onore giocare per la selezione nazionale di Davis”. Vista l’assenza di Berrettini, per Lorenzo ci sono possibilità di giocare come numero due in singolare, come accadde a novembre a Torino.
 
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CAT_IMG Posted on 12/4/2022, 14:24     +1   -1
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Lorenzo Sonego torna alla vittoria al Masters 1000 di Montecarlo: dopo aver battuto Ivashka in due set (6-3 6-3), il tennista azzurro si è concesso alle domande dei giornalisti italiani presenti in conferenza stampa. Visibilmente rasserenato, Sonego ha spaziato tra vari argomenti, dalle difficoltà dei mesi passati ai piani futuri, compresi quelli riguardanti la musica. Ecco le sue parole.

D: La sensazione è che non fosse tanto una questione di tennis, quanto di resistenza fisica che è mancata in alcune circostanze.
Sonego: “La prima parte di stagione è stata molto dura, con tanti viaggi: dall’Australia al Sudamerica per poi partire per la Davis e poi nuovamente per gli Stati Uniti. A un certo punto ero un po’ cotto. Non ho potuto staccare nè con la testa nè fisicamente. A Indian Wells ho fatto molta fatica, ma già a Miami mi sentivo meglio”.

D: Dai quarti del 2019 ad oggi come sei cambiato? Cosa ti piace di questo posto?
Sonego: “Mi porto dentro ottimi ricordi, quello è stato il primo Masters 1000 dove sono andato molto avanti. Sono ricordi che mi fanno entrare in campo col sorriso. Il mio gioco da allora è migliorato, come è migliorato quello di tanti altri giocatori. Però giocare qui mi piace, perchè è bello il posto davanti al mare, poi vengono tanti amici da casa perchè Torino è molto vicina, e poi il pubblico è molto italiano”.

D: Hai giocato contro un bielorusso: che effetto ti ha fatto?
Sonego: Noi tennisti siamo molto impegnati e c’è poco tempo per staccare e pensare ad altro. Ovviamente sono attento a quello che succede nel mondo, ma devo stare concentrato su me stesso. Ivashka non c’entra nulla con la situazione che si è creata, siamo giocatori di tennis, c’è rispetto, si gioca una partita e finisce lì”

D: Dai momenti di difficoltà recenti che indicazioni hai tratto?
Sonego: “Devo riuscire a staccare con la testa tra un torneo e l’altro. Quindi la gestione degli impegni e la programmazione la posso migliorare. Per il resto la chiave è sempre quella: l’allenamento. La fiducia e il ritmo di gioco nascono dal modo con cui ti approcci al lavoro”.

D: In questo periodo hai fatto un richiamo fisico? O avevi bisogno di una pausa mentale?
Sonego: “Stare una settimana a casa per allenarmi mi è servito per ricaricare le batterie. Ho staccato qualche giorno e poi ho lavorato duramente per 4-5 giorni perchè la terra battuta richiede un grande dispendio di energie e bisogna essere pronti”.

D: Stai preparando qualche nuova hit musicale? E nello spot con Borghese hai cucinato tu?
Sonego: “Certo. Una carbonara. Lui mi ha dato una ricetta che non posso ovviamente svelare, ma se verrete a cena da me vi farò assaggiare. La musica? Per l’estate arriverò un nuovo disco… Ma adesso è troppo presto per parlarne”.
 
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CAT_IMG Posted on 15/5/2022, 13:36     +1   -1
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Se sul campo da gioco non sta attraversando sicuramente un momento felice della sua carriera tennistica, Lorenzo Sonego resta un atleta di alto livello ed un uomo concreto, sia sul campo che fuori. Cuore e passione che vanno oltre il rettangolo di gioco e che trascendono verso concreti concetti di solidarietà.

È di queste ore, infatti, la notizia di un ruolo molto importante per il tennista torinese, che sarà ambasciatore e testimonial di Tennis for Africa, associazione attiva dal 1998, che ha realizzato numerosi eventi sportivi con la partecipazione dei più prestigiosi giocatori di tennis a livello internazionale. La raccolta di fondi è attiva tutto l’anno attraverso la realizzazione di aste sul Web, lotterie e promozione di attività attraverso i social network.

Come segno tangibile, Sonego ha donato la sua racchetta usata e autografata, attualmente all’asta su ebay e disponibile su tennisforafrica.org. Il ricavato sarà devoluto al finanziamento delle spese di viaggio internazionale per un giovane tennista africano, che arriverà in Italia a fine giugno per partecipare ad uno stage di 15 giorni offerto dalla Accademia di Riccardo Piatti.

Il progetto, che ha subìto una pausa di oltre 2 anni a causa della pandemia del Covid, riprende con la raccolta fondi e prosegue nel programma “Tennis Welcome Initiative”, attualmente attivo solo a Khwisero – Kenya con l’accesso gratuito al tennis per i giovani provenienti dalle famiglie più emarginate, in connessione ai programmi educativi delle scuole.
 
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CAT_IMG Posted on 26/5/2022, 19:42     +1   -1
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Un po’ di fortuna e tanta voglia di ricominciare a vincere. Questi sono gli ingredienti che hanno portato Lorenzo Sonego al terzo turno del Roland Garros. Fortuna perché il torinese non doveva essere testa di serie, ma lo è diventato grazie al forfait dell’ultimo minuto di Bautista Agut. Ciò gli ha permesso di evitare giocatori meglio piazzati di lui in classifica nei primi due turni. La fortuna però non può bastare, soprattutto se ci si trova in un momento in cui i risultati stentano ad arrivare. C’è bisogno anche di una grande forza mentale per accantonare le sensazioni negative. È quanto ha fatto Sonego che si è presentato a Parigi venendo da 10 sconfitte nelle ultime 13 partite giocate, di cui tre consecutive negli ultimi tre match prima del Roland Garros (a Roma con Shapovalov i segnali positivi, però, non erano mancati). Lorenzo ha saputo sfruttare il tabellone vincendo prima con Gojowczyk e poi oggi con Joao Sousa: era una partita tutt’altro che scontata, anche perché il portoghese era reduce dalla finale di Ginevra, persa proprio contro il prossimo avversario dell’italiano, Ruud.

Si spiega così l’urlo di liberazione e di gioia di Lorenzo subito dopo aver realizzato il match point. A quell’urlo sono seguite poi le parole in conferenza stampa attraverso cui Sonego ha fatto capire quanto sia importante per lui questa vittoria, anche visto il livello di gioco messo in campo: “E’ stata una partita molto dura. Nel primo parziale ho annullato quattro set point. Ho giocato davvero un buon match con ottima mentalità e intensità. Sono molto contento per come sono riuscito a vincere il primo set”.

“La partita credo che sia stata di grande livello, sicuramente una delle migliori giocate nella mia carriera” ha detto Sonego del match giocato con Sousa, confermando quanto dichiarato al giornalista Stefano Semeraro dal suo coach Gipo Arbino, secondo cui questa versione di Lorenzo Sonego è quella migliore mai vista. “Sono soddisfatto dell’atteggiamento tenuto in queste due partite, senza cali di concentrazione. Oggi lui era molto tosto, non ha mai mollato, non è mai calato, sono riuscito a sfruttare le mie occasioni essendo aggressivo e andandomi a prendere le mie occasioni.”

A proposito della serie di risultati negativi, Lorenzo ha spiegato cosa sta facendo la differenza rispetto alle settimane precedenti: “Questo è un Grande Slam, c’è bisogno di essere concentrati in ogni momento. E poi mi piace l’atmosfera che si respira qui a Parigi, mi piace giocare qui. La terra è la mia superficie preferita: voglio sempre fare il massimo e ora finalmente ho giocato il mio miglior tennis”.

L’“effetto testa di serie” è però finito. Al prossimo turno dall’altra parte della rete ci sarà un avversario a dir poco ostico: il numero 8 del mondo Casper Ruud, che oggi ha superato agevolmente Ruusuvuori. Per questo in sala stampa era presente anche un giornalista norvegese che gli ha chiesto cosa si aspetta dal prossimo turno: “Non ho mai vinto contro Casper (tre i precedenti vinti dal norvegese, ndr), lo conosco molto bene: è in top 10 da un anno e sulla terra è davvero difficile da battere. Ma ora voglio godermi la vittoria di oggi e so che se darò il mio meglio, potrò vincere la partita”.

“Il diritto a sventaglio è il suo colpo migliore – ha poi continuato Lorenzo con la stampa italiana – ha migliorato anche il servizio, che ora è molto fastidioso. Bisogna prendere campo prima di lui, non lasciargli troppo tempo per pensare perché la sua palla è pesante, e bisogna anche stare attenti al lungolinea di rovescio perché lo fa spesso per cambiare la diagonale. Fisicamente lui è fortissimo, poi, quindi è pronto a stare in campo molto a lungo”. Cosa dovrà fare per giocarsela? E’ lo stesso Sonego a rispondere: “servire bene ed essere più aggressivo di oggi per rimanere con i piedi sulla linea di fondo campo”.
 
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CAT_IMG Posted on 29/5/2022, 13:54     +1   -1
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Nonostante la sconfitta arrivata al 5° set contro Casper Ruud, Lorenzo Sonego è tutt’altro che amareggiato. “Posso vederla solo in maniera positiva, contro uno dei primi dieci, uno dei più forti sulla terra, e io gli sono stato sopra per buona parte della partita” fa sapere il tennista di Torino in conferenza stampa, in cui ha affermato di stare bene fisicamente e fa i complimenti al suo avversario, più esperto in queste situazioni.

In inglese.
È stata una battaglia molto dura contro Casper Ruud, puoi spiegarci come ti senti?
LORENZO SONEGO: Penso che sia stata una grande battaglia oggi, sono davvero felice per la mia partita e voglio dire congratulazioni a Casper per la lotta nel quarto e quinto set, dove è stato incredibile, ha giocato una partita incredibile e niente, è una buona esperienza per me. […] Ero in fiducia e ho giocato al mio meglio, e oggi non potevo fare nulla di diverso, lui è stato meglio di me.

Quanto pensi che Casper fosse più forte in questa partita? In quale parte del gioco senti che lui era migliore di te? Perché ha vinto?
LORENZO SONEGO: Penso che nel secondo e nel terzo set ho giocato in modo incredibile e ogni volta che ho colpito la palla sul dritto ho colpito molto forte e l’ho spinto dietro e, sì, ho giocato davvero bene. Poi Casper ha cambiato qualcosa e ha giocato in modo incredibile. Nessun errore per lui, ha servito così bene negli ultimi due set e ha vinto la partita.

Gli italiani sugli spalti hanno iniziato sempre di più a tifare per te durante il secondo set. Quanto hanno significato per te questo supporto?
LORENZO SONEGO: Sì, è abbastanza divertente giocare qui con questa atmosfera. Ed è davvero bello. Siamo a Parigi e per essere qui al Roland Garros in uno dei migliori tornei del mondo, mi piace giocarci. Ci sono un sacco di italiani qui ed è bello per me e, sì, è stata davvero una bella atmosfera oggi.

In italiano.
Nel quarto set è finita un po’ la benzina?
LORENZO SONEGO: Io fisicamente mi sentivo bene durante tutta la partita, sono cambiate un pochino le condizioni con prima che erano molto più veloci e sono rallentate un po’. Lui inoltre ha una prestanza fisica molto importante e molto più potente di me quindi in quelle condizioni può rendere molto di più. È stato bravo, io ha provato a stargli dietro. Mi manca un pochino la continuità in risposta.

Dopo questa prestazione riesci comunque a vedere il bicchiere mezzo pieno?
LORENZO SONEGO: Non sono esattamente deluso da questa prestazione perché ho giocato una partita incredibile, una delle migliori partite. Quando giochi così il risultato conta poco, torno a casa contento delle cose che ho fatto, dando l’anima. Mi sento migliorato e sulla strada giusta. Posso vederla solo in maniera positiva, contro uno dei primi dieci, uno dei più forti sulla terra, e io gli sono stato sopra per buona parte della partita. È solo una cosa positiva

Successivamente Ubaldo Scanagatta ha presenziato anche la conferenza di Casper Ruud, chiedendo al n.8 del mondo un parere sull’incontro e la prestazione di Sonego

Hai giocato quattro volte con lui e l’hai battuto tutte le volte. Ma questa è stata probabilmente la più difficile. Sonego ha detto che probabilmente ha giocato la sua migliore partita di sempre. Normalmente non senti qualcuno dire una cosa del genere quando perde. A cosa stavi pensando quando eri sotto due set a uno? Cosa ne pensi della sua prestazione? Credi che abbia perso un po’ di energie nel quarto e quinto set o sei stato tu a tornare a giocare meglio?
CASPER RUUD: Beh, penso che quando giochi al meglio dei cinque set, entrambi i giocatori giocheranno a volte o in alcuni periodi della partita un po’ meglio, e a volte con un po’ più errori. Ma per quasi tre set completi, il secondo, il terzo, il quarto set Lorenzo ha giocato davvero bene, aggressivo, giocando vincenti sia di diritto che di rovescio, da situazioni di pressione e anche offensive. È stato difficile per me sapere esattamente in quale angolo volevo mettere la palla, perché era molto aggressivo da entrambe le parti e serviva bene. Ma stavo pensando che l’incontro fosse al meglio dei cinque set, e ad un certo punto speravo, ovviamente, che il suo livello sarebbe sceso un po’ e che io avrei potuto giocare un po’ di più con lui. Sì, fortunatamente per me nel quarto set, alla fine ha commesso degli errori nell’ultimo parziale dove l’ho portato sul 6-4, un paio di errori con il diritto, e sono riuscito a rimettere delle belle palle. Penso che in questo tipo di partite è bello avere un po’ di esperienza avendo già giocate cinque set in passato. Anche se sono giovane, ho già giocato penso a più di 10 partite da cinque set nella mia carriera, quindi penso che questo mi abbia aiutato un po’ oggi.
 
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CAT_IMG Posted on 29/6/2022, 13:16     +1   -1
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Dopo la recentissima sconfitta al torneo del Queen’s, Lorenzo Sonego ha battuto l’americano Denis Kudla, un osso duro sull’erba, al quinto set 6-7(6) 6-3 7-5 4-6 6-2 (qui la cronaca), raggiungendo il secondo turno a Wimbledon. Nell’intervista post-partita ha parlato del match (“Un bel passo avanti”) e delle difficoltà del primo set, che avrebbero potuto indirizzare la sfida in tutt’altro modo, del suo prossimo avversario Hugo Gaston (“Giocatore fastidioso e di talento”), e della questione Berrettini, che ha lasciato il torneo dopo la positività al covid. “La cosa che ha fatto Matteo è rispettabilissima perché magari altri giocatori in quelle condizioni possono anche far finta di niente“

D. Finalmente dopo due tentativi hai vinto con Kudla.
SONEGO. Sono stato bravo a reagire subito dopo un primo set così tosto, rocambolesco e fortunato, con qualche errore di scelte nel tiebreak, anche un challenge chiesto dopo aver risposto bene, qualche abbaglio. Però comunque bene contro un giocatore fastidioso sull’erba, uno dei migliori secondo me su questa superficie. Quindi per me un bel passo avanti; ci avevo perso al Queen’s anche giocando bene e vincere oggi non era per nulla scontato.

D. Cosa hai fatto meglio rispetto alla partita di due settimane fa?
SONEGO: Sicuramente il servizio mi ha reso tanto oggi. Ho palleggiato bene, cambiavo spesso il ritmo, in lungolinea, perché stare spesso sulla diagonale del rovescio con lui è molto pericoloso; ho usato il back nel modo giusto per variare le altezze e lui ha fatto qualche errore in più.

D. Dopo esser stato avanti due set a uno, quando sei arrivato al quinto che cosa hai pensato?
SONEGO: Mi sono fermato un attimo, sono andato in bagno e ho detto ‘devo dare tutto quello che ho’, e poi vada come vada. Lui è un giocatore molto forte su questa superficie, era 50 e 50.

D. Cosa mi dici del tuo prossimo avversario? Hugo Gaston battuto due volte su due.
SONEGO: Tutte e due al terzo, due partite estremamente complicate. Lui è un giocatore molto fastidioso sulle superfici rapide, di grandissimo talento, ha una mano incredibile.

D. Oggi (martedì) c’è stata la notizia della positività di Berrettini. Che cosa vi hanno detto gli organizzatori del torneo sulle procedure covid, se ce n’è una. Cosa succede se qualcuno di voi si ammala? Cosa vi hanno detto?
SONEGO: Questo non lo so. Penso che ogni giocatore… non credo che ci siano ancora regole legate al covid adesso, però penso che ogni giocatore debba preservare sia la sua che la situazione degli altri. E la cosa che ha fatto Matteo è rispettabilissima perché magari altri giocatori in quelle condizioni possono anche far finta di niente e presentarsi lo stesso in campo. Lui ha rispettato gli altri e questo è un bellissimo gesto. È una bellissima cosa che dovrebbero dare tutti i giocatori.

D. Pensi che il torneo avrebbe dovuto mantenere dei controlli? Per rispetto verso di voi visto che il virus è ancora in giro.
SONEGO: Ora come ora penso sia più una decisione che deve prendere il singolo giocatore per rispettare gli altri. Ora per fortuna le regole sono meno restrittive di prima, però è una cosa che deve partire dal giocatore.
 
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CAT_IMG Posted on 1/7/2022, 13:50     +1   -1
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Una bella vittoria contro Hugo Gaston, tra una veronica a concludere uno scambio da cineteca e il sostegno dei tifosi italiani, per confermare di trovarsi molto bene sull’erba. Lorenzo Sonego centra il terzo turno per il secondo anno consecutivo ai Championships: l’anno scorso si fermò in ottavi contro Roger Federer, quest’anno sulla sua strada c’è l’altro totem di questo sport, Rafa Nadal, a livello di terzo turno. Peccato che l’edizione attuale non assegni punti, perché il torinese scivolerà intorno alla 70esima posizione del ranking ATP. Ma il torneo di Londra gli sta dando morale e autostima per andarsi a riprendere i punti in seguito.

Intanto, c’è una partita importante da giocare. “Sì, Nadal qualcosina ha vinto… – sorride Lorenzo dopo il match contro Gaston ai microfoni di Repubblica -. Servirà una prestazione pazzesca. Ma forse l’erba è la superficie migliore per incontrarlo. Dovrò sicuramente essere molto aggressivo con servizio e dritto. Su questa superficie essere attendisti non conviene a nessuno e mi trovo bene perché la palla salta meno, me la trovo ad altezza fianco per il rovescio, preferisco così per giocarlo piatto. Mi può aiutare anche il fatto di aver giocato sul Centrale l’anno scorso contro Federer, almeno un pochino di esperienza ce l’ho”.

Sonego, che ha incassato gli elogi da parte del campione maiorchino, spiega la filosofia con cui sta approcciando questo torneo: “Puntare sul servizio e dritto è fondamentale. Sono le armi principali del mio gioco e devo farle valere. A questo livello aspettare non si può, chi prende in mano il gioco per primo è avvantaggiato”. Infine, un pensiero all’amico Matteo Berrettini. “Ha fatto la scelta giusta con il ritirarsi, ha dimostrato ancora una volta di essere corretto. Non tutti avrebbero fatto lo stesso”.
 
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CAT_IMG Posted on 1/7/2022, 19:58     +1   -1
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di Ubaldo Scanagatta

Stamattina Lorenzo Sonego, reduce da una convincente prova contro Hugo Gaston, si è allenato con Cristian Garin, in preparazione al match di sabato e di terzo turno con Rafa Nadal programmato sul Centre Court. Mission impossible? In condizioni normali sì, però Rafa ha concesso un set a Cerundolo, un altro set a Berankis. Giocatori che non sono più forti di Lorenzo, che lo scorso anno qui giunse in ottavi (battè Sousa, Galan e Duckworth).

Ho chiesto al suo coach Gipo Arbino se non avevano pensato di “ingaggiare” uno sparring mancino… con vista Rafa, e lui ha risposto: “Lo faremo domani. Ma a Lorenzo serve in realtà uno che lo metta in palla sbagliando poco, perché tanto un mancino che gichi come Nadal non esiste. Ha giocato contro Gaston, mancino e con rovescio bimane, ma non è Nadal! L’altro giorno si è allenato con Gasquet che era perfetto: non sbagliava mai, giocava di ritmo ed è stato utilissimo. Per intendersi: se Lorenzo si scaldasse con Bublik sarebbe un disastro. Conta che trovi il ritmo, che senta bene la palla, che automatizzi i colpi per giocare la partita più solida possibile. Contro Gaston è stato solidissimo”.

Arbino è convinto che Lorenzo stia giocando benissimo, molto meglio dello scorso anno. “Ha perso due partite di misura, con Berrettini e con Kudla, e le ha perse per pura sfortuna, per pochissimi punti e mini-dettagli. Avrebbe meritato di vincerle lui…”.

Quindi il morale è buono, la fiducia c’è. Anche se si deve misurare con Nadal. “Il momento peggiore è stato il giorno dopo la sconfitta con Kudla, quando Lorenzo è andato ad allenarsi e a un certo punto, probabilmente a seguito di un dritto molto forte di Cerundolo che è rimbalzato male sul suo rovescio; lui ha cercato di adattarsi a quella traiettoria così cambiata e nel farlo ha sentito una fitta al polso sinistro. Ci siamo spaventati moltissimo. Con il polso, anche quello sinistro, non si scherza. Per fortuna un falso allarme!”

-E allora non si è allenato per un po’?

“No, no, ha continuato ad allenarsi e… a giocare il rovescio a una mano, allenando lo slice. Ed è andata bene così… perché ieri ha giocato lo slice anche in approccio contro Gaston meglio di sempre!”.

A volte il destino fa strani scherzi, non sempre brutti. Contro Nadal, Lorenzo non ha mai giocato. Nadal ha fatto i complimenti di prammatica a Lorenzo, al suo servizio, al suo dritto, ma è certo che gli farà giocare centinaia di rovesci.

Lorenzo però non sembra troppo intimorito. Vedremo sul campo. “Sul centrale ho già giocato…con Federer” aveva detto venerdì sera. E domenica, ultimo match, gli toccherà di nuovo il centrale. Non è Federer, è Nadal… una leggenda dopo l’altra, un mito dopo l’altro. Per sdrammatizzare in Toscana direbbero… se non è zuppa è pan bagnato.
 
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CAT_IMG Posted on 3/7/2022, 14:08     +1   -1
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È stato un sabato diverso dagli altri nel torneo di Wimbledon. Il tennis in campo è stato bellissimo ma ci sono anche stati pesanti scontri e botta e risposta tra gli avversari. Abbiamo visto una vera e propria lite tra Stefanos Tsitsipas e Nick Kyrgios, un match psicodramma che ha visto trionfare alla fine il talento australiano.

Molto meno lottato invece l'altro match con Rafa Nadal che ha demolito senza patemi il nostro Lorenzo Sonego. L'azzurro ha potuto ben poco contro il ventidue volte vincitore del Grande Slam ma anche qui c'è stato uno spiacevole episodio. Nel terzo set Sonego ha provato a combattere, ha reagito ed ha recuperato un break a Rafa caricandosi (come fa di solito), ma qui è successo un qualcosa di incredibile. Nadal ha chiamato con il dito Sonego a rete e gli ha consigliato di evitare di gridare in quanto le sue urla gli davano fastidio.

Una situazione particolare che ha colto impreparato Sonego che si è subito scusato. Successivamente l'azzurro ha subito il break (poco dopo) e Rafa ha chiuso la sfida. A fine match i due sono stati protagonisti di un botta e risposta. A fine match, come riporta la Gazzetta dello sport, Lorenzo Sonego ha rilasciato pesanti dichiarazioni attaccando Rafa Nadal per il suo comportamento: "Non esiste che un tennista chiami a rete un altro, si fa in terza categoria non a Wimbledon. Chiami l'arbitro, non chiami il tuo avversario a rete. In quel momento mi ha condizionato. A fine match si è scusato, è stato educatissimo. Io gli ho detto però che in quel momento mi aveva condizionato".

I due si sono chiariti parzialmente a fine match con Nadal che è apparso anche deluso: "Mi dispiace molto se l'ho infastidito. Volevo solo spiegargli quella cosa. L'ho fatto in modo gentile, ma ora mi sento davvero male per avergli dato fastidio. Andrò subito a parlargli".

Anche successivamente sia Nadal che Sonego sono tornati su quello che è successo, ma nonostante tutto Rafa ha vinto un match dove però non è uscito benissimo a fine gara, un attacco ritenuto per certi versi eccessivo.
 
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CAT_IMG Posted on 25/9/2022, 19:16     +1   -1
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L. Sonego b. [7] A. Bublik 7-6(3) 6-2

Ancora una volta il cemento indoor potrebbe rivelarsi un crocevia importante per le sorti di Lorenzo Sonego. La finale a Vienna nel 2020, seppur persa, lanciò quel 2021 da sogno per il torinese, la sua miglior stagione in carriera. Oggi, a Metz, le cose sono andate ancora meglio, dato che la vittoria su Alexander Bublik (andando sul 4-0 negli scontri diretti) ha reso Lorenzo il primo italiano nella storia a vincere il Moselle Open, torneo indoor con nomi di un certo rilievo che hanno preceduto il nostro nell’albo d’oro. Dopo un pessimo 2022, dove questa è stata la prima settimana in cui Sonego ha vinto quattro partite di fila, finalmente può sorridere, con il primo titolo che può riscattare, e addolcire, il finale di un’annata per larghi tratti da dimenticare. Da dimenticare certamente anche la prestazione di Bublik, che dopo un ottimo primo set, in cui non ha però saputo strappare il ritmo a Sonego, si è arenato nel secondo set, preda delle proprie lune, senza riuscire più a far nulla se non crollare e regalare un po’ di esibizione. Sesta finale su sette persa (con l’unico titolo vinto a Montpellier battendo Zverev) per il kazako, che da domani sarà n.41 al mondo. Terza affermazione su cinque invece per Sonego, senza perdere neanche un set tra l’altro, e 20 posizioni scalate nel ranking, dove raggiungerà il n.45 (a meno che Marcos Giron non vinca il San Diego Open: in tal caso sarà n. 46).

Il match – la partita prosegue sul binario dei turni di battuta, con entrambi che stanno servendo benissimo, ma nessuno riesce a compiere il salto di qualità in risposta. Vi si avvicina Bublik per primo, giocando un quinto game in spinta e riuscendo a prendere in mano lo scambio accelerando e variando, la cosa che Sonego non deve concedergli; quest’ultimo, da parte sua, è impeccabile nel risalire dallo 0-40 e vincere 5 punti di fila, con molta lucidità e ancora chiamando a sé l’amato servizio. Il kazako veleggia senza problemi nei propri game di battuta, anche per qualche difficoltà del torinese in risposta, che non sempre riesce a trovare il suo proverbiale dritto come vorrebbe. Nel decimo game arriva la prima palla break per Sonego, nonché set point: finalmente Lorenzo incide da fondo, allargando qualche piccola crepa di Bublik e andando ad un passo dal primo parziale, ma il n.7 del seeding oggi sembra con la luna giusta, e la annulla con lo schema palla corta e passante da mano ben educata. Nonostante le buone cose finora mostrate da entrambi, nel tie-break è il piemontese ad alzare nettamente il proprio livello, rispondendo molto meglio e lottando come sa in difesa, oltre ad essere molto più propositivo in attacco, senza soffrire neanche le imponenti buttate del kazako, e andando così a vincere 7 punti a 3 con il set point proprio in risposta, giocato con aggressività e coraggio.

Inizia invece subito con il botto il secondo parziale, con un Sonego in piena fiducia che arriva ovunque e ha un atteggiamento non solo offensivo, ma anche decisamente positivo, approfittando invece di un Bublik un po’ nervoso e non impeccabile come negli altri game di battuta, per andare a mettere a segno un immediato break nel terzo gioco. Sembra ormai aver decisamente staccato la spina il kazako (anche a causa di una piccola polemica nel game del break con il giudice di sedia), che gioca un quinto game tra luci e ombre fino alla palla break…dove invece di chiudere colpisce con il manico, permettendo un facile punto a Sonego per andare avanti di due break, sempre rimanendo concentrato e gestendo bene le proprie energie, arrivando ovunque in difesa. I game finali sono una compilation, a tratti forse anche malinconica, dei demoni di Bublik, che alterna insensati errori e scelte a dir poco rivedibili a colpi da lasciar senza fiato, che sono però solo il contesto di una vittoria strameritata per Lorenzo, che ha giocato una grande settimana. “Ho migliorato il mio tennis giorno dopo giorno“, dice a caldo il torinese, “ora sono molto emozionato. Provo grande emozione dopo un anno complicato, e voglio solo godermi il momento adesso“. Parole semplici, felici, di un ragazzo che dopo un anno complicatissimo, in cui è continuamente scivolato verso il basso per carenza di risultati, può finalmente tornare a sorridere, con il terzo titolo sulla terza superficie diversa (erba ad Antalya, terra battuta a Cagliari).
 
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120 replies since 17/10/2018, 13:25   678 views
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